Tradizioni popolari in Provincia di Chieti – Abruzzo: Riti in onore di Sant'Agata a Civitaluparella (Ch)
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Chieti - Abruzzo

Ogni anno, il 5 febbraio, la comunità di Civitaluparella celebra la festa in onore di Sant'Agata, una ricorrenza che affonda le radici in una tradizione secolare e religiosa. La figura di Sant'Agata è venerata come patrona delle donne, in particolare per la sua purezza e devozione a Gesù, ma anche come protettrice del latte materno. La storia del martirio della santa, che si ritiene sia avvenuto nel 251 d.C. sotto l'imperatore Decio, racconta di una giovane donna di nobili origini che, dopo aver rifiutato la proposta di matrimonio del console Quinziano, subì atroci torture. La leggenda vuole che, dopo il rifiuto della sua mano, il console tentò di piegarla con incantesimi, ma senza successo, e alla fine la torturò brutalmente, in particolare infliggendo danni ai suoi seni, da cui derivano le tradizionali forme del pane che ricordano il suo martirio.
A Civitaluparella, il 5 febbraio la festa di Sant'Agata non si limita a una semplice messa, ma si arricchisce di una serie di riti che celebrano la tradizione popolare locale. Oltre alla solenne liturgia e alla processione religiosa, uno degli eventi più caratteristici è la sfilata delle "conocchie", una tradizione che vede le donne del paese indossare il costume popolare e portare donativi alimentari come segno di devozione e gratitudine. Questa cerimonia, che trova analogie in altre festività abruzzesi, è un momento di grande partecipazione popolare, in cui la comunità si unisce per rendere omaggio alla santa e al suo martirio. Le conocchie, contenenti frutti e alimenti simbolici, vengono offerte durante la processione, creando un'atmosfera di condivisione e spiritualità.
Civitaluparella, con la sua posizione panoramica nel cuore del Medio Sangro, è uno dei luoghi più affascinanti d'Abruzzo e offre un'ambientazione unica per la celebrazione di questa festa. Il paese, caratterizzato da un centro storico ricco di case in pietra e vicoli stretti, è un vero e proprio scrigno di tradizione. Oltre alla festa religiosa, il paesaggio che circonda Civitaluparella gioca un ruolo fondamentale nell'esperienza di coloro che partecipano alla celebrazione. I visitatori sono accolti da una vista mozzafiato sulla vallata del Sangro e sulle montagne circostanti, tra cui il massiccio della Maiella. Non è raro che i pellegrini e i turisti si fermino nei punti panoramici per ammirare la bellezza naturale che circonda il paese, creando un'armonia perfetta tra spiritualità e natura.
La Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, che domina la piazza principale di Civitaluparella, è il cuore spirituale della festa. Questo edificio, che un tempo era una Badia Benedettina, custodisce al suo interno altari dedicati a San Rocco e a Sant'Agata, segno del profondo legame religioso della comunità con la Santa. La Chiesa è caratterizzata da una struttura a due navate, con una suggestiva copertura a cupola nelle singole cappelle, e ospita l'altare maggiore sormontato dalla statua di San Pietro. La disposizione del centro storico, articolato su vari livelli e percorribile a piedi, aggiunge un ulteriore fascino all'atmosfera della festa, in un ambiente che sembra preservare intatto il passato.
Oggi, sebbene la festa di Sant'Agata sia meno affollata di un tempo, essa continua a rappresentare un importante momento di coesione per la comunità di Civitaluparella. La celebrazione mantiene viva la memoria storica e religiosa del paese, unendo fedeli e visitatori in un'esperienza che intreccia fede, folklore e tradizione. Le radici di questa festa, profondamente legate alla storia della Santa e al suo martirio, sono ancora oggi un faro che guida la devozione della popolazione, non solo durante la festa, ma anche come elemento che rafforza l'identità culturale di Civitaluparella, una delle gemme nascoste della provincia di Chieti.


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