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Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: L’ippovia del Gran Sasso, un anello di 300 chilometri - Info Point Regione Abruzzo

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Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: L’ippovia del Gran Sasso, un anello di 300 chilometri

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

L’ippovia del Gran Sasso, un anello di 300 chilometri. L’Abruzzo è una terra dove la natura regna sovrana, un mosaico di paesaggi incontaminati in cui i Parchi Naturali, i boschi e i sentieri escursionistici rappresentano un patrimonio di inestimabile valore. Tra questi, l’Ippovia del Gran Sasso si distingue come uno degli itinerari più affascinanti e suggestivi. Con i suoi 300 chilometri di lunghezza, è la più estesa d’Italia e si sviluppa lungo antichi percorsi di montagna, attraversando paesaggi di rara bellezza, tra pascoli, boschi secolari e borghi ricchi di storia. Questo anello offre l’opportunità di immergersi nella natura e di scoprire il cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in un viaggio che unisce sport, cultura e tradizione. Percorrere l’Ippovia significa ripercorrere sentieri che per secoli hanno collegato le comunità montane e che oggi, grazie a un attento lavoro di recupero, sono stati restituiti agli escursionisti e agli appassionati di turismo lento. Lungo il tragitto, si incontrano punti di sosta attrezzati per accogliere viaggiatori e cavalli, antiche poste pastorali restaurate con materiali tradizionali e fonti d’acqua ripristinate per offrire sostegno anche agli allevatori locali. Questo percorso non è solo un tracciato per l’equitazione, ma è accessibile anche a escursionisti e ciclisti, rendendo il territorio fruibile in modo sostenibile e valorizzando le sue ricchezze ambientali. Ogni tratto dell’Ippovia offre panorami e atmosfere diverse, dal versante teramano, con i suoi boschi rigogliosi e i pendii che salgono verso i Monti della Laga, fino al versante aquilano, dove si attraversano vallate e altopiani punteggiati da castelli medievali, borghi fortificati e antiche abbazie. Tra questi, spiccano luoghi simbolo come Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte e la Rocca di Calascio, immersi in un paesaggio che alterna bellezze naturali a testimonianze di un passato ricco di storia e cultura. Il viaggio lungo l’Ippovia diventa così un percorso nella memoria, un’esperienza che permette di riscoprire la profonda relazione tra l’uomo e la montagna. L’importanza di questo itinerario non si limita all’aspetto turistico, ma si inserisce in una visione più ampia di tutela ambientale e sviluppo sostenibile. La conservazione dei sentieri, il recupero delle antiche infrastrutture e la promozione di un turismo responsabile contribuiscono a mantenere vivo un ecosistema unico e a sostenere le comunità locali. L’Ippovia del Gran Sasso rappresenta quindi un modello di valorizzazione del territorio, un invito a vivere la montagna con rispetto, lasciandosi guidare dai ritmi lenti della natura e dalla bellezza senza tempo di questi luoghi straordinari.Parchi Naturali, boschi e Trekking:
L’Ippovia del Gran Sasso Con i suoi 300 chilometri di sviluppo, è la più lunga d’Italia: un anello che permette di conoscere ed apprezzare uno straordinario patrimonio ambientale e culturale lungo vecchie mulattiere, carrarecce e sentieri tra paesaggi di incontaminata bellezza, paesi e borghi, pascoli e boschi di faggio e roverella. Gli itinerari ricalcano per lo più quelli già esistenti che, per secoli, hanno collegato borghi e paesi divisi dal massiccio del Gran Sasso o sono stati da sempre utilizzati dagli agricoltori per raggiungere i campi coltivati in quota. Il Parco ha così realizzato un grande anello attorno al massiccio del Gran Sasso, arricchito da una maglia di diramazioni e circuiti più brevi, per un totale di circa 300 km di sentieri opportunamente ripristinati. Lungo l’intero percorso sono state allestite aree di sosta o di tappa attrezzate con ricoveri per i cavalli, come è il caso del complesso di Paladini nel Comune di Crognaleto, dotato di una foresteria di 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo e una stalla che può ospitare fino a 10 cavalli. Sono state recuperate e restaurate molte antiche poste pastorali, utilizzando i materiali della tradizione per la ricostruzione delle murature a secco di costruzione o per la realizzazione delle fascinate e delle palizzate. Sono stati inoltre recuperati anche tutti i punti d’acqua, gli abbeveratoi e le fonti che si incontrano lungo il percorso, in modo da offrire sostegno ed aiuto anche agli allevatori di ovini e bovini. Inoltre sono state allestite aree di sosta attrezzate con punti fuoco e capanni ed una innovativa segnaletica per evidenziare le emergenze naturalistiche e quelle storico-architettoniche ed archeologiche presenti lungo i percorsi, ma anche i ricoveri, gli ostelli e le specialità della gastronomia dei diversi territori attraversati. Il lungo itinerario mette in rete le aziende agrituristiche ed i centri ippici, favorendo così lo sviluppo dei servizi privati per una migliore accoglienza del cavaliere e del cavallo. Naturalmente, queste vie ristrutturate ed attrezzate possono essere percorse non solo a cavallo, ma anche a piedi o con bici da montagna. Nel versante teramano il tratto più significativo è quello che favorisce il percorso delle pendici settentrionali del Gran Sasso d’Italia in direzione di Rigopiano, verso est, e di Nerito e Cortino, fin sui Monti della Laga, dal lato opposto, ricongiungendosi agli estremi con il percorso sul versante aquilano che attraversa le vallate e i piani di media quota tra il lago di Campotosto, l’altopiano del Voltigno e Capestrano. Il tracciato del versante aquilano, a differenza di quello teramano, molto più orientato sulla esaltazione delle qualità ambientali e paesaggistiche, valorizza in maniera assolutamente unica il grande patrimonio storico-artistico costituito dai borghi, dai castelli, le abbazie, i centri fortificati. È il caso dell’antica Baronia di Carapelle, con i famosi borghi di Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, Calascio, Barisciano, nonché centri possenti come Capestrano, famoso per il suo guerriero italico. Su questo versante, tuttavia, non mancano bellezze di grande interesse naturalistico come il lago di Campotosto o la valle del Vasto, non lontano dalla straordinaria vallata del Chiarino, a cavallo tra le province di L’Aquila e Teramo. Il percorso di collegamento con l’area pescarese, che attraversa l’amena vallata di Rigopiano, sotto l’imponente parete nord del Monte Camicia, straordinaria cornice della storica Castelli, si riallaccia a quello aquilano toccando luoghi di incomparabile bellezza come la Val d’Angri, famosa per la presenza dei camosci, l’area faunistica del Parco, e di Farindola, ancor più nota per il suo mitico formaggio pecorino. L’ippovia del Gran Sasso, un anello di 300 chilometri

L’Ippovia del Gran Sasso, con i suoi 300 chilometri di sviluppo, è la più lunga d’Italia e rappresenta un’occasione straordinaria per esplorare un territorio ricco di storia, natura e cultura. Questo grande anello, tracciato lungo antiche mulattiere, carrarecce e sentieri, attraversa paesaggi di rara bellezza, collegando borghi, pascoli e boschi di faggio e roverella. Gli itinerari ricalcano in gran parte i percorsi storici utilizzati nei secoli per unire i paesi separati dal massiccio del Gran Sasso o per consentire agli agricoltori di raggiungere i campi in quota. Il progetto, promosso dal Parco, ha permesso il recupero di antichi sentieri e la creazione di un itinerario che valorizza il patrimonio ambientale e storico dell’area.
Lungo il percorso, sono state predisposte numerose aree di sosta attrezzate per offrire accoglienza sia ai cavalieri che ai loro cavalli. Un esempio significativo è il complesso di Paladini, nel comune di Crognaleto, che dispone di una foresteria con 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo e una stalla capace di ospitare fino a 10 cavalli. Inoltre, molte antiche poste pastorali sono state restaurate utilizzando materiali tradizionali, nel rispetto delle tecniche costruttive locali. Per garantire supporto anche agli allevatori, sono stati ripristinati fonti, abbeveratoi e punti d’acqua lungo tutto il tragitto. A queste infrastrutture si aggiungono aree di sosta dotate di punti fuoco e capanni, oltre a una moderna segnaletica che evidenzia emergenze naturalistiche, siti storici e archeologici, oltre a ricoveri, ostelli e le specialità gastronomiche delle diverse aree attraversate.
Sul versante teramano, il percorso si sviluppa lungo le pendici settentrionali del Gran Sasso d’Italia, estendendosi verso Rigopiano a est e fino a Nerito e Cortino, per poi collegarsi ai Monti della Laga e alle vallate dell’Aquilano. Quest’ultimo tratto, rispetto a quello teramano più focalizzato sugli aspetti paesaggistici, offre un’esperienza unica tra borghi medievali, castelli e abbazie. Tra i luoghi più suggestivi spiccano i borghi della Baronia di Carapelle, come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte e Calascio, fino ai centri fortificati di Barisciano e Capestrano, celebre per il suo guerriero italico. Tuttavia, anche su questo versante non mancano scenari naturali di grande impatto, come il lago di Campotosto o la valle del Vasto, che si estende fino alla suggestiva vallata del Chiarino, a cavallo tra le province dell’Aquila e di Teramo.
Il percorso si collega infine all’area pescarese, attraversando la valle di Rigopiano e risalendo verso la maestosa parete nord del Monte Camicia, che incornicia il borgo di Castelli, famoso per la sua tradizione ceramica. Da qui, l’ippovia si riallaccia all’itinerario aquilano, toccando luoghi di straordinaria bellezza come la Val d’Angri, nota per la presenza dei camosci, l’area faunistica del Parco e il borgo di Farindola, celebre per il suo rinomato formaggio pecorino. Questo itinerario non è solo un percorso per gli amanti dell’equitazione, ma è anche accessibile a escursionisti e ciclisti, diventando un’opportunità preziosa per vivere l’Abruzzo attraverso il suo paesaggio, la sua storia e le sue antiche tradizioni.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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