Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Sito Archeologico di Val Fondillo – Opi (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo


La zona residenziale della villa era pavimentata con cementizi a matrice fittile, con inserti in mosaico a campo bianco, mentre l'area rustica presentava pavimenti in terra battuta. Nelle vicinanze, è stata rinvenuta una sepoltura infantile a cappuccina, che, seppur danneggiata dalle arature, ha permesso di ricostruire la cronologia e gli aspetti tipologici della sepoltura. Le successive campagne di scavo hanno rivelato strati più antichi sotto il livello della villa, dove sono emersi materiali e tracce di una frequentazione precedente alla costruzione della villa stessa. Un lastrone lapideo trovato sotto un ambiente residenziale della villa ha rivelato la presenza di una tomba spogliata, seguita da altre lastre lapidee nei terreni sovrastanti.
Gli scavi hanno anche portato alla luce una piccola struttura quadrangolare realizzata con ciottoli fluviali ben accostati, rinvenuta sotto i livelli d’uso della villa. Questa struttura, che probabilmente aveva muri in terra cruda, potrebbe essere stata una costruzione precedente o una fase di passaggio dell’insediamento. L’area circostante ha restituito anche frammenti di impasto, che suggeriscono una continuità nell’occupazione del sito. Nella zona est della villa, è stato trovato un vespaio-basamento di una struttura a pianta rettangolare, interpretato come una capanna. Anche se lo stato di conservazione non ha permesso di determinare con certezza l'ingresso, questo ritrovamento offre nuove informazioni sulle modalità di vita degli abitanti del sito.
Infine, a sud, all'imbocco della valle di Fondillo, sono stati effettuati ulteriori scavi che hanno portato alla luce un altro vespaio simile a quello precedentemente rinvenuto vicino alla villa. Questo basamento è stato marginato da un'argine in pietra irregolare, contro il quale è stato documentato un accumulo di limo fluviale, segno di esondazioni del torrente Fondillo. Il piano, purtroppo in condizioni precarie, ha conservato tracce di esposizione al calore e accumuli di terreno concotto, tra cui frammenti di fornello e di macina in trachite, suggerendo l'attività quotidiana e la lavorazione dei materiali nell’area. Questi ritrovamenti ci parlano di un insediamento vivo e dinamico, testimone di un'evoluzione nell'occupazione e nell’utilizzo dello spazio nel corso del tempo.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...