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Feste Religiose e Riti Tradizionali in Abruzzo: La Festa della Madonna SS.ma dello Splendore a Giulianova (Te) - Info Point Regione Abruzzo

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Feste Religiose e Riti Tradizionali in Abruzzo: La Festa della Madonna SS.ma dello Splendore a Giulianova (Te)

Info Abruzzo > Le Tradizioni popolari
Le Tradizioni popolari e il Folklore in Abruzzo

Anche Giulianova, oggi tutta protesa sul mare e vocata a destini turistici e balneari, rivendica le sue origini agrarie di un retroterra rurale di colline e campi coltivati con la sua Madonna arborea a cui tributa un culto sentito e profondo, sul finire di aprile, nei giorni in cui l’arcaico calendario contadino regola, con una serie di cerimonie, il ritorno della primavera e l’irruenza giovanile degli elementi saturali preposti alla vegetazione. E’ questo il periodo in cui si scontrano in una opposizione quasi bellicosa il concetto di natura e di cultura, ovvero l’idea tellurica fine a se stessa e il contesto geografico piegato all’esistenza umana, una opposizione ben espressa nel mito latino della fondazione di Roma. Nell’ultima decade di aprile il sole abbandona la casa dell’Ariete sacra a Marte per entrare in quella del Toro, l’animale lunato sacro a Giove. E’ il tempo delle consacrazioni, delle vittime e del sangue sacrificato. Anticamente il drammatico nesso della morte rituale e della rinascita vegetale era interpretato dal mito maschile dei giovani dei come Attis o Adone, che spargevano il loro sangue ai piedi degli alberi simbolici, così come il ciclico ritorno della vita era assicurato dalle terribili apparizioni teofaniche delle Grandi Madri, circonfuse di luce e stillanti di acque, sospese in uno spazio fisico intermedio tra la terra e il cielo. La Madonna dello Splendore di Giulianova è tutto questo in una rilettura cristiana che parte dalla leggenda di fondazione del santuario fissata storicamente nel secolo XVI. Il 22 aprile di un anno imprecisato, forse il 1550, la Madonna, in mezzo ad un nimbo luminoso, apparve su un olmo che si ergeva in una campagna fuori l’abitato extra moenia, come dicono le cronache, ad un vecchio contadino di nome Bertolino che riferì l’evento miracoloso ai rappresentanti civili della città, i quali però increduli ebbero bisogno, per credergli, di un secondo prodigio che consistette nella scaturigine improvvisa di una fonte miracolosa, capace non solo di dissetare, ma di guarire tutti i mali. La leggenda che rientra nella strategia storicamente, opera dalla Controriforma sugli aspetti della religiosità popolare, giustifica la costruzione di un santuario in un luogo dove forse il culto precedente era celebrato all’aperto. La chiesa, a cui fu annesso anche un monastero, fu affidato ai Celestini, l’ordine benedettino rifondato da Pietro Angeleri detto da Morrone e poi a Padri cappuccini che ancora vi officiano. Da oltre quattro secoli il 22 aprile costituisce per Giulianova un momento di identificazione religiosa e civile che si esprime non solo con celebrazioni liturgiche e con le espressioni della religiosità popolare che attribuisce al luogo sacro poteri taumaturgici, ma anche con la nomina da parte della municipalità di un Magnifico Capitano che coadiuvato da un Alfiere e da un Maestro di fiera, un tempo avevano il privilegio provvedere all’ordine pubblico ed amministrare la giustizia civile e penale durante giorni della festa di organizzare a loro spese un pranzo e due lotte una di uomini e l’altra di cavalli. Oggi essi conservano il diritto, insieme ad un Comitato appositamente nominato. di scortare la statua della Madonna durante la solenne processione e di organizzare i festeggiamenti civili, particolarmente ricchi di attrattive come i rinomati concerti bandistici e soprattutto la spettacolare corsa di cavalli che si tiene in un percorso predisposto tra le pittoresche strade del centro storico.La Festa in onore della Madonna dello Splendore a Giulianova (Te)
 
La Festa in onore della Madonna dello Splendore a Giulianova, che si celebra il 22 aprile di ogni anno, affonda le sue radici in un'antica tradizione che intreccia religiosità popolare e leggende secolari. Questa festa, che si svolge in un periodo simbolico legato al ritorno della primavera e alla rinascita vegetale, ha un forte legame con il passato agricolo della città. Giulianova, pur essendo oggi una località turistica sul mare, conserva nella sua memoria storica un profondo legame con il mondo rurale, rappresentato dalla sua Madonna arborea, che appare come un emblema di protezione e di rinascita. È proprio durante la fine di aprile, periodo in cui la natura si risveglia, che si celebrano le tradizioni che segnano il ritorno della fertilità e della vita, simboleggiando l'antico contrasto tra la forza primitiva della natura e l'intervento umano sulla terra.
La leggenda che dà origine a questa festa racconta che nel 1550, o in un altro anno imprecisato, la Madonna apparve a un vecchio contadino di nome Bertolino su un olmo, nella campagna al di fuori delle mura di Giulianova. La visione miracolosa, accompagnata da una luce intensa, fu inizialmente accolta con scetticismo dai rappresentanti civili del paese, che richiesero un ulteriore prodigio per credere all'evento. Questo secondo miracolo si concretizzò con l'apparizione di una fonte d'acqua che non solo dissetava, ma guariva anche malattie, rafforzando l'idea che questo luogo fosse benedetto dalla divinità. Così, grazie a questi miracoli, la Madonna dello Splendore divenne un simbolo di speranza e protezione, e si decise di erigere un santuario nel luogo dell’apparizione.
Il culto della Madonna dello Splendore si arricchì nel tempo di significati religiosi e civili. Il santuario, che inizialmente fu affidato all’ordine dei Celestini e successivamente ai Padri Cappuccini, divenne uno dei luoghi di culto più importanti della regione, attorno al quale si sviluppò un'intensa devozione popolare. Per più di quattro secoli, il 22 aprile ha rappresentato per i giuliesi non solo un momento di celebrazione religiosa, ma anche una data che segna l'identità della comunità. La festa unisce fede e tradizione, e attira non solo i fedeli locali, ma anche pellegrini da altre zone, attratti dalla fama del santuario e dai miracoli che vi sono legati.
Oltre alla parte religiosa, la festa della Madonna dello Splendore è anche un’importante occasione di aggregazione sociale. Il comune di Giulianova, infatti, nomina ogni anno un "Magnifico Capitano", che ha il compito di organizzare le celebrazioni civili. Questo ruolo, che una volta comprendeva anche la gestione della giustizia civile e penale durante i giorni di festa, oggi si concentra sull’organizzazione della processione e dei festeggiamenti pubblici. Tra gli eventi più significativi ci sono i concerti bandistici e la famosa corsa di cavalli, che si svolge nel centro storico, tra le strade pittoresche della città. La corsa di cavalli, particolarmente suggestiva, richiama l’attenzione di molti visitatori e arricchisce la festa di una componente ludica e spettacolare.
In questo modo, la Festa della Madonna dello Splendore rappresenta una fusione di tradizione religiosa e folclore popolare che affonda le radici in un passato antico e che si rinnova ogni anno. La Madonna, simbolo di protezione e benedizione, continua a richiamare fedeli e visitatori, rendendo Giulianova un punto di riferimento spirituale e culturale per la regione. La festa è un’occasione di comunità, di identità e di celebrazione della forza vitale che lega la terra e i suoi abitanti alla fede.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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