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Chiese e Santuari in Provincia di Chieti: Chiesa di San Francesco Caracciolo (Villa Santa Maria) - Info Point Regione Abruzzo

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Chiese e Santuari in Provincia di Chieti: Chiesa di San Francesco Caracciolo (Villa Santa Maria)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nel Chietino
Le chiese e i santuari in Provincia di Chieti - Abruzzo

Il culto di San Francesco Caracciolo, fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Minori, è particolarmente radicato a Villa Santa Maria, sua città natale, dove la Chiesa a lui dedicata gioca un ruolo centrale nella vita religiosa della comunità. Ogni anno, il 4 giugno, la comunità celebra con grande devozione la festa in onore del santo, un momento di raccoglimento spirituale che coinvolge fedeli di tutte le età. La celebrazione si svolge con una messa solenne, a cui segue una processione, in cui i fedeli rendono omaggio al santo patrono, chiedendo la sua intercessione e invocando benedizioni per le loro famiglie e la comunità. La Chiesa di San Francesco Caracciolo non è solo un luogo di culto durante le festività, ma è anche un punto di riferimento quotidiano per la preghiera e la meditazione. I fedeli si recano qui per celebrare la messa, per ricevere conforto e per chiedere aiuto nelle difficoltà quotidiane. La figura di San Francesco Caracciolo, la sua vita di povertà, servizio e preghiera, continua a essere fonte di ispirazione per la comunità. La sua spiritualità, incentrata sulla carità e sull’umiltà, è profondamente vissuta dai fedeli di Villa Santa Maria, che guardano al santo come esempio di vita cristiana. Il culto di San Francesco Caracciolo ha anche influenzato le tradizioni locali, in particolare quelle legate alla festa annuale. Durante la celebrazione della festa, si svolgono vari eventi, tra cui concerti, momenti di riflessione e manifestazioni che coinvolgono tutta la comunità. Questi eventi sono un modo per rafforzare il legame tra la popolazione e il santo, unendo spiritualità e socialità. La devozione popolare, insieme alla partecipazione alle liturgie, testimonia il profondo amore che la comunità nutre per il santo e la sua opera. Oggi, il culto di San Francesco Caracciolo continua a rappresentare un pilastro della vita religiosa di Villa Santa Maria. La Chiesa di San Francesco Caracciolo è un luogo di preghiera ma anche di testimonianza viva della fede e della tradizione che il santo ha lasciato. La comunità continua a celebrare e vivere il suo messaggio di carità, fede e dedizione, mantenendo viva la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio di Dio e degli altri. La chiesa, e il culto che vi si celebra, sono il cuore spirituale di Villa Santa Maria, un luogo in cui fede e tradizione si incontrano quotidianamente. Inclusa nel Palazzo della famiglia Caracciolo sulla via principale del centro storico di Villa Santa Maria, la Cappella dedicata espressamente al culto di San Francesco Caracciolo fu realizzata nel 1839 per volontà di un discendente del Santo. E’ noto che la nobile famiglia Caracciolo fu a lungo feudataria della cittadina e da essa nacque nel 1563, proprio a Villa Santa Maria, quel Francesco, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori, che con la sua vita esemplare si guadagnò l’aureola della santità. Secondo la tradizione il Santo era vissuto, attaccato dalla lebbra, in quegli stessi locali che furono poi trasformati in una Chiesa aperta al pubblico. Appunto per questa particolare genesi, la Chiesa non ha una propria struttura autonoma, ma è inglobata nel piano terreno del Palazzo; è tuttavia facilmente identificabile grazie al portale che si affaccia sulla via adiacente, un portale strutturato in pietra, sormontato da un arco che nella lunetta contiene l’effigie del Santo titolare ritratto a mezzo busto. Il pavimento interno della Cappella si trova a qualche metro più in basso rispetto al livello della strada. Il suo impianto consiste in un’aula quadrata preceduta da una zona d’ingresso e conclusa da un’abside, entrambe rettangolari. La copertura dell’aula è una calotta innestata su pennacchi, mentre le altre aree hanno volte a botte con lunette. Nella parete di fondo, entro una larga cornice, è posto un dipinto che raffigura San Francesco Caracciolo.Chiesa di San Francesco Caracciolo (Villa Santa Maria)

La Cappella di San Francesco Caracciolo a Villa Santa Maria
Incastonata nel Palazzo della nobile famiglia Caracciolo, lungo la via principale del centro storico di Villa Santa Maria (Chieti), la Cappella dedicata a San Francesco Caracciolo fu costruita nel 1839 per volere di un discendente del santo. Questa chiesa particolare è strettamente legata alla figura di San Francesco, fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Minori, nato proprio a Villa Santa Maria nel 1563. Secondo la tradizione, il santo visse nei locali poi trasformati in cappella, affrontando la lebbra con straordinaria forza spirituale. La struttura non ha un’autonomia architettonica, essendo inglobata al piano terreno del palazzo, ma si distingue per il portale in pietra con un arco sovrastante che incornicia l’effigie del santo, ritratto a mezzo busto.
 
Architettura e caratteristiche interne
L’accesso alla Cappella conduce a un ambiente che si trova a qualche metro sotto il livello della strada. L’interno è organizzato in un’aula quadrata, preceduta da un ingresso e terminata da un’abside rettangolare. La copertura dell’aula è caratterizzata da una calotta emisferica su pennacchi, mentre le altre zone presentano volte a botte con lunette. Sulla parete di fondo, in una cornice decorativa, spicca un dipinto che raffigura San Francesco Caracciolo, simbolo centrale della devozione dei fedeli. L’architettura semplice ma armoniosa riflette lo stile barocco, arricchito da elementi decorativi sobri ma di grande effetto.
 
Devozione e celebrazioni
La Cappella rappresenta un luogo di profonda devozione per gli abitanti di Villa Santa Maria e non solo. Ogni anno, il 4 giugno, si celebra la festa dedicata a San Francesco Caracciolo, una ricorrenza che richiama fedeli da tutta la regione. Durante questa giornata, si svolgono celebrazioni solenni, come la messa e la processione in onore del santo patrono, il cui esempio di carità e dedizione continua a ispirare la comunità locale. La festa è un momento di unione e raccoglimento, ma anche di riscoperta della ricca eredità spirituale lasciata da San Francesco.
 
Un simbolo di fede e tradizione
Oggi, la Cappella di San Francesco Caracciolo è un luogo centrale nella vita religiosa di Villa Santa Maria. Pur essendo di dimensioni contenute, conserva un’importanza storica e spirituale ineguagliabile. La sua funzione come spazio di preghiera e riflessione è rafforzata dal legame indissolubile con il santo. La Cappella non è solo un monumento architettonico, ma un simbolo vivente di fede e tradizione che testimonia il profondo legame tra la comunità e il suo santo patrono, perpetuando un messaggio di carità e speranza.
Le principali chiese e santuari presenti nella regione Abruzzo
Il Santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, situato nel comune di Casalbordino in provincia di Chieti, è uno dei principali luoghi di culto della regione. La sua origine risale al XV secolo, quando si narra che la Madonna apparve a una giovane pastorella, chiedendo la costruzione di una chiesa in suo onore. Nel corso dei secoli, il santuario è diventato meta di pellegrinaggi per numerosi fedeli, attratti dal miracolo legato all'apparizione e dalla fama di guarigioni e grazie ricevute. La chiesa, di stile romanico-gotico, è caratterizzata da un'imponente facciata e un interno decorato con pregevoli opere d'arte che ne fanno un importante esempio di architettura religiosa abruzzese. Ogni anno, il santuario attira migliaia di pellegrini, specialmente durante la festività della Madonna dei Miracoli, celebrata il 15 agosto. La tradizione vuole che, durante il pellegrinaggio, i fedeli percorrano a piedi la distanza tra il paese e il santuario, come segno di devozione e riconoscenza. Il santuario è anche un centro di spiritualità, dove numerose attività religiose, come messe e celebrazioni liturgiche, sono organizzate per mantenere viva la fede dei devoti. La bellezza del luogo, immerso in un paesaggio naturale suggestivo e vicino alla costa adriatica, rende il santuario non solo un punto di riferimento spirituale, ma anche una meta per coloro che cercano un'esperienza di pace e riflessione.Il culto nella provincia di Chieti rappresenta una delle espressioni più antiche e radicate della spiritualità abruzzese. Chieti, capoluogo della provincia, è nota per la sua Cattedrale di San Giustino, uno dei luoghi di culto più antichi della regione, che custodisce reliquie e tradizioni secolari. La Settimana Santa a Chieti, con la suggestiva Processione del Venerdì Santo, è una delle manifestazioni religiose più sentite e partecipate d’Italia. Nei borghi e nelle campagne della provincia, il culto mariano è particolarmente forte, con luoghi come il Santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino, meta di pellegrinaggi e legato a un’apparizione della Vergine nel XV secolo. La provincia di Chieti è anche un territorio di forte spiritualità legata alla natura e alla storia. L’Abbazia di San Giovanni in Venere, a Fossacesia, è uno dei simboli del cristianesimo medievale abruzzese, affacciata sulla Costa dei Trabocchi e circondata da ulivi secolari. Gli eremi e i piccoli santuari delle aree montane, come quelli nei pressi della Maiella, testimoniano una religiosità raccolta e intima, spesso collegata alla vita degli eremiti e dei santi che li hanno abitati. Il culto nella provincia di Chieti non è solo un atto di fede, ma anche un percorso tra arte, tradizioni e paesaggi unici, che continuano ad attrarre fedeli e visitatori in cerca di spiritualità e bellezza.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
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