Il Guerriero di capestrano
Info Abruzzo > Destinazione Abruzzo
Il simbolo della Regione Abruzzo



Il Ritrovamento della Statua
La statua fu scoperta casualmente nel 1934 da Michele Castagna durante lavori agricoli per l'impianto di una vigna nella località Cinericcio. Al momento del ritrovamento, la scultura presentava le gambe spezzate. Gli scavi successivi, condotti dall'archeologo Giuseppe Moretti, portarono alla luce una necropoli con diverse tombe e corredi funerari, datati tra il VII e il IV secolo a.C. Frammenti aggiuntivi della statua, tra cui il caratteristico copricapo intagliato separatamente, furono rinvenuti e successivamente utilizzati per la ricomposizione e il restauro della figura, permettendo di ricostruire l'aspetto originario dell'opera.
Descrizione della Statua
La statua, alta 2,10 metri senza la base, rappresenta una figura maschile in posizione eretta, con le braccia ripiegate sul petto. L'abbigliamento militare è dettagliato: il capo è coperto da un elmo da parata a disco, con una maschera che copre il volto e protezioni metalliche sul torace, fissate da corregge. Il ventre è protetto da una corazza di cuoio o metallo, sorretta da un cinturone, mentre le gambe sono dotate di schinieri e i piedi calzano sandali. Il guerriero è armato con una spada decorata, un pugnale appeso al petto e una piccola ascia impugnata nella mano destra. Gli ornamenti includono una collana rigida con pendaglio e bracciali sugli avambracci. Il copricapo, dalle larghe tese simili a un sombrero, è interpretato sia come elmo da parata con cimiero, sia come scudo portato sulla testa durante gli spostamenti.
Significato e Interpretazioni
La figura poggia su un piedistallo ed è sorretta da due pilastrini laterali, su cui sono incise lance e un'iscrizione in lingua sud picena. La scritta, disposta in un'unica riga con verso dal basso verso l'alto, è stata interpretata come: Me, bella immagine, fece Aninis per il re Nevio Pompuledio (Adriano La Regina) o, in modo più cauto, come Fece (fare) Aninis per Pomp? (Calderini et al., 2007). La presenza della maschera facciale e dei sostegni laterali suggerisce che la statua raffiguri il guerriero defunto, probabilmente come segnacolo di una tomba regale. Sebbene la qualità artistica sia straordinaria, la scultura si inserisce nella tradizione della scultura picena, accostabile ad altre opere antropomorfe come la stele di Guardiagrele e la testa di Numana. La resa approssimativa dell'anatomia contrasta con la meticolosità dedicata ai dettagli delle armi, enfatizzando il rango e l'importanza del personaggio raffigurato.


Abruzzo, la regione verde d'Europa
Le tracce dell’orso nel bosco, le impronte del lupo sulla neve, le sagome dei camosci tra le rocce. E poi le fioriture della primavera e dell’estate e i paesaggi carsici. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, nato nel 1922, attira oggi un milione di visitatori ogni anno. Oltre che nella fauna e nella flora, il suo fascino sta nell’aspra orografia delle montagne e nei suggestivi...

L'Enogastronomia in Abruzzo
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina, quella dei “poveri”, fatta di piatti semplici, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” e le famose "Crispelle mbusse" della provincia di Teramo, capace di valorizzare sapori con preparazioni...

Il Mare in Abruzzo
133 chilometri di costa, lungo la quale si alternano arenili dorati e fresche pinete, scogliere e calette di ciottoli levigati dalla risacca, spiagge animate e festose e lidi dove crogiolarsi in pace: il mare d’Abruzzo è tutto questo, con in più la simpatia e la proverbiale ospitalità degli abruzzesi. Durante l’estate, i centri balneari della costa abruzzese offrono vacanze divertenti e serene.

Abruzzo, un museo all'aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, il centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello dell’Aquila e altre di meraviglie sparse in ogni angolo.