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Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova (Te) - Info Point Regione Abruzzo

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Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova (Te)

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel teramano
I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Teramo in Abruzzo

Il Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova, inaugurato nel 1997, si trova in una delle posizioni più panoramiche della città e si estende su tre piani per una superficie di circa 1200 mq. Questo museo rappresenta un importante centro culturale per la regione, gestito da una fondazione che include la Piccola Opera Charitas e il Comune di Giulianova. La struttura è un punto di riferimento per l'arte, con una collezione che spazia da opere storiche e religiose a pezzi di arte moderna e contemporanea. La varietà e la qualità delle opere esposte testimoniano l'importanza del museo nel panorama artistico abruzzese e italiano. Al piano terra sono esposte opere provenienti dalla Collezione dei Frati Cappuccini d’Abruzzo, raccolte che sono arrivate al museo dopo il terremoto dell'Aquila del 2009. Tra i pezzi più significativi, si trova una Madonna del Latte lignea risalente al XIII secolo, che rappresenta una delle testimonianze più antiche della collezione e riflette la tradizione religiosa e culturale che ha segnato il territorio abruzzese nel Medioevo. Le opere ospitate al piano terra, quindi, non solo raccontano la storia dell'arte sacra, ma anche il legame profondo tra spiritualità e territorio. Il secondo piano ospita una collezione di paesaggi napoletani dell'Ottocento, donata nel 1928 da Vincenzo Bindi, un lascito testamentario che ha arricchito notevolmente il patrimonio del museo. Queste opere offrono uno spunto per esplorare la bellezza del paesaggio partenopeo, rappresentando uno degli aspetti più significativi della pittura dell’Ottocento in Italia. Le tele riflettono una visione romantica e realistica della natura, tipica della scuola napoletana dell'epoca, e contribuiscono a creare un legame tra la città di Giulianova e le tradizioni artistiche più ampie del panorama italiano. Al terzo piano, il museo ospita una serie di otto grandi carte realizzate dall'artista contemporaneo Mimmo Paladino, in un’interpretazione moderna della famosa enciclopedia medievale De Universo del monaco Rabano Mauro. Le opere, che uniscono tecniche come serigrafia, acquaforte, acquatinta, collage, oro e polveri di quarzo, sono un esempio delle capacità innovative dell'artista nel fondere storia, filosofia e arte visiva. Il Museo d’Arte dello Splendore ha anche ospitato mostre di grande valore, con esposizioni di artisti come Aligi Sassu, Giorgio Morandi, Marc Chagall e Carlo Levi, consolidando la sua reputazione come luogo di alta cultura e arte di qualità.Musei e Mostre in Abruzzo:
Museo d’Arte dello Splendore - Giulianova (Te). Il Museo d’Arte dello Splendore nasce, nel 1997, in uno dei punti più panoramici della città. Si estende su tre piani, per circa 1200 mq. Attualmente a gestire il Museo è una Fondazione di cui fanno parte la Piccola Opera Charitas e il Comune di Giulianova. Al piano terra della struttura sono esposte opere della Collezione dei Frati Cappuccini d’Abruzzo, giunte dall’Aquila dopo il terremoto del 2009. L’opera più antica è una lignea Madonna del Latte del XIII sec. Al secondo piano è esposta parte della collezione comunale di paesaggi napoletani dell’Ottocento, donata alla sua morte, con lascito testamentario, nel 1928, da Vincenzo Bindi alla sua città natale. Nella Sala conferenze del terzo piano è esposta la serie di otto grandi carte, in serigrafia, acquaforte, acquatinta, collage, oro e polveri di quarzo, realizzata dall’artista beneventano, di fama internazionale, Mimmo Paladino e dedicata all’enciclopedia medievale De Universo del monaco Rabano Mauro. Il Museo ha ospitato mostre importantissime come quelle di Aligi Sassu, Giorgio Morandi, Marc Chagall, Corpora, Carlo Levi e relatori autorevoli come Nicola Spinosa, Andrea Dall’Asta, Renato Barilli, Martina Corgnati. MAS, Museo d’Arte dello Splendore - Giulianova (Te)
Viale dello Splendore - 64021 Giulianova (Te)
Tel.: +039 085.8007157

Il MAS, Museo d'Arte dello Splendore di Giulianova, fondato nel 1997, sorge in una delle zone più panoramiche della città e si sviluppa su tre piani per un totale di circa 1200 mq. La gestione del museo è affidata a una fondazione che include la Piccola Opera Charitas e il Comune di Giulianova, realtà che hanno permesso la crescita e la valorizzazione di questo importante polo culturale. La struttura ospita una vasta collezione di opere d'arte, con un focus particolare su lavori che spaziano dalla pittura sacra alla moderna arte contemporanea, mettendo in risalto la ricchezza artistica della regione e del panorama nazionale.
Al piano terra, il museo espone una selezione di opere provenienti dalla Collezione dei Frati Cappuccini d’Abruzzo, arrivate all'interno della struttura dopo il terremoto dell'Aquila del 2009. Tra queste, una delle opere più antiche è una Madonna del Latte lignea del XIII secolo, che testimonia la tradizione religiosa e l'artigianato medievale della zona. Queste opere rappresentano non solo un importante patrimonio culturale, ma anche una memoria storica legata alla spiritualità e alla devozione religiosa che ha caratterizzato la regione per secoli.
Il secondo piano del museo è dedicato alla collezione comunale di paesaggi napoletani dell'Ottocento, un importante lascito testamentario di Vincenzo Bindi, che nel 1928 ha donato alla sua città natale una serie di opere che raccontano la bellezza e la cultura del paesaggio partenopeo. Questa collezione offre un'eccezionale panoramica su uno dei periodi più affascinanti della pittura paesaggistica italiana, con opere che rendono omaggio alla natura e alla tradizione visiva del XIX secolo, in particolare quella legata alla scuola napoletana.
Infine, al terzo piano, il Museo d'Arte dello Splendore ospita una serie di otto grandi carte realizzate dall'artista Mimmo Paladino, uno dei più celebri esponenti dell'arte contemporanea italiana. Queste opere, che combinano serigrafia, acquaforte, acquatinta, collage, oro e polveri di quarzo, sono un omaggio all'enciclopedia medievale De Universo del monaco Rabano Mauro, che riflette l’interesse dell’artista per la storia e la filosofia medievale. Il museo ha inoltre ospitato importanti mostre temporanee, tra cui quelle di Aligi Sassu, Giorgio Morandi, Marc Chagall, Corpora e Carlo Levi, e ha accolto relatori di grande prestigio come Nicola Spinosa, Andrea Dall’Asta, Renato Barilli e Martina Corgnati, confermando il suo ruolo di punto di riferimento per l'arte e la cultura a livello nazionale e internazionale.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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