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Personaggi illustri dell’Abruzzo: Gaio Sallustio Crispo

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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

Gaio Sallustio Crispo, noto semplicemente come Sallustio, nacque ad Amiternum, nell'attuale Abruzzo, il 1º ottobre 86 a.C. da una famiglia plebea ma benestante. La sua carriera politica iniziò presto a Roma, dove si avvicinò alla vita pubblica grazie a influenti contatti e a un talento naturale per gli affari politici. Nonostante il suo status di "homo novus" (cioè, un uomo proveniente da una famiglia che non aveva mai ricoperto cariche pubbliche), Sallustio riuscì a emergere nel contesto politico romano. Inizialmente ricoprì incarichi di rilievo come questore e tribuno della plebe, ma la sua carriera fu segnata anche da scandali morali, che lo portarono ad essere espulso dal Senato per indegnità morale. Durante la guerra civile che vide contrapposti Cesare e Pompeo, Sallustio si schierò decisamente con Cesare, un atto che gli fruttò una serie di incarichi prestigiosi. Dopo la vittoria di Cesare su Pompeo, Sallustio fu nominato governatore della provincia dell'Africa Nova, dove si distinse nelle operazioni militari. Tuttavia, la sua esperienza come governatore fu caratterizzata da un forte malgoverno e da accuse di corruzione, tra cui il sequestro di ricchezze dal regno di Giuba I, l’ultimo re della Numidia. Questi abusi, uniti alla sua fama di uomo senza scrupoli, non fecero che aumentare le critiche nei suoi confronti. Tuttavia, la carriera politica di Sallustio subì una battuta d’arresto dopo l'assassinio di Cesare, quando la sua lealtà al defunto dittatore non fu sufficiente a proteggerlo. Nonostante la sua fama, Sallustio venne espulso dal Senato a causa di un'accusa di indegnità morale. Il ritiro dalla scena politica fu definitivo, ma Sallustio, invece di soccombere alle difficoltà, si dedicò completamente alla scrittura storica. La sua produzione letteraria, soprattutto nelle sue due opere più celebri, De Catilinae Coniuratione e Bellum Iugurthinum, lo consacrò come uno degli storici più importanti della Roma repubblicana, capace di analizzare gli eventi con uno sguardo critico e di evidenziare le cause profonde della corruzione della Repubblica. Le opere di Sallustio, pur con un linguaggio asciutto e talvolta pungente, sono un fondamentale strumento di riflessione sulla politica e sulla moralità. Nei suoi scritti, si concentra sull'evoluzione della corruzione sociale e politica di Roma, che attribuisce principalmente all'avidità e alla decadenza dei costumi. La sua visione della storia, più che un semplice racconto di eventi, diventa un'analisi dei vizi umani e delle dinamiche di potere, facendo di lui un pioniere della storiografia politica in età romana. Le sue opere, oltre a fornire un resoconto degli eventi, invitano il lettore a una riflessione sulla natura umana e sulla virtù necessaria per la gestione della cosa pubblica. Dopo il ritiro dalla politica, Sallustio non si allontanò mai completamente dalla scena pubblica, anche se la sua vita privata, segnata da matrimoni strategici e ricchezze acquisite tramite la politica, rifletteva i conflitti interiori di un uomo diviso tra l’impegno pubblico e i suoi interessi personali. La sua ricchezza, accumulata durante il governo in Africa, gli permise di costruire una sontuosa villa a Roma, i Giardini Sallustiani, che divennero un simbolo del suo successo materiale. La sua morte, avvenuta nel 34 a.C., lo consacrò come una delle figure più complesse della storia di Roma, il cui pensiero e le cui opere continuano a essere studiati e ammirati per la loro lucidità e la loro capacità di esaminare la storia con uno sguardo critico e profondo.Gaio Sallustio Crispo
(1º ottobre 86 a.C. – Roma, 13 maggio 34 a.C.)

Gaio Sallustio Crispo, nato ad Amiternum il 1º ottobre 86 a.C., è stato uno dei più rilevanti storici e politici dell'antica Roma. Proveniente da una famiglia plebea ma benestante, Sallustio riuscì a inserirsi nella carriera politica grazie alle sue doti personali e alle influenze che riuscì a ottenere nella capitale. Nonostante l'originaria condizione di "homo novus" (uomo nuovo), ossia senza ascendenze nobili, si fece strada tra i ranghi della politica romana, intraprendendo il cursus honorum che lo portò a ricoprire cariche di rilievo, come questore e tribuno della plebe. La sua carriera, tuttavia, non fu priva di scandali e difficoltà, tra cui un’accusa di indegnità morale che lo costrinse a essere espulso dal Senato nel 50 a.C.
Dopo essere stato cacciato dal Senato, Sallustio si schierò fermamente dalla parte di Giulio Cesare durante la guerra civile contro Pompeo, dimostrando le sue capacità militari e politiche. Durante il conflitto, si distinse per la sua lealtà e per il suo coraggio, meritandosi una serie di incarichi importanti. Dopo la vittoria di Cesare, Sallustio fu nominato governatore della provincia dell'Africa Nova, dove esercitò il suo potere con durezza e accumulò notevoli ricchezze, sfruttando le risorse e gli appalti pubblici, ma il suo malgoverno lo rese oggetto di critiche. Al suo ritorno a Roma, fu accusato di concussione, ma riuscì a evitare la condanna grazie alla protezione di Cesare.
La carriera politica di Sallustio ebbe una brusca interruzione con la morte di Cesare e la sua successiva ritirata dalla vita pubblica. Si dedicò interamente alla stesura di opere storiche, dove la sua riflessione sul declino della Repubblica e le sue critiche alla corruzione politica della sua epoca trovano ampio spazio. La sua opera più celebre è De Catilinae coniuratione, in cui analizza la congiura di Catilina contro la Repubblica, e Bellum Iugurthinum, che narra della guerra contro il re Iugurta di Numidia. Queste opere sono fondamentali per la comprensione della storia romana e sono tra le prime monografie della storiografia latina, caratterizzate da uno stile incisivo e da un'analisi politica acuta.
Oltre alle sue opere storiche, Sallustio è ricordato per il suo contributo al pensiero filosofico. Attratto dal neopitagorismo, si avvicinò alla scuola di Nigidio Figulo, filosofo e astrologio, e ne trasse ispirazione per le sue riflessioni morali e politiche. Nonostante l'influenza della filosofia nella sua vita, la sua carriera rimase strettamente legata agli eventi politici e militari che segnarono la fine della Repubblica Romana. Con la sua critica alla decadenza dei costumi romani, espresse il suo rimpianto per i valori tradizionali della res publica, che, a suo avviso, erano stati corrotti dai vizi e dall'ambizione dei leader politici.
Nel campo personale, Sallustio visse una vita turbolenta, segnata da scandali e matrimoni strategici. Dopo il suo ritiro dalla politica, sposò Terenzia, ex moglie di Cicerone, forse spinto più dal desiderio di arricchirsi che da un autentico sentimento d'amore. La sua carriera e la sua vita privata furono costantemente segnate dalla tensione tra il desiderio di potere e la consapevolezza dei propri difetti morali. Nonostante ciò, la sua eredità come storico e critico sociale è indiscutibile, e il suo lavoro continuò a influenzare generazioni di scrittori e pensatori successivi, cementando il suo posto nella storia della letteratura latina.

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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