Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano del Quarto Grande e Quarto Santa Chiara
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Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo


L'Altopiano del Quarto Grande, che prende il nome dalle sue ampie dimensioni, sebbene inferiore a quello delle Cinquemiglia, è situato alle pendici meridionali del massiccio della Maiella, a circa 1300 metri di altitudine. Si estende per circa 7 km da nord a sud e presenta un dislivello di circa 300 metri, collegando il territorio di Cansano, a nord, con quello di Pescocostanzo, a sud. L'altopiano è incorniciato dai monti Rotella, Pizzalto e Calvario, e rappresenta una cornice naturale perfetta per il borgo di Pescocostanzo, che ne è il centro di riferimento, e per i comuni circostanti di Rivisondoli e Roccaraso. Lungo il percorso si trova l'eremo di San Michele Arcangelo, un luogo di pace e riflessione che attira numerosi escursionisti e pellegrini. Il paesaggio che si può ammirare durante un trekking in quest'area è caratterizzato da praterie, boschi e panorami mozzafiato che si estendono verso la Maiella e le montagne circostanti, offrendo a chi percorre questi sentieri un'esperienza unica immersa nella natura selvaggia e incontaminata.
L'Altopiano di Quarto Santa Chiara, situato tra la bassa provincia dell'Aquila e la parte occidentale di Chieti, si estende per circa 6 km e ha una larghezza media di 700 metri, posizionandosi a un'altitudine di circa 1250 metri. Questo altopiano si collega al Quarto Grande, offrendo un continuo paesaggio di montagna che si estende da Campo di Giove, a nord, fino a Pescocostanzo, a sud. Il territorio è dominato dal monte Porrara a est e dal monte Pizzalto a ovest. Raggiungibile attraverso il valico della Forchetta da Palena, l'area è attraversata dalla celebre ferrovia Sulmona-Isernia, conosciuta come la Transiberiana d’Italia. Un tempo, l'altopiano faceva parte del feudo di Forca Palena, un'area storica che nel 1268 passò alle monache del monastero di Santa Chiara di Sulmona, dando così il nome all'altopiano. Il feudo rimase sotto la loro proprietà fino al 1862, quando fu ceduto alla cassa ecclesiastica. Oggi, l'altopiano è una meta privilegiata per escursioni, con la sua riserva naturale che ospita una varietà di flora e fauna.
La geologia dell'Altopiano di Quarto Santa Chiara è di origine tettonico-carsica, e questa formazione ha contribuito alla creazione di un bacino endoreico che si trasforma in un "lago" durante la stagione invernale. L'accumulo di acque provenienti dai numerosi ruscelli e dal fosso La Vera forma un grande specchio d'acqua che persiste fino alla fine della primavera, dando vita a uno spettacolo naturale affascinante. L'inghiottitoio di Capo La Vera, che si trova nell'area, è un esempio lampante dell'azione carsica, in cui l'acqua non riesce a defluire e si raccoglie in una grande pozza. Questa particolarità contribuisce a rendere l'altopiano unico e affascinante, soprattutto per gli amanti della natura e della fotografia, che possono immortalare il fenomeno del lago che si forma e scompare con il passare delle stagioni.
Le acque raccolte in quest'area riemergono poi dalle sorgenti di Capo di Fiume, da cui origina il fiume Aventino, una risorsa importante per l'ambiente circostante e per la vita animale. L'intero altopiano, caratterizzato da un terreno argilloso ricco di ossidi di alluminio, è un habitat perfetto per numerose specie di fauna selvatica, tra cui diversi uccelli migratori, mammiferi e insetti. La varietà di ecosistemi che si trovano nel Quarto Santa Chiara e nel Quarto Grande, con la loro combinazione di boschi, prati e corsi d'acqua, rende questi luoghi ideali per escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo, offrendo a chiunque lo visiti un'esperienza unica di immersione nella natura più autentica. La presenza di questi ambienti naturali incontaminati rende l'Altopiano di Quarto Santa Chiara e l'Altopiano del Quarto Grande destinazioni ideali per chi cerca tranquillità, bellezza e un contatto profondo con la montagna.

La regione Abruzzo è innanzitutto terra di montagne.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo.
Un terzo del territorio abruzzese è tutelato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, da cui l'appellativo di "Regione verde d'Europa". Una scelta decisa e lungimirante per una regione che ha fatto dell’ambiente la sua prima risorsa, proiettandola come leader nel campo del “turismo verde”. Vuoi fare escursioni ed esplorare questo splendido angolo nell’Abruzzo, una regione unica ? In questa sezione, abbiamo selezionato i percorsi migliori per fare trekking in nella regione Abruzzo.

I pianori in Abruzzo
Le valli in Abruzzo
Gli altopiani in Abruzzo
Le gole in Abruzzo