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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano di Navelli - Info Point Regione Abruzzo

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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano di Navelli

Mare e Monti > Escursioni in Abruzzo > Gli Altopiani
Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo

L'Altopiano di Navelli, situato tra le maestose catene montuose del Gran Sasso d’Italia e del Sirente-Velino, rappresenta uno dei paesaggi più affascinanti dell'Abruzzo aquilano. A un'altitudine di circa 700 metri, l’altopiano si estende tra dolci colline, campi di zafferano e borghi storici, diventando una meta ideale per gli amanti del trekking e della natura incontaminata. Il borgo di Navelli, che dà il nome all'intera piana, è il centro principale della zona ed è inserito tra i Borghi più belli d’Italia. I sentieri che attraversano il territorio conducono alla scoperta di scenari mozzafiato e di un patrimonio storico e culturale che affonda le radici nella tradizione contadina e pastorizia del territorio. Il trekking nell'Altopiano di Navelli offre l'opportunità di immergersi in un paesaggio ricco di storia, natura e tradizioni. I sentieri che percorrono la piana, spesso su tracce dell'antico Tratturo Magno, conducono alla scoperta di borghi medievali come Caporciano, Prata d’Ansidonia e San Pio delle Camere, ognuno con la sua storia e le sue tradizioni da raccontare. Lungo il cammino, i visitatori possono ammirare chiese romaniche, castelli diroccati e altri luoghi di culto che testimoniano la secolare presenza umana in queste terre. L’altopiano è anche famoso per i suoi campi di zafferano, che in autunno si tingono di viola, offrendo uno spettacolo unico e inaspettato che arricchisce ulteriormente l’esperienza del trekking. Oltre ai sentieri storici, l'Altopiano di Navelli offre anche una varietà di paesaggi naturali che variano dal verde delle colline al giallo delle terre coltivate. In primavera e estate, la zona si trasforma in un mosaico di colori, con campi di fiori selvatici che esplodono in una varietà di sfumature. Il paesaggio si alterna tra le praterie e le colline, offrendo ampi panorami sulle vette circostanti, tra cui il Gran Sasso e il Sirente. La bellezza di questo territorio risiede anche nella sua semplicità, che si rivela in ogni angolo, tra una distesa di fagi e i piccoli borghi che si adagiano sulle colline. I percorsi permettono di percorrere lunghe distanze in tranquillità, godendo di un contatto diretto con la natura. I borghi dell'Altopiano di Navelli, che hanno un legame profondo con la transumanza, raccontano storie di antiche tradizioni legate alla pastorizia e alla coltivazione dello zafferano. A Bominaco, nel comune di Caporciano, si trovano il castello medievale e l’Oratorio di San Pellegrino, che custodisce affreschi unici, tra cui il Calendario Bominacese, un vero capolavoro dell’arte medievale. Prata d’Ansidonia ospita il sito archeologico di Peltuinum, un'antica città vestina che fu conquistata dai Romani, e il borgo fortificato di Castel Camponeschi, che è oggi in fase di ristrutturazione. Ogni borgo dell’altopiano ha la sua storia da raccontare, con monumenti che testimoniano il passaggio delle civiltà e l’evoluzione di un territorio che ha saputo conservare la sua autenticità nel tempo. Fare trekking nell'Altopiano di Navelli significa vivere un’esperienza immersiva in un luogo che conserva la sua bellezza e il suo fascino senza tempo. Ogni passo lungo i suoi sentieri rivela una nuova scoperta, che sia un paesaggio mozzafiato, una roccia secolare o una chiesa romanica nascosta tra gli alberi. Lontano dalla frenesia delle città, questo angolo di Abruzzo offre l’opportunità di ritrovare il contatto con la natura e con le tradizioni, in un viaggio che unisce sport, storia e cultura in un’unica esperienza indimenticabile.Trekking negli Altopiani e Pianori in Abruzzo:
Trekking nell’Altopiani e Pianoro in Abruzzo: Fare trekking nell’Altopiano di Navelli. Di natura carsico-alluvionale, la cosiddetta Piana di Navelli è una delle più suggestive dell’Abruzzo aquilano, compresa tra le catene montuose del Gran Sasso d’Italia a nord-est e del Sirente Velino a sud-ovest. Estesa ad un’altitudine di circa 700 metri, lega il suo nome al borgo più grande e rappresentativo tra quelli presenti all’interno del suo territorio – gli altri sono Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, Caporciano, San Pio delle Camere, Collepietro e in parte Barisciano –, inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia e sede nella frazione di Civitaretenga della cooperativa di agricoltori del prezioso zafferano dell’Aquila DOP la cui pianta è giunta sulle terre dell’altopiano – almeno così narra la leggenda – intorno al XV secolo grazie ad un monaco domenicano originario proprio di Navelli che, di ritorno dalla Spagna, portò con sé alcuni bulbi da impiantare avviando così la produzione. Oltre ad essere caratterizzato dai diversi e numerosi campi della pregiata spezia, che nel mese di ottobre si riempiono dei coloratissimi fiori dai petali violacei e dagli stimmi rosso scarlatto, l’altopiano di Navelli rappresenta un comprensorio unico anche per l’immensa ricchezza storico-culturale custodita dai suoi borghi, tra palazzi nobiliari, castelli diroccati, meraviglie artistiche e antichi luoghi di culto, alcuni dei quali legati intrinsecamente alla pratica della transumanza in quanto riparo e conforto per i pastori durante gli spostamenti. L’attuale percorso della statale 17 che taglia in due la piana, infatti, è ricavato sull’antico tracciato del tratturo magno che da L’Aquila conduceva le greggi di pecore fino a Foggia, biforcandosi all’altezza della chiesetta di Santa Maria de’ Centurelli dando origine alla variante Centurelle-Montesecco. Benché orami quasi del tutto antropizzate e difficilmente individuabili, ancora oggi su queste antiche vie di collegamento si organizzano trekking ed escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. Nel territorio del comune di Caporciano, la frazione di Bominaco nasconde tre autentiche perle dell’architettura storica e religiosa d’Abruzzo. Stiamo parlando dei resti del castello del XII secolo a pianta rettangolare che dall’alto domina tutto l’altopiano; della chiesa romanica di Santa Maria Assunta con i suoi capolavori in pietra presenti all’interno come l’ambone, il ciborio ed il cero pasquale. Ma soprattutto dall’attiguo oratorio di San Pellegrino, a navata unica e volta ogivale completamente affrescata con opere dell’Ultima Cena e pannelli del calendario liturgico raffiguranti elementi zodiacali e simbolici dei mesi dell’anno, chiamato Calendario Bominacese. Un vero e proprio tesoro in grado di incantare il visitatore per la sua originale e cromatica bellezza, anche conosciuto come la Cappella Sistina d’Abruzzo. Poco distante, raggiungibile anche attraverso un sentiero a mezza costa lungo la collina, Prata d’Ansidonia ospita il sito archeologico di Peltuinum, antica città vestina conquistata dai Romani nel I secolo a.C., dove sono visibili ancora i resti del tempio di Apollo e dell’anfiteatro; oltre al borgo fortificato di Castel Camponeschi, attualmente investito da un’importante opera di ristrutturazione e riqualificazione in chiave turistico-ricettiva. Parimenti suggestivo si presenta anche il castello di San Pio delle Camere, raro esempio di fortificazione abruzzese a recinto, che con la sua originale pianta triangolare distesa lungo il fianco della montagna domina il borgo sottostante. L’Altopiano di Navelli

Di origine carsico-alluvionale, l'Altopiano di Navelli è uno dei luoghi più affascinanti dell'Abruzzo aquilano, situato tra le imponenti catene montuose del Gran Sasso d’Italia a nord-est e del Sirente-Velino a sud-ovest. Esteso a un’altitudine di circa 700 metri, deve il suo nome al borgo di Navelli, il più rappresentativo tra quelli che punteggiano il territorio, tra cui Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, Caporciano, San Pio delle Camere, Collepietro e parte di Barisciano. Inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia, Navelli ospita nella frazione di Civitaretenga la cooperativa di agricoltori del celebre zafferano dell’Aquila DOP. Secondo la leggenda, questa preziosa spezia giunse sull’altopiano nel XV secolo grazie a un monaco domenicano originario proprio di Navelli che, di ritorno dalla Spagna, portò con sé alcuni bulbi, avviando così la produzione che ancora oggi caratterizza la zona.
L’altopiano, oltre a essere celebre per i campi coltivati a zafferano, che in ottobre si tingono del viola intenso dei fiori e del rosso scarlatto degli stimmi, custodisce un patrimonio storico e culturale di straordinaria ricchezza. I suoi borghi conservano antichi palazzi nobiliari, castelli diroccati, chiese e santuari che testimoniano secoli di storia e tradizioni legate alla transumanza. La statale 17, che oggi attraversa la piana, segue infatti il tracciato dell’antico Tratturo Magno, la via della transumanza che conduceva le greggi dall’Aquila fino a Foggia. Nei pressi della chiesetta di Santa Maria de’ Centurelli, il percorso si biforcava nella variante Centurelle-Montesecco, un tempo frequentata dai pastori e oggi riscoperta attraverso trekking, escursioni in bicicletta e passeggiate a cavallo che permettono di rivivere l’antico legame tra uomo e natura.
All’interno del territorio di Caporciano, la frazione di Bominaco cela autentiche meraviglie dell’architettura medievale e religiosa. Qui si trovano i resti di un castello del XII secolo, che dall’alto domina l’altopiano, e la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, con i suoi splendidi capolavori in pietra, tra cui l’ambone, il ciborio e il cero pasquale. Ma il vero gioiello è l’Oratorio di San Pellegrino, una piccola cappella dalla navata unica e volta ogivale completamente affrescata con scene dell’Ultima Cena e il celebre "Calendario Bominacese", un’opera unica che raffigura il ciclo dei mesi con simboli zodiacali e scene della vita contadina. Per la sua bellezza cromatica e il valore artistico, questo oratorio è considerato la "Cappella Sistina d’Abruzzo", un autentico tesoro nascosto capace di incantare chiunque vi metta piede.
A breve distanza, seguendo un suggestivo sentiero panoramico lungo la collina, si arriva a Prata d’Ansidonia, dove sorge il sito archeologico di Peltuinum, antica città vestina conquistata dai Romani nel I secolo a.C., di cui restano le rovine del tempio di Apollo e dell’anfiteatro. Poco oltre, il borgo fortificato di Castel Camponeschi è oggi oggetto di un’importante opera di riqualificazione turistica, che ne valorizza il fascino storico. Altrettanto suggestivo è il castello di San Pio delle Camere, raro esempio di fortificazione abruzzese a pianta triangolare, che con le sue possenti mura si distende lungo il fianco della montagna, dominando il borgo sottostante. Questi luoghi, sospesi tra natura e storia, rendono l’Altopiano di Navelli una meta straordinaria per chi ama il trekking e la scoperta dei tesori più autentici dell’Abruzzo.
Fare Trekking in Abruzzo

La regione Abruzzo è innanzitutto terra di montagne.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo.
Un terzo del territorio abruzzese è tutelato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, da cui l'appellativo di "Regione verde d'Europa". Una scelta decisa e lungimirante per una regione che ha fatto dell’ambiente la sua prima risorsa, proiettandola come leader nel campo del “turismo verde”. Vuoi fare escursioni ed esplorare questo splendido angolo nell’Abruzzo, una regione unica ? In questa sezione, abbiamo selezionato i percorsi migliori per fare trekking in nella regione Abruzzo.
I pianori in Abruzzo

Le valli in Abruzzo

Gli altopiani in Abruzzo

Le gole in Abruzzo

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