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Le grotte in Abruzzo: Grotta sant’Angelo a Civitella del Tronto (Te) - Info Point Regione Abruzzo

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Le grotte in Abruzzo: Grotta sant’Angelo a Civitella del Tronto (Te)

Le meraviglie > Grotte in Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Grotta di Sant'Angelo, situata a Civitella del Tronto, è un luogo naturale straordinario che si apre all'inizio del sentiero che conduce alle gole del Salinello. Questa grotta si distingue dalle tradizionali cavità turistiche per l'assenza di concrezionamenti come stalattiti e stalagmiti, lasciando al visitatore una visione chiara delle stratificazioni rocciose. La cavità, modellata dall'azione millenaria dell'acqua, si presenta come una naturale cattedrale gotica, illuminata da un finestrone che consente alla luce solare di entrare e creare un suggestivo gioco di luci e ombre. Questo fenomeno visivo ha affascinato l'uomo per secoli, evocando un senso di mistero e sacralità. Oltre alla sua bellezza naturale, la Grotta di Sant'Angelo ha un grande valore storico e archeologico. Un importante scavo archeologico ha rivelato un fronte stratigrafico intatto che racconta la lunga storia dell'utilizzo del sito, che risale al Neolitico e si protrae fino ai giorni nostri. Le tracce di un culto primitivo, probabilmente dedicato a Madre Terra, sono evidenti nelle strutture rinvenute all'interno della grotta, suggerendo una connessione tra il paesaggio e le pratiche spirituali delle prime popolazioni umane. Questo luogo, dunque, non è solo un rifugio naturale, ma anche un santuario della storia. Nel corso dei secoli, la grotta è stata utilizzata anche per scopi religiosi cristiani, come testimoniato dall'altare in pietra calcarea che fu posto nella grotta il 26 giugno 1236 in onore di San Michele Arcangelo. Questo altare rappresenta il punto di incontro tra il culto precristiano e quello cristiano, mostrando come la grotta abbia continuato a essere un luogo sacro, adattandosi alle diverse forme di religiosità che si sono susseguite. Il sito divenne quindi un punto di riferimento per i pellegrini e per coloro che cercavano un contatto più intimo con il divino, lontano dalle istituzioni ufficiali. Oggi, la Grotta di Sant'Angelo rappresenta un perfetto esempio di come la natura e la storia si intrecciano, offrendo uno spazio in cui l'uomo può contemplare il proprio passato e il proprio rapporto con il mondo naturale. Le tracce lasciate dagli eremiti che vi vissero per circa mille anni sono un altro elemento che rende la grotta affascinante, con le loro modeste costruzioni che si integrano perfettamente nell'ambiente circostante. Questo luogo non è solo un punto di interesse archeologico, ma anche un simbolo della spiritualità che ha attraversato i secoli, raccontando una storia di fede, natura e vita.Le Grotte e le cavità naturali in Abruzzo:
Grotta sant’Angelo a Civitella del Tronto (Te). La grotta eremo si apre all'inizio del sentiero che conduce alle delle gole del Salinello. E' una grotta naturale molto diversa dalle consuete grotte turistiche. L'assoluta assenza di concrezionamenti (stalattiti e stalagmiti) lascia in completa evidenza la successione e le forme degli strati rocciosi e di come l'acqua abbia agito nel creare la grotta. Il risultato è una naturale cattedrale gotica, illuminata da un finestrone, che introduce la luce solare e produce un gioco tra luce e ombra che ha affascinato l'uomo da sempre. Uno scavo archeologico ben visibile, il fronte stratigrafico integro, visualizza il trascorrere dei millenni e racconta una storia dell'uso della grotta che inizia nel neolitico e si protrae fino ai giorni nostri. Il culto a Madre Terra è la probabile manifestazione religiosa dell'uomo neolitico, l'altare in pietra calcarea posto in opera il 26 giugno 1236 è la testimonianza, antica ed attuale, del culto Cristiano dedicato a San Michele Arcangelo. I semplici manufatti degli eremiti che hanno vissuto nella grotta per circa 1000 anni sono un esempio mirabile di architettura inserita armoniosamente nell'ambiente naturale. E' un luogo in cui si contempla l'evidenza di fenomeni naturali e della loro stretta relazione con la storia dell'uomo. Grotta Sant’Angelo a Civitella del Tronto (Te)

La Grotta di Sant'Angelo, situata a Civitella del Tronto, si apre all'inizio del sentiero che conduce alle suggestive gole del Salinello, offrendo un'esperienza del tutto unica rispetto alle tipiche grotte turistiche. Caratterizzata dall'assenza di concrezionamenti come stalattiti e stalagmiti, la grotta rivela in modo spettacolare la successione degli strati rocciosi, evidenziando come l'acqua abbia modellato il paesaggio nel corso dei millenni. Questo ha dato vita a una sorta di cattedrale naturale, dove il gioco di luci e ombre, creato da un finestrone che lascia entrare i raggi solari, aggiunge un fascino misterioso e suggestivo al luogo.
Oltre alla bellezza naturale, la Grotta di Sant'Angelo ha un'importante rilevanza storica e archeologica. Un ampio scavo archeologico ben visibile ha permesso di conservare il fronte stratigrafico intatto, raccontando la lunga storia di utilizzo della grotta, che inizia fin dal Neolitico. L'area testimonia l'evoluzione della presenza umana, con evidenti tracce di un culto che, nel corso dei secoli, ha associato il sito alla venerazione di Madre Terra, simbolo di una religiosità primitiva legata al mondo naturale.
Nel corso dei secoli, la grotta è stata anche luogo di culto cristiano, come dimostra l'altare in pietra calcarea datato 26 giugno 1236, eretto in onore di San Michele Arcangelo. Questo monumento è un testimone tangibile del passaggio dal culto pagano al cristianesimo, con l'integrazione delle pratiche religiose nella natura circostante. Le tracce lasciate dagli eremiti che vi si stabilirono per circa mille anni sono un esempio mirabile di architettura che si fonde perfettamente con l'ambiente naturale, creando uno spazio di spiritualità e riflessione.
La Grotta di Sant'Angelo non è solo un luogo dove la natura e la storia si incontrano, ma anche un simbolo della connessione profonda tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. Qui, la bellezza delle formazioni rocciose e la semplicità dei manufatti degli eremiti raccontano una storia che si intreccia con quella della civiltà umana, dimostrando come la natura possa essere al contempo un rifugio spirituale e un laboratorio di storia, scienza e fede.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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