Personaggi illustri dell’Abruzzo: Raffaele Pagliaccetti
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Nato a Giulianova il 31 ottobre 1839, morto ivi il 10 maggio 1900)
Raffaello Pagliaccetti: Un Maestro di Scultura che Ha Onorato l'Abruzzo
Raffaello (Raffaele) Pagliaccetti, nacque a Giulianova il 31 ottobre 1839, da Andrea e Chiara Trifoni, in una famiglia di piccoli commercianti. Morì nella stessa città il 10 maggio 1900. Sin da giovane, dimostrò una straordinaria predisposizione per il disegno, iniziando a copiare ciò che vedeva nella bottega del padre, attività che attirò l'attenzione del pittore Flaviano Bocci, suo concittadino. Bocci, riconoscendo il talento di Raffaello, lo introdusse nel mondo dell'arte, nonostante la resistenza del padre, che desiderava che il figlio intraprendesse una carriera commerciale.
Formazione e Carriera Artistica. Nel 1855, su consiglio dei più eminenti personaggi culturali della sua città, Pagliaccetti si trasferì a Roma per perfezionarsi nell'arte. Frequentò l'Accademia di San Luca, dove fu allievo di Pietro Tenerani e Adamo Tadolini. La sua passione per l'arte e la città eterna lo spingeva a esplorare costantemente le gallerie romane, affascinato dalla maestosità della capitale.
Nel 1859, tornato a Giulianova, realizzò le sue prime opere in gesso, tra cui il Torso di Fauno, e partecipò a un concorso pubblico a Napoli, ottenendo ampi consensi, sebbene non ricevette la tanto desiderata borsa di studio. Questo episodio non lo scoraggiò, ma rafforzò la sua determinazione. Nel 1860, cambiò il suo nome da Raffaele a Raffaello, simbolo di una profonda evoluzione artistica. Successivamente, si trasferì a Firenze, dove entrò in contatto con il maestro Giovanni Duprè, che lo accolse nell'ambiente accademico, e da quel momento la sua carriera decollò.

Le sue opere furono esposte a numerose esposizioni internazionali, tra cui quelle di Firenze, Roma, Napoli, Parigi, Vienna e Filadelfia. La sua scultura si distingueva per la sua capacità di fondere il realismo verista con un'inconfondibile eleganza.
Impegno per l'Abruzzo e la Sua Città. Pagliaccetti non dimenticò mai le sue radici abruzzesi. Nel 1894, realizzò il monumento a Vittorio Emanuele II a Giulianova, una delle sue ultime e più significative opere, un tributo alla storia e al progresso della sua città e della sua regione. La sua attività di scultore contribuì a portare l'Abruzzo sotto i riflettori internazionali.
Legato e Riconoscimenti Postumi. Nel 1989-1990, in occasione del 150° anniversario della sua nascita, venne organizzata una grande mostra a Giulianova, dove le sue opere furono affiancate da quelle dei più importanti scultori abruzzesi contemporanei, come Pietro e Andrea Cascella, Mario Ceroli e Venanzo Crocetti. Fu un'occasione per riscoprire il valore artistico di Pagliaccetti, il quale, con il suo stile unico, aveva saputo rappresentare al meglio la tradizione e l'innovazione del suo tempo.
Le sue opere, che spaziano tra Firenze, Napoli, Teramo e Giulianova, testimoniano l'alto livello artistico che ha reso Raffaello Pagliaccetti una figura centrale nell'arte dell'Ottocento, portando lustro all'Abruzzo e all'Italia intera.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...