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Le Cascate in Abruzzo: Cascata di Vena Roscia (Ruzzo) – Fraz. Pretara di Isola del Gran Sasso d’Italia (Te) - Info Point Regione Abruzzo

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Le Cascate in Abruzzo: Cascata di Vena Roscia (Ruzzo) – Fraz. Pretara di Isola del Gran Sasso d’Italia (Te)

Le meraviglie > Cascate d'Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Cascata di Vena Roscia si trova nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, precisamente nella frazione di Pretara, in provincia di Teramo. Questa meravigliosa cascata nasce dal torrente Ruzzo, una delle principali sorgenti del Gran Sasso, e rappresenta una delle bellezze naturali più spettacolari del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua sorgente è situata a un’altitudine di 1497 metri, nella zona di Fossaceca, e crea un salto di 16 metri che si estende da una quota di 1009 metri a una di 993, formando un suggestivo paesaggio di acque che scorrono tra le pareti rocciose. Il torrente Ruzzo si snoda attraverso un’incantevole gola incisa nel massiccio calcareo del Gran Sasso, dove il suo corso crea numerosi salti e cascate. La Cascata di Vena Roscia è la più alta in quota tra quelle che si incontrano lungo il fiume, ma altre cascate lungo il suo percorso, come quelle del Mescatore e delle Coste Baroni, sono altrettanto affascinanti e contribuiscono a rendere questa zona una delle più spettacolari d’Abruzzo. Le acque del fiume scorrono tra pareti a strapiombo e creano rivoli che danno vita a scenari mozzafiato, particolarmente suggestivi per gli escursionisti. L’importanza del fiume Ruzzo non si limita alla sua bellezza naturale, ma gioca anche un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento idrico della regione, alimentando l’acquedotto del Ruzzo, una delle opere idrauliche più rilevanti d’Abruzzo. Le sorgenti del Ruzzo sono alimentate da tre principali fonti: la Fossaceca, le Piscine e il Peschio, che forniscono acqua per l’intero sistema. Queste sorgenti si trovano in un contesto naturale di grande valore ecologico, con una vegetazione ricca e variegata, tra cui faggi, carpini e salici che crescono lungo il corso d’acqua. Per raggiungere la Cascata di Vena Roscia, si parte dalla frazione Pretara e si percorre un comodo sentiero che attraversa la zona, passando prima per il ponte sul fiume Ruzzo. Il percorso, che si snoda nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, è adatto anche a famiglie con bambini grazie alla sua facile accessibilità. Durante l’escursione, si ha la possibilità di immergersi completamente nella natura incontaminata e di ammirare la maestosità delle cascate e del paesaggio circostante, che regalano un’esperienza unica di contatto con l’ambiente montano dell’Abruzzo.Le Cascate dei fiumi in Abruzzo:
Cascata di Vena Roscia del fiume Ruzzo – Fraz. Pretara di Isola del Gran Sasso d’Italia (Te). La cascata di Vena Roscia è, tra le cascate che si trovano lungo il corso del Ruzzo, la più alta in quota e di conseguenza una delle più spettacolari. Proviene dalla sorgente di Fossaceca (quota 1497), forma un salto di 16 metri (da quota 1009 a quota 993). La Cascata di Vena Roscia, fa parte delle molteplici cascate che affronta il fiume Ruzzo. Le pittoresche cascate del Ruzzo si trovano nel  Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel versante settentrionale del massiccio del Gran Sasso. Il torrente Ruzzo percorre la ripida forra di Fossaceca, incisa nel massiccio calcareo,  per poi sfociare nel nel fiume Mavone originando lunghi salti per poi alimentare l’acquedotto del Ruzzo, una delle opere idrauliche più importanti d’Abruzzo. Le acque del torrente scorrono tra pareti a strapiombo, compiono balzi, creano affascinati rivoli. La più alta in quota delle cascate è quella di Vena Roscia  che forma un salto di 16 metri. Non meno imponenti i salti del Mescatore  e delle Coste Baroni. Le sorgenti del Ruzzo sono  composte da tre grandi sorgenti: la Fossaceca (1497 m), le Piscine, formate da 13 sorgive e il Peschio, formato da 6 sorgive. Numerose le emergenze culturali e cultuali presenti nella zona come l’eremo di Santa Colomba, icona dell'alpinismo ascetico, la pineta di San Pietro, l’eremo di Fratta Grande. Per arrivare alle cascate si parte dalla frazione Pretara di Isola del Gran Sasso, percorrendo una carrareccia che arriva fino al ponte sul fiume Ruzzo. Da qui si imbocca il sentiero a sinistra, percorribile senza difficoltà da famiglie con bambini. Cascata di Vena Roscia del fiume Ruzzo – Fraz. Pretara di Isola del Gran Sasso d’Italia (Te)

La Cascata di Vena Roscia, situata nel comune di Isola del Gran Sasso d'Italia, è una delle meraviglie naturali più affascinanti della regione Abruzzo. Si trova lungo il corso del fiume Ruzzo, uno dei principali affluenti del fiume Mavone, ed è la cascata più alta e spettacolare di quelle che si incontrano nel suo percorso. La sua sorgente, situata a 1497 metri di altitudine nella località Fossaceca, dà vita a un salto di ben 16 metri, che si estende da una quota di 1009 metri a una di 993, creando uno spettacolo naturale che attira ogni anno numerosi escursionisti e appassionati di natura.
La cascata fa parte di un sistema di cascate che arricchisce il fiume Ruzzo, il cui corso si snoda attraverso la ripida forra di Fossaceca, incisa nel massiccio calcareo del Gran Sasso. Le acque del torrente, scorrendo tra pareti a strapiombo, si tuffano in affascinanti balzi e rivoli, creando una successione di cascate che caratterizzano il paesaggio circostante. La Cascata di Vena Roscia è la più alta tra queste, ma non è meno affascinante il salto del Mescatore o quello delle Coste Baroni, che arricchiscono ulteriormente la bellezza della zona.
Il fiume Ruzzo è anche noto per il suo ruolo fondamentale nell’alimentazione dell’acquedotto omonimo, una delle opere idrauliche più importanti d’Abruzzo. Le sorgenti che alimentano il Ruzzo sono tre: la Fossaceca, le Piscine, formate da 13 sorgive, e il Peschio, costituito da 6 sorgive. Oltre alla bellezza naturale, la zona è ricca di elementi culturali e spirituali, tra cui l’eremo di Santa Colomba, simbolo dell’alpinismo ascetico, e l’eremo di Fratta Grande, luoghi che testimoniano la lunga tradizione religiosa e di isolamento che ha caratterizzato quest’area montana.
Per raggiungere la Cascata di Vena Roscia, si parte dalla frazione Pretara di Isola del Gran Sasso, percorrendo una carrareccia che conduce fino al ponte sul fiume Ruzzo. Da qui, un sentiero ben segnalato porta alla cascata, un percorso che può essere affrontato anche dalle famiglie con bambini, grazie alla sua facilità di accesso. Durante il cammino, è possibile immergersi completamente nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, un’esperienza che regala pace, tranquillità e panorami mozzafiato.
Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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