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I siti archeologici in Provincia di Chieti - Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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I siti archeologici in Provincia di Chieti - Abruzzo

Le meraviglie > Archeologia in Abruzzo > Archeologia CH
I principali siti archeologici nella Provincia di Chieti - Abruzzo

Teate Marrucinorum, l’attuale città di Chieti, rappresenta uno dei luoghi più significativi della storia antica d’Abruzzo, essendo stata il centro principale del popolo dei Marrucini. Situata in posizione strategica su una collina che domina la valle del fiume Pescara, Teate fu abitata sin dalla preistoria, ma raggiunse il suo apice durante il periodo italico e, successivamente, sotto il dominio romano. I Marrucini, antichi abitanti della zona, resero Teate il cuore della loro civiltà. La città era un punto centrale per il commercio e per le attività religiose, con santuari dedicati a divinità italiche e tracce di complessi cultuali che attestano il loro profondo legame con il territorio. Quando i Romani conquistarono l'area, Teate divenne municipium, integrandosi rapidamente nell’amministrazione e nella cultura romana. Durante l’epoca romana, la città fu arricchita con infrastrutture significative, come un teatro, un sistema di terme e complessi residenziali decorati con mosaici. Le mura cittadine, che in parte si possono ancora osservare, sono un esempio della capacità architettonica e difensiva dell’antico insediamento. I reperti archeologici rinvenuti nell’area raccontano la vita quotidiana di Teate, tra cui attività commerciali, cerimonie religiose e il ruolo della città come punto di riferimento regionale. Oggi, gran parte del patrimonio archeologico di Teate Marrucinorum è conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj, dove è possibile ammirare reperti straordinari come ceramiche, monete e statue. La città moderna, pur conservando tratti della sua antica storia, si intreccia con il tessuto urbano contemporaneo, rendendo Chieti un luogo dove passato e presente coesistono armoniosamente. Attraverso i suoi monumenti e i suoi resti archeologici, Teate continua a raccontare il ruolo cruciale che ha svolto nella storia dell'Abruzzo antico.L'Abruzzo è una regione che vanta una straordinaria ricchezza archeologica, con numerosi siti che testimoniano la sua lunga storia, dalle civiltà preistoriche a quelle romane e medievali. Le province abruzzesi sono disseminate di scavi archeologici che raccontano storie affascinanti di insediamenti antichi, città fiorenti e civiltà che hanno lasciato il segno nella regione. Ognuna delle quattro province, L'Aquila, Teramo, Pescara e Chieti, custodisce importanti siti che meritano di essere esplorati per comprendere la storia millenaria di questa terra.
Ogni provincia ha un suo patrimonio unico di scavi e resti archeologici, che spaziano dalle antiche città romane a necropoli italiche e fortificazioni medievali. In particolare, i siti archeologici dell'Abruzzo offrono anche un'interessante visione delle culture che si sono sviluppate in questa zona, come i Piceni, i Sabini e i Sanniti, nonché della romanizzazione della regione. La visita di questi luoghi è un viaggio affascinante tra rovine, musei e testimonianze di un passato che ancora vive nei paesaggi abruzzesi.

Siti Archeologici in Provincia di Chieti:
L'Archeologia in Abruzzo

Abruzzo, un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, situata a L'Aquila, è uno dei luoghi più significativi e affascinanti della città, nonché un capolavoro dell'architettura romanico-gotica abruzzese. Fondata nel 1287 da Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, la basilica rappresenta non solo un importante punto di riferimento religioso, ma anche un simbolo della storia di L'Aquila e della sua resilienza. La sua facciata, caratterizzata da un magnifico portale e da decorazioni marmoree, cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori, mentre l'interno, ampio e solenne, ospita opere d'arte di grande valore. Nel corso dei secoli, la basilica ha vissuto numerosi eventi storici e spirituali, ma è celebre soprattutto per il suo legame con il Giubileo Celestiniano, una tradizione che richiama i fedeli ogni anno per celebrare il perdono e la pace. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è anche il luogo dove, nel 2009, venne celebrato il funerale delle vittime del devastante terremoto che ha colpito la città. Nonostante i danni subiti dal sisma, la basilica è stata restaurata e riaperta al pubblico, continuando a essere un simbolo di speranza per gli aquilani. Il restauro, che ha visto l'impegno di numerosi esperti e artigiani, ha permesso di recuperare la magnificenza originaria della struttura, rendendo la basilica ancora più maestosa e suggestiva. Oltre alla sua funzione religiosa, la basilica è anche un importante attrattore turistico, grazie alla sua storia, all'architettura e al suo legame indissolubile con la città. Visitando la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, i turisti possono immergersi in un'atmosfera di spiritualità e cultura, apprezzando un monumento che ha attraversato i secoli senza mai perdere la sua bellezza e il suo significato.

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
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