Parco Naturale Regionale del Sirente Velino
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I massicci del Velino e del Sirente distano poco più di un’ora da Roma e si raggiungono comodamente da tutto l’Abruzzo. Anche se meno alti della Majella e del Gran Sasso, offrono al visitatore motivi d’interesse non meno importanti di quelli dei massicci maggiori.
Il patrimonio storico-culturale e artistico custodito dal Parco e dai suoi antichi centri abitati è di grande rilevanza, e il contributo dato da quest’area centrale dell’Abruzzo montano alla storia e alla formazione del profilo identitario della regione è notevolissimo.

Le pareti rocciose difendono le vette più alte, i ghiaioni sono ricchi di rare specie botaniche. Note agli sciatori per la presenza delle piste di Ovindoli e di Campo Felice, queste montagne sono molto apprezzate anche dagli escursionisti. Dal punto di vista geomorfologico i due massicci calcarei, tra cui si aprono gli altipiani delle Rocche, di Pezza e dei Prati del Sirente, sono caratterizzati da campi carsici e pareti rocciose, dalle gole di Celano e San Venanzio e dalle grotte di Stiffe. Tra le faggete spiccano quelle del Sirente, di Valle Cerchiata e di Cerasolo.
Vivono nel Parco il lupo appenninico, l’orso bruno marsicano, il capriolo, il cervo, l’istrice, la volpe, il gatto selvatico e il cinghiale.
Tra gli uccelli spiccano l’aquila reale, la poiana, il nibbio bruno, lo sparviero, il gheppio, il corvo imperiale, il grifone, il falco pellegrino, il lanario, il gufo reale e il picchio verde. Numerosi sono anche gli anfibi, tra i quali la salamandra pezzata e il tritone, e i rettili come il ramarro e varie specie di vipera.
Per tracciare un profilo storico-geografico del Parco è utile suddividere il suo territorio – che peraltro risulta costantemente abitato sin dalla più remota antichità – in tre ambiti territoriali: l’area del Velino, affacciata sul bacino fucense e storicamente legata alle sue vicende, la media Valle Subequana, gravitante invece verso la conca aquilana, e l’intermedio Altopiano delle Rocche, legato alla pastorizia e popolato stabilmente solo dal Medioevo.
La storia e il popolamento del territorio e dei centri abitati dell’area del Velino risultano principalmente condizionati dalla loro appartenenza all’area fucense, che ebbe un ruolo rilevante sia nella Preistoria (con gli importantissimi siti archeologici rinvenuti lungo l’intero perimetro dell’antico lago Fucino) sia in epoca italico-romana, come testimonia la presenza presso Massa d’Albe di una delle più importanti città dell’Abruzzo antico, Alba Fucens.
La Valle Subequana risulta invece naturalmente e storicamente connessa con le vicende della conca aquilana, sia nella sua fase di popolamento antico in epoca italica (come testimoniato dalla straordinaria necropoli di Fossa), sia in epoca medievale. Per la bellezza e lo stato di conservazione dei suoi castelli, dei suoi conventi monastici, delle sue abbazie, dei suoi centri abitati e del suo stesso paesaggio, si può anzi dire che quest’area del Parco sia tra le migliori testimonianze e rappresentazioni dell’Abruzzo medievale.
Sull’Altopiano delle Rocche la pastorizia risultava già praticata in età protostorica, come del resto in tutto l’Abruzzo montano. I suoi centri abitati hanno tuttavia origine medievale, epoca in cui l’altopiano prese importanza prima militare, come cerniera fra il Fucino e la conca aquilana (lo testimoniano il castello di Rovere, teatro di molte battaglie, e il suo interessante museo), e poi economica, con i suoi alti pascoli e i suoi coltivi stagionali d’altura (assolutamente da visitare i borghi agricoli stagionali delle Pagliare di Tione, di Fontecchio, di Fagnano, posti al margine orientale dell’altopiano, luoghi singolari legati all’economia integrata fra agricoltura di montagna e transumanza verticale).
INFO PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO
Viale XXIV Maggio, 67048 Rocca di Mezzo (Aq)
tel. +39 0862 9166 – fax +39 0862 916018
info@sirentevelino.it – www.parcosirentevelino.it
Le strutture del Parco
ROCCA DI MEZZO (Aq)
• Centro Visita e Area Faunistica del Camoscio Cooperativa “Lo Stramonio”
tel. +39 333 2900632
FONTECCHIO (Aq)
• Centro Visita del Capriolo
tel. +39 328 7174225
SECINARO (Aq)
• Centro di Educazione Ambientale del Parco, Laboratorio naturalistico, Biblioteca, Mediateca, Aula didattica attrezzata, Area Museale su arti e mestieri antichi – Cooperativa “Sherpa”
tel. +39 0864 790107
CASTELVECCHIO SUBEQUO (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Gruppo Archeologico Superequano
tel. +39 0864 790246
CELANO (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Associazione “Castellum”
tel. +39 0863 792184
MASSA D’ALBE (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Cooperativa “Alba Fucens”
tel. +39 0863 449642
ROCCA DI CAMBIO (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Pro Loco Rocca di Cambio
tel. +39 0862 918100
ROCCA DI MEZZO (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Pro Loco Rocca di Mezzo
tel. +39 0862 916125
TIONE DEGLI ABRUZZI (Aq)
• Punto informazioni del Parco – Associazione “Santa Maria del Ponte”
tel. +39 348 0839772
Informazioni turistiche
IAT OVINDOLI tel. +39 0863 706079
Gli appuntamenti nel Parco
Le numerose attività che l’Ente Parco promuove e organizza all’interno del suo territorio, rivolte agli adulti così come a ragazzi e bambini in età scolare, sono ampiamente e dettagliatamente diffuse via web agli indirizzi www.parcosirentevelino.it e www.parks.it/parco.sirente.velino, con un ricco calendario di iniziative (programmi di educazione ambientale, escursioni naturalistiche, appuntamenti culturali) in continuo aggiornamento.





Le località sciistiche in Abruzzo sono:
- Roccaraso–Rivisondoli
- Pescocostanzo
- Campo Felice
- Ovindoli
- Campo Imperatore
- Passo Godi
- Scanno
- Pescasseroli
- Camporotondo
- Marsia
- Campo di Giove
- Passo San Leonardo
- Passolanciano–Maielletta
- Pizzoferrato
- Prato Selva
- Monte Piselli
- Prati di Tivo
Le località sciistiche di fondo in Abruzzo sono:
- Aremogna
- Bosco di Sant’ Antonio
- Campo Imperatore
- Centomonti
- Macchiarvana
- Monte Pratello
- Passo Godi
- Piani di Pezza
- Pianoro Campitelli
- Mandra
- Lama Bianca
- Voltigno
- Prati di Tivo
- Le Alte Vie
L’Abruzzo montano, con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
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