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L’Ittiofauna d’acqua dolce in Abruzzo: La Lampreda di ruscello - Info Point Regione Abruzzo

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L’Ittiofauna d’acqua dolce in Abruzzo: La Lampreda di ruscello

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L’Ittiofauna nei laghi e nei fiumi dell’Abruzzo:
La Lampreda di ruscello

La lampreda di ruscello (Lampetra planeri) è una specie ittica unica e affascinante delle acque interne dell'Abruzzo, che si distingue per la sua particolare morfologia e comportamento. Appartenente al gruppo dei pesci agnati, le lamprede sono caratterizzate dalla mancanza di mascelle e dalla presenza di una bocca a forma di ventosa, utilizzata per attaccarsi ai corpi di altri pesci o substrati. Sebbene non siano considerate vere e proprie prede, le lamprede di ruscello giocano un ruolo ecologico molto importante negli ecosistemi acquatici della regione.

Habitat e Distribuzione
La lampreda di ruscello è una specie tipica delle acque dolci, preferendo fiumi e torrenti a corrente rapida e fondali ghiaiosi o sabbiosi, particolarmente quelli che attraversano aree montane o collinari. In Abruzzo, questa specie si trova in diversi corsi d’acqua, principalmente in fiumi e torrenti di alta qualità ecologica, come il fiume Aterno, il fiume Tordino, e altri corsi d’acqua più piccoli e incontaminati. La lampreda di ruscello è presente in ambienti acquatici ben ossigenati e con acque fresche, che sono essenziali per la sua sopravvivenza.
La sua presenza è generalmente limitata a zone dove l'inquinamento è basso e le acque sono limpide, fattori che la rendono un buon bioindicatore della qualità ecologica degli ambienti fluviali e lacustri. Le lamprede sono specie migratrici, che si spostano durante il loro ciclo vitale dalla zona di riproduzione, solitamente in acque tranquille e poco profonde, alla zona di crescita, che è tipicamente un’area con maggiore corrente.

Alimentazione e Ruolo Ecologico
La lampreda di ruscello è una specie parassita, che si nutre principalmente del sangue e dei fluidi corporei di altri pesci. Per farlo, utilizza la sua bocca a ventosa, che è dotata di denti e una lingua che le consente di aderire saldamente al corpo dell’ospite. Una volta ancorata, la lampreda perfora la pelle del pesce per alimentarsi del suo sangue e dei tessuti corporei. Sebbene questa attività possa sembrare dannosa per l'ospite, la lampreda di ruscello non uccide generalmente il pesce, ma può indebolirlo, facilitando la sua predazione da parte di altri predatori.
Ecologicamente, la lampreda di ruscello ha un ruolo importante nell'equilibrio dei sistemi acquatici. Sebbene la sua alimentazione parassitaria possa sembrare distruttiva, essa contribuisce a regolare le popolazioni di pesci, mantenendo l'equilibrio tra le varie specie. Inoltre, le lamprede di ruscello sono preda per altri predatori, come pesci più grandi e uccelli acquatici, che contribuiscono a mantenere il ciclo alimentare e la biodiversità.

Riproduzione e Ciclo Vitale
La riproduzione della lampreda di ruscello avviene generalmente tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, quando le lamprede adulte risalgono i fiumi per deporre le uova. Le uova vengono deposte in zone di fondale ghiaioso, dove le correnti d’acqua favoriscono l’ossigenazione delle uova. Una volta deposte, le uova si schiudono dopo circa due settimane, dando origine a larve che, inizialmente, vivono in modo sessile, nutrendosi di detriti organici e piccole particelle presenti nell'acqua.
Le larve di lampreda, conosciute come ammocete, trascorrono la maggior parte del loro ciclo vitale nei fondali, dove si nutrono di materia organica in decomposizione. Durante questo stadio, le ammocete possono vivere fino a 5-7 anni, prima di metamorfosarsi in adulti. Una volta completata la metamorfosi, le lamprede adulte migrano in cerca di prede, ripetendo il ciclo vitale. La maturità sessuale viene raggiunta solitamente dopo circa 3-4 anni di vita.

Minacce e Conservazione
La lampreda di ruscello, purtroppo, è una specie minacciata da numerosi fattori. L'inquinamento delle acque, la costruzione di dighe e sbarramenti che alterano la migrazione dei pesci e il flusso naturale delle acque, e l'introduzione di specie aliene invasive sono tra le principali minacce per questa specie. Inoltre, la distruzione degli habitat naturali e la gestione non sostenibile delle risorse idriche contribuiscono alla riduzione delle popolazioni di lampreda di ruscello.
La protezione di questa specie richiede azioni concrete per migliorare la qualità dell'acqua, proteggere gli habitat fluviali naturali e garantire il libero passaggio migratorio lungo i fiumi. L'adozione di pratiche di gestione ecosostenibile dei corsi d'acqua e la sensibilizzazione sulle minacce derivanti dall'inquinamento e dalle specie invasive sono essenziali per la conservazione di questa specie.

Conclusione
La lampreda di ruscello è una specie affascinante e unica delle acque interne dell’Abruzzo. Sebbene possa sembrare una specie parassitaria, svolge un ruolo ecologico importante nel mantenimento dell'equilibrio degli ecosistemi acquatici. La sua protezione è fondamentale per garantire la biodiversità e la qualità ambientale delle acque dolci in Abruzzo. Le politiche di conservazione dovrebbero concentrarsi sulla tutela dei corsi d'acqua e sulla sensibilizzazione della popolazione riguardo alle minacce che questa specie affronta.


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