Le Chiese e Santuari nella Provincia di Pescara: Abbazia di Santa Maria Arabona (Manoppello Scalo)
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Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia di Pescara

Comune: Manoppello
Frazione: S. Maria Arabona
Come arrivare: A24 / A25 RM-PE uscita Alanno-Scafa / proseguire in direzione Turrivalignani / Lettomanoppello / Manoppello / Santa Maria Arabona da Napoli: A1 NA-RM uscita Caianello / proseguire lungo la SS 372 direzione Vairano Scalo / poi SS 85 / SS 158 direzione Colli al Volturno / seguire indicazioni per Castel di Sangro / Roccaraso / Sulmona / A25 direzione Pescara uscita Alanno-Scafa / proseguire in direzione Turrivalignani / Lettomanoppello / Manoppello / Santa Maria Arabona.
La chiesa di Santa Maria Arabona, situata presso Manoppello, è uno degli esempi più significativi di architettura cistercense in Abruzzo. L'ordine monastico cistercense, nato in Francia nel XI secolo, conosce una straordinaria fioritura nel XII secolo grazie a figure come Bernardo di Chiaravalle (Bernard de Clairvaux). Le fondazioni cistercensi si diffusero rapidamente in tutta Europa, sviluppando uno stile architettonico particolarmente funzionale, caratterizzato da forme nitide e geometriche, rispecchiando la razionalità della spiritualità cistercense. L'edificazione di nuovi monasteri favorì il passaggio dal romanico al gotico, uno stile che rispondeva perfettamente alla logica e al rigore richiesti dall'ordine. La prima fondazione cistercense in Abruzzo fu Santa Maria Casanova, ed è seguita dal nostro monastero di Santa Maria Arabona, che è l'unico a conservare in modo chiaro il linguaggio architettonico cistercense, mentre altre fondazioni, come San Spirito d'Ocre e Santa Maria della Vittoria, sono state parzialmente modificate o distrutte.
Il toponimo "Arabona" ha suscitato per lungo tempo l'ipotesi che il monastero fosse stato costruito sulle rovine di un antico tempio dedicato alla dea Bona, da cui il nome. Tuttavia, questa teoria non ha trovato riscontri documentari o archeologici, in quanto gli scavi effettuati tra il 1948 e il 1952 non hanno rivelato tracce di strutture preesistenti. La nascita del nome "Arabona" resta quindi un mistero, ma potrebbe essere stato creato dai monaci cistercensi in modo analogo ad altri luoghi cistercensi. Per quanto riguarda la fondazione del monastero, non esistono documenti diretti, ma si può datare l'inizio dei lavori tra il 1197 e il 1208, quando i conti di Palearia di Manoppello donarono terreni e risorse per la costruzione di un monastero in un luogo "qui dicitur Arabona". L'abbazia Arabona divenne rapidamente indipendente dalla giurisdizione vescovile nel 1259, e nel corso dei decenni, acquisì altre proprietà. Tuttavia, il XIV secolo vide l'inizio delle difficoltà economiche, e il terremoto del 1349 danneggiò gravemente la chiesa, fermando i lavori a livello delle navate.
L'interruzione della costruzione conferì alla chiesa un aspetto che potrebbe ingannare a prima vista, dando l'impressione di una pianta centrale, sebbene il progetto originario prevedesse una struttura a tre navate, in linea con il "piano bernardino" di San Bernardo di Chiaravalle. Questo piano, adottato in molte abbazie cistercensi, prevedeva un transetto sporgente e un coro con cappelle disposte ai lati. Il progetto iniziale di Santa Maria Arabona subì una "evoluzione" gotica, abbandonando la spazialità romanica per abbracciare soluzioni costruttive gotiche. Il coro della chiesa, avviato prima, è caratterizzato da un capocroce con monofore a piramide e un grande rosone. Il transetto e il corpo longitudinale sono ben delineati, e la chiesa è arricchita da diversi elementi architettonici distintivi, come il portale dei "morti", che funge da accesso principale, e i portali decorati da archivolti con motivi cistercensi. La copertura del coro è a volta a crociera costolonata, mentre nella navata centrale si notano differenze, con l'assenza di costoloni, segno di una possibile ristrutturazione.
Santa Maria Arabona è stata spesso paragonata ad altre abbazie cistercensi come Fossanova e Casamari, che furono costruite nel XII e XIII secolo. Mentre le chiese di Fossanova e Casamari non riuscirono a svincolare completamente le pareti dalle funzioni portanti, Santa Maria Arabona raggiunse una soluzione costruttiva che anticipava alcune caratteristiche della spazialità gotica. Le strutture architettoniche rivelano due fasi costruttive principali, legate probabilmente al cambiamento delle maestranze durante i lavori. La chiesa conserva anche una ricca decorazione scultorea, tra cui capitelli che combinano elementi vegetali, animali e figure umane, simbolicamente cariche. La decorazione rispecchia l'incontro tra il repertorio cistercense e la tradizione artistica locale. Tra gli arredi più significativi vi sono il tabernacolo e il candelabro per il cero pasquale, che riflettono entrambi la cultura gotico-cistercense. Infine, gli affreschi nel coro e nella cappella di San Rocco, datati tra il XIV e il XV secolo, offrono un'importante testimonianza artistica. Nonostante le trasformazioni subite nel corso dei secoli, il complesso di Santa Maria Arabona rimane una delle testimonianze più preziose dell'architettura cistercense in Abruzzo.
Informazioni: Municipio tel. 085-8590003
Stato di agibilità: Agibile
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