Sito archeologico in Provincia di Pescara: I Tholos della Majella a Roccamorice (Pe)
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I principali siti archeologici nella Provincia di Pescara - Abruzzo


Gli ingressi delle capanne presentano soluzioni architettoniche diversificate, che vanno dal semplice architrave orizzontale realizzato con un unico blocco di pietra, a sistemi più complessi con archi o triangoli di scarico ottenuti tramite l'incastro di pietre. La capillare opera di catalogazione condotta dallo studioso Edoardo Micati ha permesso di classificare e proteggere tutte le capanne a tholos della Majella, grazie a una legge regionale volta a tutelare questo straordinario patrimonio.
Le capanne a tholos, costruite con tecniche immutate nel corso dei secoli, risalgono a epoche remote e sono state utilizzate fino agli anni Cinquanta del Novecento. Ancora oggi, molte di queste strutture sono impiegate dai pastori durante la stagione estiva o come stalle, fienili e depositi per gli attrezzi agricoli. La loro presenza testimonia il legame profondo tra la popolazione locale e l'ambiente montano, evidenziando una cultura di sussistenza basata sulla simbiosi con la natura.
Grazie a recenti progetti di restauro e salvaguardia, molte capanne sono state recuperate e valorizzate. Per ammirarle, è possibile intraprendere escursioni nelle aree dove sono maggiormente concentrate, come le Case Pagliari, il Fosso Capanna e la Majelletta nel territorio di Roccamorice, la Cerratina e il Fosso Sant'Angelo nei pressi di Lettomanoppello, Decontra nel comune di Caramanico e la Valle Giumentina ad Abbateggio. Per chi desidera un percorso più agevole, la strada che da Roccamorice conduce alla Majelletta offre una vista panoramica su numerose capanne, permettendo di apprezzare questo affascinante esempio di architettura rurale.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...