Le Chiese e Santuari nella Provincia di Teramo: Abbazia di Santa Maria di Propezzano (Morro d’Oro)
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Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia di Teramo

Comune: 66020 Morro d'Oro
Indirizzo: Strada Provinciale 22c – 64020 Morro D’Oro.
Indirizzo: Strada Provinciale 22c – 64020 Morro D’Oro.
Il complesso di Santa Maria di Propezzano si trova nella valle del Vomano, a breve distanza dall'abitato di Morro D'Oro. Le origini dell'abbazia sono legate alla leggenda dell'apparizione della Vergine, che, propizia ai miseri, fece la sua comparsa il 10 maggio 715 nel luogo dove sorgeva già una chiesetta, che su richiesta della Madonna fu ampliata. La notizia dell'apparizione è riportata nella bolla pontificia con cui Bonifacio IX concesse alla chiesa delle indulgenze (Bindi, rist. anast. 1889), ed è stata tramandata attraverso un'iscrizione quattrocentesca affrescata sulla facciata della chiesa e tramite episodi dipinti ad affresco sia all'interno della chiesa (XIV secolo) che nel chiostro (XVI secolo).
L'esistenza di una chiesetta precedente al 715 non trova molte conferme documentarie o strutturali. I dati storici, che si possono ricavare dall'iscrizione sulla facciata (oggi molto danneggiata), lasciano spazio a contraddizioni, come ha evidenziato l'Aceto nel suo studio (Aceto 1986). Non emergono tracce strutturali riferibili a una chiesa del VIII secolo, ma alcuni frammenti scolpiti reimpiegati nella facciata potrebbero datarsi all'VIII secolo. I rilievi mostrano affinità stilistiche con frammenti di nastri intrecciati provenienti da altre chiese abruzzesi, come San Giusta di Bazzano e San Giustino a Paganica, suggerendo una stessa mano, probabilmente di ispirazione longobarda.
L'impianto della chiesa, con navata unica e abside semicircolare, risale all'XI secolo. Il portale maggiore e alcune sculture erratiche rinvenute all'interno potrebbero riferirsi a questo periodo. Tuttavia, l'analisi delle strutture attribuisce l'attuale chiesa a una fase costruttiva successiva, risalente al XIV secolo. Lo schema planimetrico della chiesa presenta chiari influssi borgognoni, con elementi tardo romanici simili a quelli del Duomo di Atri e della chiesa cistercense di Santa Maria Arabona.
L'interno, interamente realizzato in cotto, è caratterizzato da una pianta rettangolare divisa in tre navate da archi a tutto sesto poggianti su pilastri con semicolonne longitudinali e lesene trasversali che collegano la volta a crociera. I capitelli, semplici e geometrici, sono ingentiliti dal calore del cotto lavorato con cura. Sulla terza arcata di sinistra si trova un interessante ciclo di affreschi databile al 1499, che racconta la fondazione di Santa Maria e un'Annunciazione.
Nel presbiterio, rialzato da bassi gradini e privo di absidi, gli archi a sesto acuto e i pilastri polistili sorreggono una volta a crociera con costoloni. La differenza stilistica tra la navata e il coro suggerisce che l'edificio sia stato concepito come un progetto unitario, ma con una modifica in corso d'opera. L'Aceto ipotizza che l'architetto abbia lasciato il cantiere incompleto e che, senza la sua guida, si siano semplificate le forme nella navata.
L'architetto di Santa Maria potrebbe essere stato Raimondo di Poggio, scultore documentato ad Atri per la realizzazione dei portali del duomo e anche autore del disegno del portale laterale di Santa Maria di Propezzano, conosciuto come la "Porta Santa". Il portale laterale, riccamente ornato, è un punto focale della decorazione della chiesa. Gli stipiti sono decorati con colonnine a doppio nodo e tortiglione spezzato, che sorreggono capitelli rigogliosi, mentre l'archivolto è decorato con palmette, foglie a punta di diamante, motivi geometrici e tralci vegetali e animali. La decorazione della Porta Santa è attribuita a Raimondo di Poggio, in base alle analogie con il portale laterale del Duomo di Atri, datato 1302.
Il chiostro, risalente al XIV secolo, ha una pianta quadrata e presenta un portico con ampie arcate a tutto sesto sorrette da pilastri poligonali con capitelli cubici smussati agli angoli. Il loggiato superiore, probabilmente aggiunto nel Cinquecento, è composto da due arcatelle per ogni arcata del portico. Nel chiostro sono conservati affreschi seicenteschi di Sebastiano Majewski, mentre nel refettorio si trovano affreschi databili al 1597, raffiguranti storie della Vergine, tra cui la leggendaria apparizione al "Crognale", un albero di corniolo che segnò l'evento miracoloso.
Informazioni c/o il Municipio: Tel. 0861-895145
Stato di agibilità: Agibile
Stato di agibilità: Agibile
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