Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano di Navelli
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Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo


Di origine carsico-alluvionale, l'Altopiano di Navelli è uno dei luoghi più affascinanti dell'Abruzzo aquilano, situato tra le imponenti catene montuose del Gran Sasso d’Italia a nord-est e del Sirente-Velino a sud-ovest. Esteso a un’altitudine di circa 700 metri, deve il suo nome al borgo di Navelli, il più rappresentativo tra quelli che punteggiano il territorio, tra cui Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, Caporciano, San Pio delle Camere, Collepietro e parte di Barisciano. Inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia, Navelli ospita nella frazione di Civitaretenga la cooperativa di agricoltori del celebre zafferano dell’Aquila DOP. Secondo la leggenda, questa preziosa spezia giunse sull’altopiano nel XV secolo grazie a un monaco domenicano originario proprio di Navelli che, di ritorno dalla Spagna, portò con sé alcuni bulbi, avviando così la produzione che ancora oggi caratterizza la zona.
L’altopiano, oltre a essere celebre per i campi coltivati a zafferano, che in ottobre si tingono del viola intenso dei fiori e del rosso scarlatto degli stimmi, custodisce un patrimonio storico e culturale di straordinaria ricchezza. I suoi borghi conservano antichi palazzi nobiliari, castelli diroccati, chiese e santuari che testimoniano secoli di storia e tradizioni legate alla transumanza. La statale 17, che oggi attraversa la piana, segue infatti il tracciato dell’antico Tratturo Magno, la via della transumanza che conduceva le greggi dall’Aquila fino a Foggia. Nei pressi della chiesetta di Santa Maria de’ Centurelli, il percorso si biforcava nella variante Centurelle-Montesecco, un tempo frequentata dai pastori e oggi riscoperta attraverso trekking, escursioni in bicicletta e passeggiate a cavallo che permettono di rivivere l’antico legame tra uomo e natura.
All’interno del territorio di Caporciano, la frazione di Bominaco cela autentiche meraviglie dell’architettura medievale e religiosa. Qui si trovano i resti di un castello del XII secolo, che dall’alto domina l’altopiano, e la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, con i suoi splendidi capolavori in pietra, tra cui l’ambone, il ciborio e il cero pasquale. Ma il vero gioiello è l’Oratorio di San Pellegrino, una piccola cappella dalla navata unica e volta ogivale completamente affrescata con scene dell’Ultima Cena e il celebre "Calendario Bominacese", un’opera unica che raffigura il ciclo dei mesi con simboli zodiacali e scene della vita contadina. Per la sua bellezza cromatica e il valore artistico, questo oratorio è considerato la "Cappella Sistina d’Abruzzo", un autentico tesoro nascosto capace di incantare chiunque vi metta piede.
A breve distanza, seguendo un suggestivo sentiero panoramico lungo la collina, si arriva a Prata d’Ansidonia, dove sorge il sito archeologico di Peltuinum, antica città vestina conquistata dai Romani nel I secolo a.C., di cui restano le rovine del tempio di Apollo e dell’anfiteatro. Poco oltre, il borgo fortificato di Castel Camponeschi è oggi oggetto di un’importante opera di riqualificazione turistica, che ne valorizza il fascino storico. Altrettanto suggestivo è il castello di San Pio delle Camere, raro esempio di fortificazione abruzzese a pianta triangolare, che con le sue possenti mura si distende lungo il fianco della montagna, dominando il borgo sottostante. Questi luoghi, sospesi tra natura e storia, rendono l’Altopiano di Navelli una meta straordinaria per chi ama il trekking e la scoperta dei tesori più autentici dell’Abruzzo.

La regione Abruzzo è innanzitutto terra di montagne.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo.
Un terzo del territorio abruzzese è tutelato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, da cui l'appellativo di "Regione verde d'Europa". Una scelta decisa e lungimirante per una regione che ha fatto dell’ambiente la sua prima risorsa, proiettandola come leader nel campo del “turismo verde”. Vuoi fare escursioni ed esplorare questo splendido angolo nell’Abruzzo, una regione unica ? In questa sezione, abbiamo selezionato i percorsi migliori per fare trekking in nella regione Abruzzo.

I pianori in Abruzzo
Le valli in Abruzzo
Gli altopiani in Abruzzo
Le gole in Abruzzo