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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano del Quarto Grande e Quarto Santa Chiara - Info Point Regione Abruzzo

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Trekking sugli altopiani dell’Abruzzo: Altopiano del Quarto Grande e Quarto Santa Chiara

Mare e Monti > Escursioni in Abruzzo > Gli Altopiani
Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo

L'Altopiano del Quarto Grande si estende alle falde meridionali del massiccio della Maiella, a circa 1300 metri di altitudine, e collega il territorio di Cansano, a nord, con Pescocostanzo, a sud. Si sviluppa per circa 7 km da nord a sud, ed è incastonato tra i monti Rotella, Pizzalto e Calvario. Questo altopiano, sebbene inferiore in dimensioni rispetto a quello delle Cinquemiglia, è comunque una delle principali meraviglie naturali dell'Abruzzo, offrendo paesaggi mozzafiato e una natura incontaminata che attira escursionisti e amanti della montagna. Il centro di riferimento dell'area è il borgo di Pescocostanzo, uno dei più affascinanti d'Abruzzo, che rappresenta un importante punto di partenza per le escursioni. Tra i percorsi più affascinanti, si trova l'eremo di San Michele Arcangelo, un luogo di pace e spiritualità immerso nel verde, che aggiunge ulteriore valore storico e naturalistico a questa straordinaria area. Adiacente al Quarto Grande, l'Altopiano di Quarto Santa Chiara si trova a circa 1250 metri di altitudine e si estende per circa 6 km, collegando Campo di Giove a Pescocostanzo. Questo altopiano, sovrastato dal monte Porrara a est e dal monte Pizzalto a ovest, si distingue per la sua bellezza selvaggia e per la sua posizione strategica che lo rende facilmente raggiungibile da Palena, passando attraverso il valico della Forchetta. L'altopiano è attraversato dalla famosa ferrovia Sulmona-Isernia, meglio conosciuta come la Transiberiana d'Italia, un vero e proprio viaggio nel cuore della montagna. Questo paesaggio è stato testimone di secoli di storia, infatti il feudo che si trovava qui fu distrutto dal terremoto del 1456, ma le terre continuarono a appartenere alle monache del monastero di Santa Chiara di Sulmona fino al 1862, quando furono cedute alla cassa ecclesiastica. L'area è oggi protetta grazie alla presenza della riserva naturale che la rende un rifugio ideale per una vasta gamma di flora e fauna. Il paesaggio di Quarto Santa Chiara, di origine tettonico-carsica, è caratterizzato da un bacino endoreico che nei mesi invernali si trasforma in un vero e proprio "lago", quando le abbondanti precipitazioni e la neve creano un accumulo d'acqua che persiste fino alla primavera. Questo fenomeno è favorito dall'azione carsica del fosso La Vera e di altri ruscelli minori che solcano il terreno impermeabile dell'altopiano. L'inghiottitoio di Capo La Vera è uno degli aspetti più affascinanti di questa zona, dove l'acqua non riesce a defluire e resta accumulata formando una grande pozza. Questa particolarità crea uno spettacolo naturale unico, attirando fotografi e amanti della natura, che possono osservare il cambiamento del paesaggio durante le stagioni. L'altopiano, così caratterizzato, è uno dei luoghi più suggestivi per praticare trekking in Abruzzo, con sentieri che si intrecciano tra boschi, prati e zone umide. Le sorgenti di Capo di Fiume, che si trovano ai margini dell'altopiano, sono un altro punto di interesse, poiché da esse origina il fiume Aventino, un corso d'acqua che arricchisce ulteriormente l'ambiente naturale di questa zona. L'intero altopiano, con il suo terreno argilloso e ricco di ossidi di alluminio, rappresenta un habitat ideale per numerose specie di animali, inclusi uccelli migratori, mammiferi e una varietà di insetti che rendono questa zona particolarmente interessante per gli ecoturisti e gli appassionati di biodiversità. Il paesaggio che caratterizza sia il Quarto Grande che il Quarto Santa Chiara è il risultato di un delicato equilibrio tra la natura carsica e quella alpina, che regala ai visitatori la possibilità di esplorare ambienti diversi, dalle praterie alle foreste, e di vivere un'esperienza unica a contatto con la montagna. Sia il Quarto Grande che il Quarto Santa Chiara sono destinazioni ideali per chi desidera immergersi nella natura e nella storia dell'Abruzzo, praticando trekking, escursioni a cavallo, mountain bike o semplici passeggiate. Questi altopiani, che offrono scenari straordinari e panorami che si estendono fino alle vette della Maiella, sono il luogo perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza naturale, lontano dalla frenesia della vita quotidiana. La presenza di sentieri ben segnalati e l'incredibile biodiversità che caratterizza queste aree fanno di questi altopiani un'ottima scelta per tutti coloro che vogliono scoprire le meraviglie naturali dell'Abruzzo in un contesto incontaminato e autentico.Trekking negli Altopiani e Pianori in Abruzzo:
Trekking nell’Altopiani e Pianoro in Abruzzo: Fare trekking nell’Altopiano del Quarto Grande e Quarto Santa Chiara. L'altopiano del Quarto Grande, che deve la propria denominazione alle sue ampie dimensioni, seppur inferiori a quelle dell'altopiano delle Cinquemiglia, è situato alle falde meridionali del massiccio della Maiella, ad una quota di circa 1300 m s.l.m., collegato a sud-est con l'altopiano di Quarto Santa Chiara. Si sviluppa da nord a sud per circa 7 km con un dislivello di 300 m circa, mettendo in comunicazione il territorio di Cansano a nord con quello di Pescocostanzo a sud, ed è incastonato tra i monti Rotella, Pizzalto e Calvario. Il suo centro di riferimento è il borgo di Pescocostanzo, seguito più a sud dai comuni di Rivisondoli e Roccaraso. Lungo l'altopiano si trova l'eremo di San Michele Arcangelo. L'altopiano di Quarto Santa Chiara è situato nella bassa provincia dell'Aquila e nella parte occidentale della provincia di Chieti; lungo circa 6 km, largo mediamente 700 m e posto ad una quota di circa 1250 m s.l.m., collega il territorio di Campo di Giove con l'altopiano del Quarto Grande, sito nelle vicinanze di Pescocostanzo. Sovrastato a est dal monte Porrara e a ovest dal monte Pizzalto, è raggiungibile salendo da Palena oltrepassando il valico della Forchetta; ospita l'omonima riserva naturale ed è attraversato dalla ferrovia Sulmona-Isernia, nota come Transiberiana d'Italia, in corrispondenza della stazione di Palena. Proprio dove vi è lo scalo ferroviario, fino al 1456, anno in cui si verificò il terremoto dell'Italia centro-meridionale, sorgeva il feudo di Forca Palena (Forcæ Pelignorum), cui l'altopiano apparteneva, e che diede il nome al valico della Forchetta che lo attraversa. Tale feudo nel 1268 pervenne alle monache del monastero di Santa Chiara di Sulmona, da cui il nome dell'altopiano, il quale, nonostante il centro abitato di appartenenza fosse stato totalmente distrutto dal sisma, continuò ad essere posseduto da esse fino al 1862, quando passò alla cassa ecclesiastica. Il quarto, di origine tettonico-carsica, è ciò che resta di un bacino endoreico ed è percorso dal fosso La Vera e da alcuni ruscelli minori. L'azione carsica di questi corsi d'acqua ha portato, nel tempo, alla nascita di un vero e proprio inghiottitoio (chiamato Capo La Vera) e reso impermeabile il terreno sottostante, in gran parte argilloso e ricco di ossidi di alluminio. Di conseguenza nei mesi invernali, complice anche le abbondanti precipitazioni, spesso a carattere nevoso, rilevate dalla stazione meteorologica presente, l'inghiottitoio non riesce a drenare l'enorme quantità di acqua che vi si raccoglie, e si forma quindi un vero e proprio "lago" che permane fino alla fine della primavera, contribuendo a caratterizzare l'altopiano. Le acque raccolte risgorgano poi in corrispondenza delle sorgenti di Capo di Fiume, dalle quali originerà il fiume Aventino. L’Altopiano del Quarto Grande e Quarto Santa Chiara
 
L'Altopiano del Quarto Grande, che prende il nome dalle sue ampie dimensioni, sebbene inferiore a quello delle Cinquemiglia, è situato alle pendici meridionali del massiccio della Maiella, a circa 1300 metri di altitudine. Si estende per circa 7 km da nord a sud e presenta un dislivello di circa 300 metri, collegando il territorio di Cansano, a nord, con quello di Pescocostanzo, a sud. L'altopiano è incorniciato dai monti Rotella, Pizzalto e Calvario, e rappresenta una cornice naturale perfetta per il borgo di Pescocostanzo, che ne è il centro di riferimento, e per i comuni circostanti di Rivisondoli e Roccaraso. Lungo il percorso si trova l'eremo di San Michele Arcangelo, un luogo di pace e riflessione che attira numerosi escursionisti e pellegrini. Il paesaggio che si può ammirare durante un trekking in quest'area è caratterizzato da praterie, boschi e panorami mozzafiato che si estendono verso la Maiella e le montagne circostanti, offrendo a chi percorre questi sentieri un'esperienza unica immersa nella natura selvaggia e incontaminata.
L'Altopiano di Quarto Santa Chiara, situato tra la bassa provincia dell'Aquila e la parte occidentale di Chieti, si estende per circa 6 km e ha una larghezza media di 700 metri, posizionandosi a un'altitudine di circa 1250 metri. Questo altopiano si collega al Quarto Grande, offrendo un continuo paesaggio di montagna che si estende da Campo di Giove, a nord, fino a Pescocostanzo, a sud. Il territorio è dominato dal monte Porrara a est e dal monte Pizzalto a ovest. Raggiungibile attraverso il valico della Forchetta da Palena, l'area è attraversata dalla celebre ferrovia Sulmona-Isernia, conosciuta come la Transiberiana d’Italia. Un tempo, l'altopiano faceva parte del feudo di Forca Palena, un'area storica che nel 1268 passò alle monache del monastero di Santa Chiara di Sulmona, dando così il nome all'altopiano. Il feudo rimase sotto la loro proprietà fino al 1862, quando fu ceduto alla cassa ecclesiastica. Oggi, l'altopiano è una meta privilegiata per escursioni, con la sua riserva naturale che ospita una varietà di flora e fauna.
La geologia dell'Altopiano di Quarto Santa Chiara è di origine tettonico-carsica, e questa formazione ha contribuito alla creazione di un bacino endoreico che si trasforma in un "lago" durante la stagione invernale. L'accumulo di acque provenienti dai numerosi ruscelli e dal fosso La Vera forma un grande specchio d'acqua che persiste fino alla fine della primavera, dando vita a uno spettacolo naturale affascinante. L'inghiottitoio di Capo La Vera, che si trova nell'area, è un esempio lampante dell'azione carsica, in cui l'acqua non riesce a defluire e si raccoglie in una grande pozza. Questa particolarità contribuisce a rendere l'altopiano unico e affascinante, soprattutto per gli amanti della natura e della fotografia, che possono immortalare il fenomeno del lago che si forma e scompare con il passare delle stagioni.
Le acque raccolte in quest'area riemergono poi dalle sorgenti di Capo di Fiume, da cui origina il fiume Aventino, una risorsa importante per l'ambiente circostante e per la vita animale. L'intero altopiano, caratterizzato da un terreno argilloso ricco di ossidi di alluminio, è un habitat perfetto per numerose specie di fauna selvatica, tra cui diversi uccelli migratori, mammiferi e insetti. La varietà di ecosistemi che si trovano nel Quarto Santa Chiara e nel Quarto Grande, con la loro combinazione di boschi, prati e corsi d'acqua, rende questi luoghi ideali per escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo, offrendo a chiunque lo visiti un'esperienza unica di immersione nella natura più autentica. La presenza di questi ambienti naturali incontaminati rende l'Altopiano di Quarto Santa Chiara e l'Altopiano del Quarto Grande destinazioni ideali per chi cerca tranquillità, bellezza e un contatto profondo con la montagna.
Fare Trekking in Abruzzo

La regione Abruzzo è innanzitutto terra di montagne.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo.
Un terzo del territorio abruzzese è tutelato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, da cui l'appellativo di "Regione verde d'Europa". Una scelta decisa e lungimirante per una regione che ha fatto dell’ambiente la sua prima risorsa, proiettandola come leader nel campo del “turismo verde”. Vuoi fare escursioni ed esplorare questo splendido angolo nell’Abruzzo, una regione unica ? In questa sezione, abbiamo selezionato i percorsi migliori per fare trekking in nella regione Abruzzo.
I pianori in Abruzzo

Le valli in Abruzzo

Gli altopiani in Abruzzo

Le gole in Abruzzo

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