L'Abruzzo delle meraviglie in foto
Info Abruzzo > Destinazione Abruzzo
In Abruzzo, la natura è una risorsa preziosa e protetta
Con un terzo del territorio regionale destinato a parchi e riserve naturali, la regione non solo rappresenta un modello di eccellenza culturale e civile nella tutela ambientale, ma si afferma anche come una delle maggiori aree naturalistiche d'Europa, autentico cuore verde del Mediterraneo. Il ruolo che l’Abruzzo dei parchi ricopre a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è inestimabile. La regione ospita infatti un vastissimo numero di specie animali e vegetali, molte delle quali rare o endemiche. Grazie alla straordinaria varietà dei suoi habitat naturali – che spaziano da ecosistemi marini, fluviali e lacustri, a foreste, montagne e altipiani d’alta quota – l’Abruzzo si presenta oggi più che mai come un eccezionale laboratorio biologico per la salvaguardia della natura e degli ecosistemi.
Abruzzo, la Regione più Verde d’Europa
In Abruzzo, un terzo del territorio è protetto grazie alla presenza di tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali. Questa scelta lungimirante, che pone l’ambiente al centro delle priorità regionali, ha trasformato l’Abruzzo in un leader del "turismo verde".
Il patrimonio naturalistico abruzzese si sviluppa principalmente, ma non esclusivamente, nelle aree montane, dove i paesaggi e gli ecosistemi variano con l’altitudine: dagli ambienti mediterranei di bassa quota ai paesaggi alpini con mughete e steppe d’alta montagna. L’Abruzzo si distingue tra le regioni appenniniche per la sua natura prevalentemente montuosa, con due terzi del territorio situati sopra i 750 metri di altitudine. Questa conformazione è dovuta al particolare sviluppo dell’Appennino centrale, che si espande trasversalmente in una rete di catene montuose parallele, interrotte da vasti altipiani e conche.
Il territorio vanta le maggiori vette dell’Appennino, tra cui il Corno Grande del Gran Sasso (2912 m), il Monte Amaro della Majella (2794 m) e il Monte Velino (2486 m). Le ampie conche interne, come quella del Fucino, trasformata in una fertile area agricola dopo il prosciugamento del lago nel 1877, e gli altipiani, tra cui Campo Imperatore, l’Altopiano delle Rocche e gli Altipiani Maggiori, offrono paesaggi unici, spesso definiti il "Tibet del Mediterraneo". Questa complessa rete montuosa si avvicina fino a poche decine di chilometri dalla costa, creando spettacolari contrasti con la fascia collinare che digrada dolcemente verso il mare.
La natura selvaggia e diversificata dell’Abruzzo ha favorito la conservazione di numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali sopravvivono esclusivamente in questa regione. Tra gli emblemi faunistici dell’Abruzzo spiccano il camoscio appenninico, il lupo e l’orso bruno marsicano, insieme ad altre specie come l’aquila reale, la lince e la lontra, che ancora popola le acque del Parco Nazionale della Majella. Anche specie rare legate ai climi glaciali, come l’arvicola delle nevi e il piviere tortolino, trovano rifugio sulle alte quote abruzzesi, testimoniando l’importanza ecologica del territorio.
La rete di Parchi e Riserve dell’Abruzzo non solo protegge questo straordinario patrimonio naturale, ma lo rende anche un laboratorio d’avanguardia per la conservazione della biodiversità. Gli ambienti protetti, collegati da corridoi biologici, garantiscono habitat sicuri per specie sia stanziali che migratorie, come il lupo, noto per i suoi ampi spostamenti.
La varietà degli ecosistemi abruzzesi, che include coste mediterranee, colline antropizzate e montagne con ambienti alpini, è un’antologia del paesaggio euro-mediterraneo. Grazie a questa straordinaria diversità, l’Abruzzo si pone come modello per uno sviluppo sostenibile che valorizza la natura, il turismo ecologico, l’agricoltura di qualità e l’artigianato. La scelta di investire nella protezione ambientale ha reso l’Abruzzo un esempio di come la salvaguardia dell’ambiente possa diventare un motore di crescita economica e sociale.
