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Tradizioni e Artigianato dell’Abruzzo: L'arte della pietra in Abruzzo: gli scalpellini - Info Point Regione Abruzzo

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Tradizioni e Artigianato dell’Abruzzo: L'arte della pietra in Abruzzo: gli scalpellini

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Gli scalpellini d'Abruzzo rappresentano una tradizione artigianale radicata nel cuore della regione, un'arte che da secoli tramanda la lavorazione della pietra, in particolare della tenera pietra della Maiella. Questa tradizione è viva soprattutto a Lettomanoppello, il comune che è considerato la capitale degli scalpellini, dove ancora oggi le botteghe continuano a fare riferimento alle tecniche e agli stili del passato. La maestria degli artigiani abruzzesi ha contribuito alla realizzazione di numerosi monumenti, portali, cornici, rosoni e decorazioni architettoniche che arricchiscono il patrimonio culturale dell'intera regione. L'arte della scultura in pietra ha avuto un periodo di splendore fin dal Medioevo, quando i maestri scalpellini erano fondamentali nella costruzione di chiese, palazzi e opere pubbliche. Ogni scultura, intaglio o elemento architettonico veniva realizzato con un alto livello di precisione, utilizzando la pietra per esprimere non solo la funzionalità, ma anche la bellezza e l'arte. Le opere più complesse includevano decorazioni di balconi, architravi, mascheroni e stemmi, ma anche attrezzature quotidiane come mortai, macine da grano e orci, che rispecchiavano l’ingegno e la versatilità degli artigiani locali. Oggi, la tradizione della scultura in pietra viene celebrata ogni anno con eventi come "Dieci giornate in pietra", che coinvolgono artisti locali e internazionali in una manifestazione che punta a valorizzare e diffondere l'arte degli scalpellini. Questo evento, che si svolge a Lettomanoppello, è un’occasione per i visitatori di ammirare il lavoro di maestri scultori provenienti da tutto il mondo, ma anche per scoprire come gli artigiani locali continuano a portare avanti la tradizione della lavorazione della pietra. Ogni opera presentata diventa un tributo alla bellezza e alla ricchezza del territorio abruzzese. Le botteghe degli scalpellini in Abruzzo sono veri e propri laboratori viventi, dove le tecniche tradizionali si uniscono a una sensibilità moderna, creando opere uniche che spaziano dai complementi d'arredo in pietra a sculture più complesse. Gli artigiani di oggi non solo conservano le pratiche secolari, ma spesso le rielaborano in chiave contemporanea, dando vita a lavori che dialogano con il passato senza rinunciare alla modernità. Questa continua innovazione ha permesso alla tradizione della lavorazione della pietra di rimanere non solo un mestiere affascinante, ma anche un patrimonio culturale in costante evoluzione.Tradizioni e Artigianato dell’Abruzzo:
Gli scalpellini d’Abruzzo. Il "Giardino degli scalpellini" ospiterà i capolavori di tenera pietra della Maiella di scultori nazionali ed internazionali. ”Dieci giornate in pietra”  è una manifestazione di rilievo internazionale che quest'anno, come nelle scorse edizioni, vedrà la partecipazione cinque scultori internazionali e tre scalpellini locali le cui opere, dedicate all'Abruzzo saranno inserite in un giardino dedicato ai maestri della pietra. Scultori di fama internazionale come il giapponese Minamoto hanno preso parte alle edizioni passate sin dal 1997. Il tema scelto per l'edizione 2020 è ‘Ricchezza e lavorazione della pietra’. Spettacoli teatrali, concerti, convegni, memoriali, escursioni, eventi formativi faranno da corollario all'evento. Direttore artistico Stefano Faccini. L'evento è patrocinato e finanziato dalla Regione Abruzzo, dall'Amministrazione comunale e dalla Proloco Tholos ed è riconosciuta di alto interesse culturale da parte della Presidenza della Repubblica. Con l’ausilio della Fondazione “Lettomanoppello Città della Pietra” si progetta di dare continuità all'evento per l'intero anno, attraverso eventi mirati, progettati per sviluppare un enorme potenziale a livello culturale, turistico, economico che il prezioso artigianato artistico della lavorazione della pietra può fiorire nel territorio e nell'intera regione. Sede della manifestazione, che si svolgerà dal 6 al 13 settembre 2020, il comune di Lettomanoppello (PE), da secoli considerata la capitale degli scalpellini, dove ancora vivono le botteghe che fanno riferimento alla tradizione, sia nello stile che nelle tecniche di lavoro e vivono una nuova stagione legata anche alla creazione di complementi d'arredo in pietra, come caminetti, bassorilievi, portalampade, sculture. Diversi sono i laboratori dove viene lavorata  la tenera pietra della Maiella ispirandosi al passato con uno sguardo verso la scultura moderna. L'arte dello scalpellino ha prodotto in Abruzzo opere di rilievo già dal Medioevo, epoca di splendida fioritura della lavorazione artistica della pietra. Il lavoro del maestro scalpellino richiedeva in passato competenze diverse, dal coordinamento della squadra di muratori addetti alla "sbozzatura" dei blocchi fino alla rifinitura e all'intaglio delle pietre migliori per ricavarne cornici, portali, rosoni, architravi, balconi decorati con foglie, fiori, stemmi, mascheroni, ma anche attrezzature per il lavoro agricolo e domestico come pozzi, macine da grani, vasche per la pigiatura dell'uva, orci, mortai, pesi da telaio. A Lettomanoppello (PE) le “dieci giornate in pietra” dal 6 al 13 settembre 2020, la manifestazione è riconosciuta e finanziata dalla Regione Abruzzo con L.R. n. 01 del 09 Gennaio 2010, dichiarata manifestazione ad alto interesse culturale dal Presidente della Repubblica. Direttore artistico è lo scultore Stefano Faccini. La lavorazione della pietra in Abruzzo: gli scalpellini

Gli scalpellini d’Abruzzo rappresentano una tradizione che affonda le radici nel passato e che continua a vivere oggi, con una rinnovata attenzione verso la scultura in pietra. Il "Giardino degli scalpellini" ospita i capolavori realizzati con la tenera pietra della Maiella da scultori provenienti da tutto il mondo, unendo l'arte locale e internazionale in un'esposizione che celebra l'eccellenza della lavorazione della pietra. Tra le manifestazioni di rilievo, "Dieci giornate in pietra" si conferma come evento di importanza internazionale, con la partecipazione di scultori di fama mondiale, tra cui il giapponese Minamoto, che hanno contribuito al successo della manifestazione fin dalla sua prima edizione nel 1997.
L'edizione 2020 della manifestazione, dedicata al tema ‘Ricchezza e lavorazione della pietra’, si è arricchita di eventi culturali e formativi, con spettacoli teatrali, concerti, convegni e escursioni che hanno accompagnato le giornate di scultura. Questo evento, che si è svolto dal 6 al 13 settembre 2020, è stato patrocinato e finanziato dalla Regione Abruzzo, dall'Amministrazione comunale e dalla Proloco Tholos, ottenendo anche il riconoscimento di alto interesse culturale dalla Presidenza della Repubblica. Con il supporto della Fondazione “Lettomanoppello Città della Pietra”, l'evento mira a sviluppare un potenziale culturale, turistico ed economico che possa valorizzare ulteriormente la tradizione della lavorazione della pietra in tutta la regione.
Il comune di Lettomanoppello (PE) è da secoli considerato la capitale degli scalpellini, ospitando ancora oggi botteghe che mantengono viva la tradizione della lavorazione della pietra. Le botteghe di Lettomanoppello sono luoghi dove le antiche tecniche di scultura si intrecciano con la creazione di complementi d'arredo in pietra, come caminetti, bassorilievi, portalampade e sculture. Questi artigiani, che continuano a trarre ispirazione dalla tradizione, guardano anche alla scultura moderna, portando avanti una produzione che spazia dai lavori ornamentali a quelli utilitari, mantenendo intatta la qualità e l'autenticità delle loro creazioni.
L'arte della scultura in pietra ha avuto un'importante fioritura in Abruzzo sin dal Medioevo, periodo in cui vennero realizzate opere di grande rilievo. I maestri scalpellini dell'epoca erano esperti in diversi aspetti della lavorazione della pietra, dal coordinamento delle squadre di muratori alla rifinitura e intaglio delle pietre più pregiate, utilizzate per realizzare cornici, portali, rosoni e decorazioni architettoniche. Ma non solo: gli scalpellini abruzzesi erano anche esperti nella creazione di attrezzi utili per la vita quotidiana, come pozzi, macine da grano, orci e pesi da telaio. Questi lavori sono ancora oggi il simbolo di un'arte che ha saputo unire l'estetica alla funzionalità, e che continua a essere apprezzata per la sua maestria e bellezza.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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