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Grotte in Abruzzo: La grotta Sant’Angelo di Palombaro - Info Point Regione Abruzzo

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Grotte in Abruzzo: La grotta Sant’Angelo di Palombaro

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Grotta di Sant'Angelo si trova in un suggestivo angolo della valle di Sant'Agata d'Ugno, nel comune di Palombaro, in provincia di Chieti. L'area è nota per la presenza di numerose grotte naturali, ma quella di Sant'Angelo è particolarmente significativa sia dal punto di vista storico che religioso. Sebbene la sua data di costruzione non sia certissima, si ritiene che l'eremo sia stato edificato nell'XI secolo sui resti di un antico santuario dedicato a Bona, la dea della fertilità. La prima testimonianza documentata dell'eremo risale al 1221, quando Papa Onorio III lo confermò come parte delle proprietà dell'abbazia di San Martino in Valle. La grotta che ospita l'eremo ha una forma rettangolare e si estende per circa 35 metri. Al suo interno, si può ammirare un ambiente naturale che ospita i resti di una chiesa medievale, costituita da due muri che si raccordano con un’abside semicircolare. La parte interna della grotta presenta gradini irregolari e diversi resti di cisterne, che servivano per la raccolta dell'acqua piovana. Questi elementi evidenziano come la grotta fosse un luogo autosufficiente, capace di supportare la vita monastica in passato. Le mura della grotta, insieme all'abside, sono decorati da una serie di archetti pensili, con una cornice a tortiglioni che decora anche la finestra a strombo dell'abside stesso. Questi ornamenti sono simili a quelli che si trovano nell'abbazia di San Liberatore a Majella, il che suggerisce che siano stati realizzati dalle stesse maestranze. Queste decorazioni aggiungono un ulteriore fascino alla grotta, facendo di Sant'Angelo un luogo di grande valore storico e artistico. Per raggiungere la Grotta di Sant'Angelo, è necessario percorrere un sentiero che parte dall'area attrezzata di Sant'Agata d'Ugno, un cammino di circa 15 minuti che si snoda tra la vegetazione. Il sentiero è ben protetto da una staccionata e attrezzato con scalini nei tratti più scoscesi, rendendo l'accesso sicuro anche per i visitatori. Una volta giunti alla grotta, è possibile godere di una vista spettacolare e di un'atmosfera unica, che mescola natura, spiritualità e storia.Le Grotte naturali in Abruzzo:
Grotta Sant’Angelo di Palombaro. L'eremo di Sant'Angelo si trova in contrada Sant'Agata d'Ugno, nella valle nel comune di Palombaro, in provincia di Chieti caratterizzata da numerose grotte. Non si hanno notizie certe sulla data di costruzione dell'eremo, che risalirebbe all'XI secolo e che secondo la tradizione fu costruita sui resti di un santuario dedicato a Bona, dea della fertilità. La prima fonte storica sulla chiesa risale al 1221 con una bolla di papa Onorio III che confermavano all'abbazia di San Martino in Valle le chiese di S. Angelo e di S. Flaviano "in castro PALUMBANI". La grotta è costituita da un riparo rettangolare sotto la roccia, con un'ampiezza di circa 35 metri. Sulla sinistra si trova una roccia obliqua, sulla quale si poggiano una costruzione costituita da due muri raccordati da un'abside semicircolare, che costituiscono i resti della chiesa medioevale. La parte interna della grotta è composta da gradini irregolari con resti di numerose cisterne per la raccolta di acqua piovana. Le mura e l'abside sono ornate da una fila di archetti pensili. L'abside è decorata da una cornice con cordonature a tortiglioni che si ritrova anche nella finestra a strombo dell'abside stessa, presumibilmente realizzati dalle stesse maestranze che hanno lavorato all'abbazia di San Liberatore a Majella. La grotta è facilmente raggiungibile con circa 15 minuti di cammino dall'area attrezzata che si trova nella frazione di Sant'Agata d'Ugno (42.12674°N 14.202966°E). Il sentiero è protetto da una staccionata verso la scarpata ed i punti più scoscesi sono attrezzati con scalini. Grotta Sant’Angelo (Palombaro – Ch)

L'eremo di Sant'Angelo si trova nella suggestiva valle di Sant'Agata d'Ugno, nel comune di Palombaro, in provincia di Chieti, un'area nota per la presenza di numerose grotte naturali. Sebbene non esistano dati certi sulla sua data di costruzione, si ritiene che l'eremo risalga all'XI secolo, edificato sui resti di un antico santuario dedicato a Bona, dea della fertilità. La prima testimonianza storica relativa alla chiesa si trova in una bolla papale del 1221, emessa da Papa Onorio III, che confermava all'abbazia di San Martino in Valle il possesso delle chiese di Sant'Angelo e di Sant'Flaviano "in castro PALUMBANI".
La grotta, che ospita l'eremo, è un ampio riparo naturale di forma rettangolare, con una lunghezza di circa 35 metri. Sulla sinistra si erge una roccia obliqua, su cui si appoggiano i resti di una costruzione che include due muri raccordati da un'abside semicircolare. Questi resti corrispondono alla chiesa medievale che un tempo sorgeva sul sito. All'interno della grotta si trovano gradini irregolari e numerose cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, testimonianze di come il sito fosse autosufficiente dal punto di vista idrico.
Le mura dell'eremo e l'abside sono adornate da una fila di archetti pensili, un elemento distintivo della struttura. L'abside stessa è decorata con una cornice a tortiglioni, simile a quella della finestra a strombo dell'abside, decorazioni che si ritiene siano state realizzate dalle stesse maestranze che lavorarono anche all'abbazia di San Liberatore a Majella. Questa particolare ornamentazione conferisce all'intero sito un aspetto di rara bellezza e raffinatezza.
La grotta di Sant'Angelo è facilmente accessibile tramite un sentiero che parte dall'area attrezzata di Sant'Agata d'Ugno, percorribile in circa 15 minuti a piedi. Il cammino, ben protetto da una staccionata lungo la scarpata, attraversa un paesaggio suggestivo e i tratti più scoscesi sono resi sicuri da scalini. La visita alla grotta offre non solo un'esperienza spirituale legata alla storia dell'eremo, ma anche una straordinaria opportunità di immergersi nella natura incontaminata della valle.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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