Orti Botanici in Abruzzo: Giardino Alpino di Campo Imperatore – Aq (Gran Sasso)
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Gli Orti Botanici in Abruzzo


L'iniziativa di Vincenzo Rivera, già docente di botanica presso l'Università di Roma, nasce in un periodo in cui l'interesse per la flora alpina stava crescendo. Nel 1949, Rivera contribuì all'avvio dei corsi estivi di botanica a L'Aquila, che nel 1952 portarono alla fondazione dell'Università degli Studi dell'Aquila. Fu in questo contesto che il professor Rivera promosse la creazione di un giardino botanico alpino a Campo Imperatore, con l'intento di preservare e studiare la flora unica che popolava la zona, al confine tra i pascoli e la zona subalpina. Il giardino divenne presto un punto di riferimento per la ricerca botanica e una risorsa educativa.
Nel 1952, con la fondazione del Magistero aquilano, il giardino fu riconosciuto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e fu ufficialmente inaugurato. Originariamente di proprietà comunale, il giardino venne ceduto all'Università dell'Aquila nel 1971, con il nome del suo fondatore, e da allora è gestito in collaborazione con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il sito è stato dichiarato di interesse regionale nel 1997, sottolineando la sua rilevanza per la conservazione delle specie alpine e per la ricerca scientifica.
Il giardino botanico si trova all'estremità occidentale di Campo Imperatore, in prossimità dell'osservatorio astronomico e della funivia del Gran Sasso. La posizione elevata lo rende un ambiente ideale per l'osservazione di specie vegetali rare che vivono oltre il limite naturale della vegetazione. Le condizioni climatiche particolarmente dure, con forti escursioni termiche e venti intensi, sono il terreno ideale per piante erbacee e adattabili come quelle che popolano le sezioni del giardino, tra cui la roccera, il seslerieto e il festucheto. Ogni sezione del giardino rappresenta un microhabitat montano distinto, con specie vegetali che hanno sviluppato particolari caratteristiche per sopravvivere alle condizioni estreme di alta quota.
Il Giardino Botanico Alpino di Campo Imperatore rappresenta non solo un'importante risorsa per la conservazione della flora alpina, ma anche un centro di ricerca. Oltre agli spazi all’aperto, il giardino dispone di una sezione museale, un centro di ricerca e una biblioteca specializzata, che sono a disposizione di studiosi e visitatori interessati. Questo giardino, che rappresenta un patrimonio naturale e culturale unico, continua a contribuire al progresso della ricerca botanica e alla conoscenza delle piante alpine, offrendo al pubblico una straordinaria opportunità di osservare la resilienza della natura in uno degli ambienti più estremi d’Europa.


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Le gole in Abruzzo
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