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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Villa Frigerj, Chieti - Info Point Regione Abruzzo

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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Villa Frigerj, Chieti

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo, ospitato nella suggestiva Villa Frigerj a Chieti, è un'importante istituzione culturale che custodisce il patrimonio storico e archeologico della regione. La villa, progettata dall'architetto Errico Riccio nel 1830 per volere del barone Ferrante Frigerj, sorge su una piccola altura che domina la città e offre una vista panoramica sulla villa comunale e sul massiccio montuoso della Majella. L'edificio, originariamente un terreno agricolo di proprietà della famiglia Frigerj, è stato trasformato in museo nel 1959 grazie all'interessamento dell’archeologo Valerio Cianfarani e, dal 2014, è entrato a far parte del Polo Museale dell'Abruzzo, diventando uno dei principali centri di ricerca e conservazione delle antiche civiltà che hanno abitato la regione. Il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici che vanno dalla protostoria fino all’alto Medioevo, con un percorso espositivo che racconta la storia delle antiche popolazioni abruzzesi. Tra i pezzi più rilevanti della collezione, spicca il celebre Guerriero di Capestrano, un capolavoro della statuaria preromana risalente al VI secolo a.C., che viene presentato in una sala dedicata, intitolata "Al di là del tempo". La curatela dell’allestimento di questa sezione è stata affidata all'artista Mimmo Palladino, che ha scelto di depurare il Guerriero dal suo significato storico per invogliare il pubblico a percepire il reperto in modo universale, al di là del suo contesto cronologico. Il piano terra del museo ospita anche una ricca sezione numismatica, che comprende una varietà di monete che documentano l’evoluzione delle civiltà che hanno abitato l’Abruzzo, e la collezione Pansa, che raccoglie oggetti eterogenei di epoca ottocentesca. Salendo al primo piano, il visitatore si immerge nella storia delle antiche popolazioni abruzzesi, tra cui i Vestini, i Peligni, i Marrucini e i Carricini, grazie ai reperti rinvenuti in importanti siti archeologici della regione. Gli oggetti esposti, provenienti da necropoli e santuari, permettono di comprendere le tradizioni, la vita quotidiana e le credenze di questi popoli, offrendo una visione approfondita della cultura materiale dell'Abruzzo antico. Il percorso museale prosegue con una sezione dedicata agli altri popoli dell’antico Abruzzo, come i Sabini, i Frentani, gli Equi e i Marsi. I manufatti esposti, che includono armi, utensili e altri oggetti di uso quotidiano, raccontano la storia di queste civiltà che hanno contribuito alla formazione del territorio abruzzese. Grazie alla bellezza architettonica della villa, la visita al Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo non è solo un'opportunità per esplorare il passato della regione, ma anche un’occasione per ammirare un edificio neoclassico che si integra perfettamente con la storia e le collezioni che ospita, creando un'esperienza culturale unica e affascinante.Musei e Raccolte in Abruzzo:
Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Villa Frigerj a Chieti. Il museo ha sede a Chieti in una elegante villa neoclassica progettata dall’architetto napoletano Errico Riccio per volere del barone Ferrante Frigerj nel 1830. L’edificio domina una piccola altura, originariamente un terreno agricolo di proprietà della famiglia Frigerj localizzato all’esterno delle mura cittadine, a poca distanza da Porta S. Andrea, l’ingresso meridionale della città, ora non più esistente. Dalla sommità della collina si gode di un panorama mozzafiato e si possono ammirare sia la villa comunale con il profilo degli edifici del centro storico sia il maestoso massiccio montuoso della Majella con la vallata sottostante. Nel 1864 l’immobile divenne proprietà comunale e fu sede scolastica. Nel 1959, grazie all’interessamento dell’allora soprintendente archeologo Valerio Cianfarani, è diventato museo archeologico nazionale e dal 2014 è stato assegnato al Polo Museale dell’Abruzzo. All’esterno, il visitatore può osservare il rivestimento delle facciate, in bugnato liscio di mattoni al pian terreno e in semplici mattoni nei restanti livelli. La facciata principale, rivolta verso la città, è coronata da un tempietto. All’interno, è esposta la più importante raccolta archeologica abruzzese, fruibile attraverso il nuovo percorso museale, allestito nel 2011 e ampliato nel 2014 seguendo criteri espositivi che privilegiano gli aspetti etnici e topografici delle antiche popolazioni della regione. Al piano terra il visitatore potrà approfondire le tematiche legate alla statuaria antica e, in particolare, potrà contemplare il famoso Guerriero di Capestrano, un capolavoro artistico del VI secolo a.C., al quale è dedicata la sala 'Al di là del tempo'. L’allestimento della sala è stato curato dall’artista Mimmo Palladino, il quale afferma: “Ho voluto quasi depurare il Guerriero dal significato che lo determina storicamente e lo data. Chi lo guarda ne deve trarre suggestioni che vanno al di là della sua collocazione cronologica”. Al piano terra è presente anche una ricca sezione numismatica e la ottocentesca collezione Pansa, con oggetti eterogenei. Al primo piano sono presentati i reperti ritrovati nei più rilevanti contesti archeologici abruzzesi datati tra le fasi protostoriche e quelle alto-medievali - soprattutto necropoli e santuari - e il visitatore potrà, quindi, andare alla scoperta della cultura materiale dei Vestini, dei Peligni, dei Marrucini e dei Carricini. Attraverso la scalinata monumentale si torna al piano terra e si prosegue la visita alla scoperta degli antichi popoli dell’Abruzzo osservando i manufatti dei Sabini, dei Frentani, degli Equi e dei Marsi. Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - Villa Frigerj (Chieti)

Il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo ha sede a Chieti, all'interno di una villa neoclassica progettata nel 1830 dall'architetto napoletano Errico Riccio per il barone Ferrante Frigerj. La villa si trova su una piccola altura che originariamente faceva parte di un terreno agricolo di proprietà della famiglia Frigerj, situato appena fuori dalle mura cittadine e vicino a Porta S. Andrea, l'ingresso meridionale della città ormai scomparso. Dalla sommità della collina, la vista è mozzafiato, offrendo un panorama che abbraccia la villa comunale, il profilo degli edifici storici del centro cittadino e l'imponente massiccio montuoso della Majella, con la vallata sottostante. Nel 1864, l'edificio passò alla proprietà comunale, divenendo sede scolastica, mentre nel 1959, grazie all'interessamento dell'allora soprintendente archeologo Valerio Cianfarani, fu trasformato in museo archeologico nazionale, entrando infine nel Polo Museale dell'Abruzzo nel 2014.
Il museo ospita la più significativa raccolta archeologica abruzzese, che è stata esposta in un nuovo percorso museale inaugurato nel 2011 e successivamente ampliato nel 2014. Questo percorso si distingue per la sua attenzione agli aspetti etnici e topografici delle antiche popolazioni abruzzesi, offrendo ai visitatori un viaggio nella storia della regione. Al piano terra, l'attenzione si concentra sulla statuaria antica, con uno degli oggetti più celebri della collezione: il Guerriero di Capestrano, un capolavoro artistico risalente al VI secolo a.C. La sua sala, intitolata "Al di là del tempo", è stata curata dall'artista Mimmo Palladino, il quale ha voluto distogliere il Guerriero dal suo contesto storico e cronologico, invitando il pubblico a cogliere suggestioni più universali che trascendono il suo significato originario.
Oltre al Guerriero di Capestrano, il piano terra ospita una sezione numismatica di grande valore e la collezione Pansa, che comprende una varietà di oggetti ottocenteschi di natura eterogenea. Al primo piano, invece, si trovano i reperti provenienti dai più importanti siti archeologici abruzzesi, risalenti a un periodo che va dalla protostoria all'alto Medioevo. Tra i reperti esposti, spiccano quelli provenienti dalle necropoli e dai santuari delle popolazioni antiche della regione, come i Vestini, i Peligni, i Marrucini e i Carricini. Questi oggetti testimoniano la cultura materiale di questi popoli, offrendo uno spunto prezioso per comprendere la vita e le tradizioni di antiche civiltà che hanno abitato l'Abruzzo.
La visita al museo prosegue al piano superiore, dove si approfondisce ulteriormente la conoscenza delle popolazioni dell'antico Abruzzo, tra cui i Sabini, i Frentani, gli Equi e i Marsi. I manufatti esposti, che includono utensili, strumenti e armi, raccontano la storia di un territorio ricco di tradizioni e di grande importanza storica. La scalinata monumentale che collega i vari piani dell'edificio non solo guida i visitatori nel loro percorso, ma permette anche di ammirare la bellezza architettonica della villa, che si integra perfettamente con la storia e le opere esposte. Il Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo è così un luogo di straordinario valore, dove la cultura antica si fonde con la magnificenza dell'architettura neoclassica, offrendo un'esperienza unica di conoscenza e scoperta.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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