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Le Torri e i Torrioni in Abruzzo: Torre di Punta Penna (Vasto) in provincia di Chieti - Info Point Regione Abruzzo

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Le Torri e i Torrioni in Abruzzo: Torre di Punta Penna (Vasto) in provincia di Chieti

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Le Torri di avvistamento in Abruzzo - Provincia di Chieti

La Torre di Punta Penna (Vasto)

La Torre di Punta Penna: Un Guardiano della Costa Vastese
La Torre di Punta Penna, situata nei pressi di Vasto, in provincia di Chieti, è un’affascinante testimonianza del passato storico e strategico della costa abruzzese. Questa torre di avvistamento, eretta in epoca medievale, faceva parte di un sistema difensivo costiero progettato per proteggere il territorio dagli attacchi di pirati e incursori. La sua posizione dominante su uno dei promontori più suggestivi del litorale adriatico offriva una visuale privilegiata, consentendo di monitorare l’attività marittima e segnalare eventuali pericoli.

Nel corso della sua storia, la Torre di Punta Penna svolse un ruolo cruciale non solo dal punto di vista militare, ma anche economico. Vicina al porto naturale di Punta Penna, la torre garantiva la sicurezza delle attività commerciali e della pesca, che rappresentavano risorse fondamentali per l’economia locale. Durante il periodo del Regno di Napoli, la struttura venne rafforzata e integrata nella rete delle torri costiere, utilizzando segnali di fuoco e fumo per comunicare con le altre postazioni difensive e garantire una risposta tempestiva alle minacce.

Oggi, la Torre di Punta Penna è uno dei simboli del ricco patrimonio storico e paesaggistico di Vasto. Anche se il tempo ha lasciato il segno sulla sua struttura, la torre continua a evocare il fascino di un’epoca passata e il legame profondo tra il territorio e il mare. La sua vicinanza alla Riserva Naturale di Punta Aderci la rende una meta ideale per chi ama combinare la storia con la bellezza della natura, offrendo un’esperienza unica tra panorami mozzafiato e memorie del passato abruzzese.
Le Torri di avvistamenti in Abruzzo
Le Torri di avvistamento: Sentinelle Silenziose
L'Abruzzo, in un territorio spesso segnato da conflitti e incursioni, le torri di avvistamento hanno giocato un ruolo essenziale nella difesa delle coste e delle vie interne. Sparse lungo il litorale adriatico e sulle alture appeniniche, queste strutture erano i primi avamposti di avvertimento contro gli attacchi, soprattutto da parte dei pirati saraceni. Un esempio, la Torre di Cerrano, oggi inserita nell’Area Marina Protetta, è uno degli esempi più affascinanti e ben conservati di queste costruzioni. Altre torri sparse in Abruzzo, come quelle della Valle Peligna e del versante orientale della Majella, testimoniano un sistema capillare di protezione che univa ingegno e resistenza. Questi monumenti, spesso immersi in scenari naturali di straordinaria bellezza, continuano a raccontare storie di vigilanza e resilienza.
Le torri in Abruzzo

Torre di Cerrano: una sentinella del passato in Abruzzo
L'Abruzzo, noto come un grande museo all'aperto, espone opere d’arte e monumenti immersi in un paesaggio intatto e suggestivo, privo di orari o confini. Tra questi tesori spicca la Torre di Cerrano, una storica torre di avvistamento situata su uno splendido tratto di spiaggia tra Silvi e Pineto.
Costruita nel 1568, la Torre di Cerrano faceva parte del sistema difensivo costiero ideato dai Viceré spagnoli di Napoli, Alvarez de Toledo e Parafan de Ribera, a partire dalla seconda metà del XVI secolo per contrastare le incursioni turche. Questo sistema comprendeva una rete di torri distribuite lungo l’intero litorale del Regno di Napoli, poste a vista l’una dell’altra per garantire una comunicazione rapida in caso di pericolo.
La Torre di Cerrano conserva ancora il suo nucleo originario, nonostante le modifiche apportate nel tempo. Originariamente, presentava una base quadrata e una struttura a tronco di piramide, con un apparato a sporgere su beccatelli dotati di caditoie per la difesa verticale. Simili strutture possono essere osservate nella Torre della Vibrata, nei pressi di Alba Adriatica, e nella torre di Punta Penna, presso Vasto.
Nel XVII secolo, la torre perse la sua funzione militare e divenne proprietà dei marchesi di Cermignano. Agli inizi del XX secolo, venne sopraelevata con l’aggiunta di una torretta quadrata coronata da merli, mentre gli interni furono trasformati con la creazione di scale, piccoli vani nelle mura e nuove aperture, tra cui finestre a oblò. Negli anni 1982-83 fu ulteriormente ampliata con un corpo di fabbrica a elle verso sud-est e sottoposta a un restauro conservativo.
Oggi la Torre di Cerrano, oltre a essere un simbolo storico e architettonico, ospita un Laboratorio di Biologia Marina, testimoniando la perfetta integrazione tra passato e presente.

L'ospitalità in Abruzzo
Da maggio a settembre centinaia di alberghi, pensioni, campeggi, residence, B&B e appartamenti privati sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo un ventaglio di proposte e possibilità, in grado di soddisfare gusti ed esigenze, anche le più esigenti.
Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono davvero notevoli: in grado di sostenere flussi turistici fatti di grandi numeri nei periodi...


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato...


Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, il centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello dell’Aquila e altre di meraviglie sparse in ogni angolo.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina, quella dei “poveri”, fatta di piatti semplici, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese”, i "macceroni alla chitarra" e le "Crispelle mbusse" della provincia di Teramo, e capace di valorizzare sapori con preparazioni...
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