Comune di: Pettorano sul Gizio (Aq) - Abruzzo
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Immersi nella suggestiva cornice della provincia dell’Aquila, alcuni borghi si distinguono per la loro straordinaria bellezza e il ricco patrimonio storico. Anversa degli Abruzzi, incastonata tra le montagne della Comunità Peligna, è nota per la Riserva naturale delle Gole del Sagittario. Bugnara, con il suo impianto medievale e la posizione panoramica sulla Valle Peligna. Poco distante, Introdacqua conserva tracce di insediamenti millenari e si distingue per la sua posizione privilegiata ai piedi del Monte Genzana, immerso in un ambiente di grande valore paesaggistico. Nel cuore del Gran Sasso, Castel del Monte si erge come un baluardo di storia e tradizioni legate alla transumanza, con le sue imponenti mura e le sue strette viuzze che raccontano secoli di vita pastorale. Santo Stefano di Sessanio, borgo fortificato a oltre 1.250 metri di altitudine, è un perfetto esempio di recupero architettonico, con le sue case in pietra trasformate in strutture ricettive che mantengono intatta l’anima medievale del luogo. Navelli, celebre per la coltivazione dello zafferano, trasporta i visitatori in un mondo antico fatto di case in pietra e stradine tortuose, mentre la vicina frazione di Civitaretenga aggiunge ulteriore valore storico e culturale alla zona. Il Parco Nazionale della Majella custodisce autentici gioielli come Pacentro, dominato dalle torri del castello che si stagliano sulla Valle Peligna. Pescocostanzo, definito il borgo d’arte d’Abruzzo, è un vero scrigno di tesori architettonici e artistici che raccontano una storia di maestranze eccellenti e raffinate influenze culturali. Pettorano sul Gizio, con le sue origini medievali e le tracce di frequentazioni umane risalenti al Paleolitico. Tra i borghi aquilani, Scanno incanta con la sua scenografia urbana unica, dove elementi medievali, rinascimentali e barocchi. Villalago, con la sua posizione dominante sulla Valle de Lacu. Infine, Tagliacozzo, teatro della celebre battaglia del 1268, sorprende con il suo centro storico ricco di palazzi nobiliari, chiese antiche e l’incantevole Piazza dell’Obelisco, cuore pulsante della vita del borgo.
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![]() | Piazza Zannelli, 12 - 67034 Pettorano sul Gizio (Aq) | |||||
![]() | Centralino - Tel: +39 0864.48115 - Fax: +39 0864.760115 | |||||
![]() ![]() Il centro storico di Pettorano sul Gizio conserva l'aspetto caratteristico dei borghi medievali abruzzesi, con stradine acciottolate e case in pietra che raccontano secoli di storia. Le mura e le torri di antiche fortificazioni sono ancora visibili, testimoni di un passato ricco di eventi e influenze culturali. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un'imponente costruzione religiosa, rappresenta uno dei principali luoghi di culto del paese, un punto di riferimento per la comunità locale. Il territorio di Pettorano sul Gizio è ideale per gli amanti della natura e delle escursioni. I dintorni offrono numerosi sentieri che conducono alla scoperta di panorami mozzafiato, con vista sulle montagne e sulle vallate circostanti. La vicinanza al Parco Nazionale della Majella permette di esplorare una delle aree naturali più belle e incontaminate d'Italia, famosa per la sua biodiversità e la varietà di flora e fauna. Inoltre, Pettorano sul Gizio è un punto di partenza strategico per esplorare altre meraviglie della regione. La sua posizione, a pochi chilometri da località come Sulmona e Roccaraso, consente ai visitatori di combinare l'esperienza di un borgo tranquillo con la possibilità di scoprire altre bellezze storiche, culturali e naturali dell'Abruzzo. Questo mix di natura, storia e cultura rende Pettorano sul Gizio una meta ideale per chi desidera vivere un'autentica esperienza abruzzese. | ||||||
![]() | E-mail: info@comune.pettorano.aq.it | |||||
![]() | E-mail PEC: comunepettoranosulgizio@pec.it | |||||
![]() | Sito WEB: https://comune.pettorano.aq.it/ | |||||
![]() | Cosa vedere a Pettorano sul Gizio | |||||
![]() | Avvenimenti a Pettorano sul Gizio | |||||
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Le località sciistiche in Provincia de L'Aquila
La provincia de L'Aquila offre alcune delle migliori località sciistiche dell'Abruzzo, che attirano ogni anno appassionati di sport invernali provenienti da tutta Italia e dall’estero. Le montagne dell’Aquilano, con il Gran Sasso e la Maiella che fanno da cornice, offrono scenari spettacolari e impianti all'avanguardia, che consentono di praticare non solo sci alpino, ma anche snowboard, sci di fondo e altre attività sulla neve. Le stazioni sciistiche di Campo Imperatore e Roccaraso sono tra le più rinomate, con piste per ogni livello di difficoltà e una vasta offerta di servizi per turisti e famiglie.
Le stazioni sciistiche della provincia dell’Aquila offrono un’ampia varietà di piste e servizi, rendendo l’Abruzzo una meta ideale per gli amanti degli sport invernali. Roccaraso–Rivisondoli rappresenta il comprensorio sciistico più grande dell’Appennino, con chilometri di piste perfettamente attrezzate e impianti all’avanguardia. Pescocostanzo, con il suo borgo storico e le sue piste adatte a ogni livello, offre un’esperienza di sci immersa nella bellezza paesaggistica. Campo Felice e Ovindoli, situate nel cuore del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino, vantano impianti moderni e discese adatte sia a principianti che a sciatori esperti.
Per chi cerca un’esperienza più autentica e immersa nella natura, Campo Imperatore offre piste a oltre 2.000 metri di altitudine con panorami mozzafiato sul Gran Sasso, mentre Scanno-Passo Godi e Scanno-Monte Rotondo combinano lo sci con la magia del Lago di Scanno, uno dei più suggestivi d’Abruzzo. Anche Pescasseroli, situata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è una meta apprezzata per le sue piste circondate da foreste incontaminate e per le attività dedicate alle famiglie.
Le località di Camporotondo e Marsia-Tagliacozzo offrono un ambiente più raccolto, perfetto per chi desidera un’esperienza lontana dal turismo di massa, mentre Campo di Giove e Pacentro-Passo San Leonardo rappresentano un’ottima scelta per gli sciatori che vogliono godere di panorami spettacolari e un’atmosfera più intima. Grazie alla varietà delle sue stazioni, la provincia dell’Aquila si conferma una destinazione ideale per ogni appassionato di sport invernali, con un perfetto equilibrio tra neve, natura e tradizione.
L’artigianato locale nell’aquilano
L’artigianato tradizionale nella provincia de L’Aquila è un tesoro di tecniche e abilità che riflettono secoli di storia e cultura del territorio. La lavorazione del ferro battuto è una delle espressioni più affascinanti di questo patrimonio, con la produzione di cancelli, lampadari, ringhiere e utensili che spesso si arricchiscono di dettagli artistici unici. Accanto a questa tradizione, la tessitura e la realizzazione di merletti a tombolo, come quelli pregiati di Pescocostanzo, continuano a essere praticate con grande maestria. Le creazioni in tessuti e il ricamo mantengono viva l’antica arte dei telai, soprattutto nelle zone montane come la Taranta Peligna.
La lavorazione della pietra è un’altra espressione tipica dell’artigianato locale, con il suo uso predominante nelle sculture decorative per chiese e case, spesso realizzate con la pregiata pietra bianca proveniente dalla Majella. L’arte orafa, che affonda le radici nella tradizione abruzzese, ha visto la creazione di gioielli in oro e filigrana, come la tradizionale presentosa, un monile che rappresenta simboli di amore e prosperità. Anche l’intaglio del legno continua a prosperare in provincia, con la realizzazione di mobili, utensili e oggetti decorativi, mentre la lavorazione del rame e dello stagno è ancora presente nei borghi montani, dove si producono utensili da cucina e oggetti di uso quotidiano con metalli di alta qualità.
Infine, la lavorazione del cuoio e della pelletteria è un'altra tradizione consolidata, con la produzione di borse, cinture e calzature artigianali, sempre più apprezzata sia a livello locale che internazionale. La produzione di zampogne e altri strumenti musicali tradizionali, realizzati con legni pregiati come l’ulivo e il ciliegio, rappresenta un aspetto musicale e culturale importante dell’Abruzzo. Altre pratiche tradizionali includono la creazione di cesti e oggetti intrecciati, la fabbricazione di sapone artigianale con ingredienti naturali e la lavorazione della pietra nera del Gran Sasso, utilizzata per sculture e oggetti decorativi. L’artigianato dell’Aquilano non è solo un patrimonio di abilità manuale, ma un vero e proprio simbolo dell’identità e della cultura locale, che continua a vivere attraverso le mani degli artigiani.Le tradizioni popolari nell'aquilano
La provincia de L’Aquila è custode di un vasto e affascinante patrimonio di tradizioni popolari che riflettono la storia, la cultura e le radici profonde del territorio. Ogni anno, in diverse località dell'aquilano, si celebrano eventi che mescolano spiritualità, folklore e storia, offrendo così un'esperienza unica sia per i residenti che per i visitatori. La Perdonanza Celestiniana, che si celebra a L’Aquila, è una delle manifestazioni più significative: una festa religiosa e civile che risale al 1294, quando Papa Celestino V emanò la storica Bolla del Perdono. Un’altra tradizione di grande fascino è la Festa dei Serpari di Cocullo, un rito che fonde tradizioni pagane e cristiane e che continua a suscitare meraviglia per la sua unicità.
La Settimana Santa a L’Aquila è un altro momento di profonda partecipazione popolare, con la tradizionale Processione del Venerdì Santo che rappresenta un rito di intensa spiritualità. A Tornimparte, la tradizione di "Ju Calenne" segna la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, un antico rito che celebra l’Albero del Maggio e simboleggia il rinnovamento della natura. A Rocca di Mezzo, la Festa del Narciso celebra il fiore che è simbolo di bellezza e rinascita, attirando ogni anno numerosi visitatori. La notte tra il 23 e il 24 giugno, Rivisondoli ospita la magica notte di San Giovanni Battista, una festa ricca di ritualità e simbolismo.
Infine, tradizioni come la "Madonna che scappa" di Sulmona, che si celebra la Domenica di Pasqua, rappresentano momenti di grande emozione e coinvolgimento spirituale. La Festa di Sant'Agnese e delle Malelingue a L'Aquila e lo Zirè, un gioco tradizionale che ha segnato per secoli le festività popolari della città, continuano a essere celebrati con fervore, rappresentando l'identità culturale di queste terre. Le Glorie di San Martino a Scanno, infine, sono una manifestazione che affonda le radici in epoche antiche, unendo influenze pagane e cristiane in una celebrazione che affascina ancora oggi. Queste tradizioni sono il cuore pulsante della provincia de L’Aquila, un patrimonio che conserva la memoria e l’anima del territorio.
Grotte in provincia de L’Aquila
La provincia de L’Aquila è un territorio ricco di meraviglie naturali, e le sue grotte rappresentano uno degli aspetti più affascinanti e misteriosi del paesaggio. Le cavità carsiche, che si formano nei millenni grazie all’azione dell’acqua sulle rocce calcaree, sono distribuite in diverse zone della provincia, offrendo un’opportunità unica per gli appassionati di speleologia e per chi desidera esplorare la natura sotterranea. Le grotte, alcune delle quali raggiungono dimensioni impressionanti, sono spesso circondate da scenari mozzafiato e contribuiscono alla bellezza selvaggia di questa parte d'Abruzzo.
Una delle grotte più famose della provincia è la Grotta di Stiffe, situata a pochi chilometri da L’Aquila, che si distingue per le sue spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti. La grotta è visitabile e offre un percorso turistico che permette di ammirare, lungo il fiume sotterraneo che scorre all’interno, uno spettacolo naturale di grande suggestione. La visita alla Grotta di Stiffe è un’esperienza unica che permette di entrare in un mondo sotterraneo, dove la magia della natura si rivela in ogni angolo. Altre grotte meno conosciute, come la Grotta della Camosciara nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, attirano anche escursionisti e speleologi in cerca di nuove scoperte.
Oltre alla bellezza naturale, le grotte della provincia de L’Aquila sono anche luoghi di grande valore scientifico e storico. Molte di esse, come la grotta di Grotta di Val de' Varri, Grotta dei Briganti, Grotta di Beatrice Cenci, Grotte di Pietrasecca, Grotte di Luppa, sono state scoperte e esplorate grazie all’interesse di speleologi locali e internazionali, che hanno contribuito a mappare il sottosuolo e a studiare le formazioni minerali e le risorse idriche. Alcune grotte, come quelle di Villagrande, sono state utilizzate anche in passato per la loro importanza strategica, e oggi sono parte di un patrimonio che unisce la natura con la storia della regione. Visitarle significa entrare in contatto con un mondo misterioso e affascinante, che continua a rivelare segreti e meraviglie agli occhi di chi si avventura al loro interno.