Museo della Civiltà Contadina – Picciano (Pe)
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Il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, frutto dell'iniziativa di un appassionato privato, si propone di conservare e valorizzare la memoria storica delle tradizioni agricole e rurali dell'Abruzzo. All'interno, sono esposti numerosi oggetti di uso quotidiano che raccontano la vita nei campi, offrendo uno spaccato autentico delle difficoltà e delle usanze delle generazioni passate. Tra i pezzi più significativi spiccano strumenti legati alla lavorazione della terra, utensili per la vita domestica e oggetti artigianali che testimoniano la resistenza e la creatività degli abitanti delle zone rurali.
Un'attrazione di particolare valore all'interno del museo è il frantoio tardomedievale, recuperato in modo fortuito a Pacentro. Questo antico macchinario, simbolo della tradizione agricola della regione, permette ai visitatori di comprendere meglio le tecniche di produzione dell'olio e altri aspetti della vita rurale medioevale. Il frantoio rappresenta non solo un oggetto di interesse storico, ma anche un emblema della cultura materiale che caratterizzava la civiltà contadina abruzzese.
Oltre alla sua ricca collezione permanente, il museo di Picciano è anche un centro dinamico per la cultura locale. Periodicamente vengono organizzate mostre temporanee che approfondiscono vari aspetti delle tradizioni abruzzesi, dalle arti popolari alla gastronomia, passando per la vita sociale e religiosa. Questi eventi permettono ai visitatori di immergersi ulteriormente nella cultura della regione e di riscoprire l'evoluzione delle tradizioni rurali nel corso dei secoli.
Il Museo della Civiltà Contadina non si limita a conservare il passato, ma agisce anche come punto di riferimento per la comunità locale, diventando un luogo di incontro e di riflessione sulle radici culturali della zona. L'impegno nella promozione delle tradizioni locali attraverso mostre, laboratori e attività didattiche contribuisce a mantenere vive le memorie e a trasmettere alle nuove generazioni il valore della vita contadina che ha modellato il territorio abruzzese.




Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.