Personaggi illustri dell’Abruzzo: Costantino Barbella
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Chieti, 31 gennaio 1852 – Roma, 5 dicembre 1925)
Costantino Barbella: Lo scultore che diede forma alla cultura abruzzese
Costantino Barbella, nato a Chieti nel 1852, è stato uno degli artisti più significativi dell’Abruzzo e un maestro indiscusso della scultura italiana del XIX e XX secolo. La sua vita fu segnata da una precoce passione per l’arte, emersa fin dai tempi in cui, nel negozio dei genitori, modellava statuine per i presepi. Grazie all’incoraggiamento del pittore Francesco Paolo Michetti, Barbella abbandonò presto le attività commerciali della famiglia per dedicarsi interamente alla scultura, perfezionandosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Stanislao Lista. Qui si avvicinò al modellato della terracotta, tecnica che divenne il tratto distintivo della sua produzione artistica.
La sua arte, ispirata ai costumi e alle tradizioni della sua terra natale, rappresenta una celebrazione della cultura popolare abruzzese. Le opere di Barbella raccontano scene di vita quotidiana, come contadini intenti al lavoro, pastorelli, e momenti intimi di affetto familiare. Tra le sue prime creazioni spiccano "La gioia dell’innocenza", acquistata da Vittorio Emanuele II per la Galleria di Capodimonte, e "Canto d’amore", che gli valse il riconoscimento accademico e la nomina a professore onorario. Queste opere combinano una minuziosa attenzione ai dettagli con una profonda sensibilità narrativa, catturando l’essenza della realtà quotidiana con straordinaria freschezza.
Barbella ottenne grande successo a livello internazionale, esponendo le sue sculture in prestigiose manifestazioni come l’Esposizione Universale di Parigi e quella di Torino. La sua fama si consolidò ulteriormente grazie alla partecipazione a eventi artistici internazionali, come l’Esposizione Italiana di Londra e quella di Barcellona. Fu inoltre incaricato di rappresentare l’Italia all’Esposizione Internazionale di Anversa, un’opportunità che gli permise di entrare in contatto con i maggiori artisti europei. Tuttavia, il legame con la sua terra rimase sempre al centro della sua poetica, tanto che molte delle sue opere più celebri furono create o ispirate durante i lunghi soggiorni presso il Conventino di Michetti a Francavilla al Mare.
Nonostante il successo in vita, Barbella non sfuggì alle critiche di alcuni studiosi, che giudicarono le sue opere eccessivamente legate al carattere “presepiale” e poco innovative rispetto alle correnti veriste del tempo. Tuttavia, artisti e critici come Vincenzo Bindi e Gabriele D’Annunzio ne sottolinearono la maestria tecnica e la capacità di tradurre in scultura il lirismo pittorico di Michetti. Il Museo Barbella di Chieti, che ospita una vasta collezione delle sue opere in terracotta e bronzo, è oggi una testimonianza vivente del suo talento e del suo impegno nel raccontare le radici culturali dell’Abruzzo.
Barbella trascorse gli ultimi anni della sua vita a Roma, dove, nonostante la perdita della vista e il dolore per la morte prematura del figlio, continuò a creare opere di straordinaria intensità, come il gruppo bronzeo "Luce nelle tenebre". Morì nel 1925, lasciando un’eredità artistica che, nonostante le alterne fortune della critica, rimane un punto di riferimento per la scultura italiana. Le sue opere, intrise di realismo romantico e verismo illusorio, rappresentano un ponte tra la tradizione e l’innovazione, tra l’Abruzzo e il mondo.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...