Museo Capitolare di Atri (Te)
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I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Teramo in Abruzzo

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Il Museo Capitolare di Atri, fondato nel 1912 da Mons. Raffaele Tini, è uno dei musei ecclesiastici più antichi d’Italia. Custodisce una vasta collezione di opere che spaziano dal XIII al XX secolo, con una particolare attenzione alla miniatura, alla pittura, alla scultura e all'oreficeria. Il museo è stato arricchito nel corso degli anni grazie a numerose donazioni, tra cui una sala interamente dedicata alla ceramica abruzzese, che rappresenta una delle sue principali attrazioni. La sua posizione all'interno dell'antico Monastero dei Benedettini, successivamente trasformato in residenza dei canonici e infine sede museale, ne fa un luogo di grande valore storico e culturale.
L'edificio che ospita il museo ha subito numerosi interventi nel corso dei secoli. Nel XVI secolo, il monastero originario fu ampliato e ristrutturato, mentre nel XX secolo, sotto la direzione del soprintendente Guglielmo Matthiae, venne completato un restauro che modificò l'ala nord della struttura, permettendo una migliore disposizione dei reperti. Tra gli oggetti esposti si trovano anche armadi scolpiti da Carlo Riccione, che furono riorganizzati e sistemati nei primi locali del nuovo museo dopo la demolizione della sacrestia e del coro interno. Un’ulteriore ristrutturazione si è svolta nei primi anni del 1994, grazie al contributo della Soprintendenza, della Regione Abruzzo e della Fondazione Tercas.
Le sale del museo sono suddivise per temi, con una particolare attenzione alle arti sacre e alle tradizioni locali. Tra le opere più significative vi sono due grandi reliquiari francescani del XVII secolo, diversi candelieri e croci in legno dorato e argento, nonché paramenti sacri risalenti al periodo barocco e rococò, tra cui pianete, stole e piviali. La terza sala è interamente dedicata all'arte tessile sacra, con opere pregevoli come il tappeto rosso ricamato in argento del 1732, donato alla Chiesa da un cardinale inglese. Inoltre, la sala ospita numerosi busti reliquiari e una statua della Maddalena di grande valore artistico.
Il Museo Capitolare di Atri ospita anche una significativa pinacoteca, che comprende opere pittoriche di grande pregio come due tavole attribuite a Pedro de Aponte, raffiguranti la Natività e la Flagellazione, risalenti al 1500-1507. Altre opere di valore includono il Polittico della Madonna col Bambino e i Santi, datato alla fine del XV secolo, e una serie di sculture lignee, tra cui una Madonna col Bambino della scuola abruzzese del XII secolo. Particolare attenzione è rivolta alla ceramica abruzzese, con una collezione che spazia dal XVI al XIX secolo, rappresentando le varie scuole di Castelli. Tra gli oggetti più pregiati vi sono la Madonna col Bambino di Luca della Robbia, una croce in cristallo di Rocca, e numerosi pezzi di oreficeria sacra che coprono un arco temporale che va dal Duecento alla metà del Novecento.




Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.