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Le grotte in Abruzzo: Grotta di Sant’Angelo a Palombaro (Ch) - Info Point Regione Abruzzo

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Le grotte in Abruzzo: Grotta di Sant’Angelo a Palombaro (Ch)

Le meraviglie > Grotte in Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Grotta di Sant’Angelo, incastonata nel suggestivo borgo di Palombaro, è un luogo che custodisce secoli di storia e spiritualità. Raggiungibile con una breve escursione di circa 15 minuti dall’area pic-nic sottostante, la grotta si presenta come una cavità naturale avvolta dalla rigogliosa vegetazione del Parco Nazionale della Majella. Al suo interno si trovano i resti di una chiesa rupestre dedicata a San Michele Arcangelo, costruita tra l’XI e il XII secolo sopra uno sperone di roccia, un tempo consacrato alla dea Bona, divinità della fertilità. Le vasche scavate nella roccia, ancora visibili, servivano per la raccolta di acqua piovana, utilizzata in antichità per rituali legati alla fertilità. Secondo la tradizione, le puerpere si recavano presso la grotta per cospargersi il seno con l’acqua delle sorgenti, invocando abbondanza di latte. Questo rito, tramandato nei secoli, testimonia l’importanza del luogo come punto di riferimento spirituale e antropologico. Recenti scavi archeologici, condotti dal Dipartimento di Archeologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti su concessione del MIBAC, hanno permesso di approfondire la conoscenza delle origini storiche del sito. Le ricerche hanno portato alla luce reperti e strutture che confermano la continuità del culto, dalla preistoria fino al medioevo, arricchendo il patrimonio culturale della zona. La visita alla Grotta di Sant’Angelo offre un’esperienza immersiva tra natura, storia e spiritualità. Il sentiero che conduce alla grotta si snoda attraverso boschi di faggi e radure, creando un percorso affascinante che invita alla contemplazione e al contatto con la natura. Un luogo di pace e mistero, capace di raccontare le profonde radici del territorio abruzzese.Le Grotte e le cavità naturali in Abruzzo:
Grotta di Sant’Angelo a Palombaro (Ch). La grotta Sant’Angelo rappresenta uno dei luoghi simbolo della bellezza del nostro Borgo, raggiungibile con una semplice escursione di circa 15 minuti dall’area pic-nic sottostante. Una volta percorso il sentiero, ci si trova in una grotta naturale all’interno della quale sono conservati i resti di una chiesa rupestre che sorge sopra uno sperone di roccia dedicata a San Michele Arcangelo (costruita tra XI e XII secolo). In precedenza, la chiesa era dedicata al culto di Bona, dea della fertilità. La grotta conserva i ruderi di quattro vasche per la raccolta di acqua piovana. La tradizione vuole che le puerpere fedeli alla dea Bona si recassero nella grotta per cospargersi, con l’acqua delle sorgenti all’interno della grotta, le mammelle per favorire l’abbondanza di latte. Negli ultimi anni il nostro Eremo è stato oggetto di scavi archeologici da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, in concessione MIBAC, al fine di scoprire ancora più approfonditamente le sue origini storiche, religiose, antropologiche e archeologiche. L’Eremo di Grotta Sant’Angelo si trova a circa 1.000 mt di quota, nel comune di Palombaro, nel Parco Nazionale della Majella. Il sito è posto in una cavità naturale, circondato da una fitta faggeta, ed è costituito dai resti di un’antica Chiesa medievale dedicata a San Michele Arcangelo e da alcune vasche scavate nella roccia, che nel passato servivano per la raccolta delle acque. Considerato sacro sin dalla preistoria, qui si sono succeduti e sovrapposti culti come quello dedicato a Bona, dea della fertilità femminile ed Ercole, protettore della pastorizia transumante. Per raggiungere il sito basta seguire le indicazioni poste in località Tornelli, oppure concedersi un’escursione facile caratterizzata dall’assoluta bellezza del bosco in contrasto con le radure e i campi coltivati. Grotta di Sant’Angelo a Palombaro (Ch)

La Grotta di Sant’Angelo è uno dei simboli della bellezza del borgo di Palombaro, facilmente raggiungibile con un'escursione di circa 15 minuti dall’area pic-nic situata nella parte sottostante. Percorrendo il sentiero immerso nella natura, si giunge a una suggestiva cavità naturale, all’interno della quale si conservano i resti di una chiesa rupestre dedicata a San Michele Arcangelo, edificata tra l’XI e il XII secolo su uno sperone di roccia. In epoca precedente, il luogo di culto era consacrato alla dea Bona, divinità della fertilità. All'interno della grotta si possono ancora osservare i ruderi di quattro vasche scavate nella roccia, utilizzate per la raccolta di acqua piovana. Secondo la tradizione, le puerpere devote alla dea si recavano qui per cospargersi il seno con l’acqua sorgiva, nella speranza di favorire l’abbondanza di latte.
Negli ultimi anni, l’Eremo di Grotta Sant’Angelo è stato oggetto di campagne di scavo archeologico condotte dal Dipartimento di Archeologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, su concessione del MIBAC. Le ricerche hanno permesso di approfondire le origini storiche, religiose, antropologiche e archeologiche di questo sito affascinante, restituendo nuova luce a una delle testimonianze più antiche della spiritualità della Majella.
L’eremo si trova a circa 1.000 metri di altitudine, immerso nel Parco Nazionale della Majella, e incastonato in una cavità naturale circondata da una fitta faggeta. Il sito, oltre ai resti della chiesa medievale, custodisce vasche scavate nella roccia che in passato servivano per la raccolta delle acque piovane. Luogo sacro fin dalla preistoria, ha ospitato nel tempo diversi culti, come quello di Bona, protettrice della fertilità femminile, e quello di Ercole, divinità legata alla pastorizia transumante.
Per raggiungere la Grotta di Sant’Angelo, è possibile seguire le indicazioni presenti in località Tornelli oppure intraprendere un'escursione facile, immersi nella bellezza di un paesaggio che alterna boschi secolari, radure e campi coltivati, regalando un’esperienza unica di natura, storia e spiritualità.
La Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, situata nel comune di Morino, in provincia de L'Aquila, è uno dei luoghi più suggestivi dell'Abruzzo. Il suo nome deriva dal termine dialettale "zompo", che significa salto, e descrive perfettamente la spettacolare cascata che caratterizza questa riserva. Con un salto di oltre 80 metri, la cascata rappresenta una delle più alte dell’Appennino ed è alimentata da sorgenti che emergono direttamente dalla montagna. Questo fenomeno crea uno scenario di rara bellezza, particolarmente suggestivo durante il periodo primaverile, quando il flusso dell’acqua è al massimo. La riserva si estende su una superficie di circa 1.025 ettari, immersa in un paesaggio tipico dell’Appennino centrale, ricco di boschi di faggi, querce e altre specie tipiche della vegetazione montana. La biodiversità è uno degli aspetti più interessanti della zona, che ospita una fauna variegata: tra gli avvistamenti più comuni si annoverano il lupo appenninico, il cinghiale, e numerose specie di uccelli rapaci, come il falco pellegrino e l’aquila reale. Per gli amanti della natura, la riserva offre un’opportunità unica per scoprire un ecosistema ricco e ben conservato. La cascata è raggiungibile attraverso sentieri ben segnalati, ideali per gli appassionati di trekking. Uno dei percorsi più frequentati è il sentiero ad anello che conduce i visitatori direttamente ai piedi del salto d'acqua, offrendo panorami mozzafiato lungo il tragitto. Per chi cerca un’esperienza più rilassante, la riserva mette a disposizione aree pic-nic immerse nel verde, dove poter trascorrere momenti di tranquillità a contatto con la natura. Non mancano cartelli informativi che descrivono le caratteristiche geologiche e naturali della riserva, arricchendo la visita con contenuti educativi. La Riserva Naturale Zompo lo Schioppo non è solo un luogo di interesse paesaggistico, ma anche culturale. La zona è intrisa di storie e tradizioni che risalgono a tempi antichi, con testimonianze che narrano l'importanza di queste terre per le comunità locali. In estate, vengono spesso organizzati eventi e visite guidate che permettono di conoscere meglio il territorio, mentre l’inverno avvolge la riserva in un’atmosfera incantata grazie alla neve che riveste il paesaggio. Visitare la cascata e la riserva circostante rappresenta un’esperienza imperdibile per chi desidera scoprire uno degli angoli più autentici e spettacolari dell’Abruzzo.

Cascate in Abruzzo
L'Abruzzo è una regione rinomata per la sua natura incontaminata, e tra le sue meraviglie si annoverano numerose cascate, mete ideali per gli amanti delle escursioni e della bellezza paesaggistica. Immersi in contesti di grande suggestione, questi salti d'acqua si inseriscono armoniosamente tra foreste lussureggianti, altipiani e valli rocciose, offrendo momenti di autentico contatto con la natura. Le cascate in Abruzzo, sono spesso accessibili tramite sentieri immersi in una natura rigogliosa, ideali per chi cerca un'avventura a contatto con l'ambiente. Alcune di esse sono alimentate da fiumi e torrenti montani che scorrono impetuosi, regalando spettacoli suggestivi soprattutto...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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