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Orti Botanici in Abruzzo: Orto Botanico "Daniela Brescia" (Sant’Eufemia a Maiella - Pe) - Info Point Regione Abruzzo

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Orti Botanici in Abruzzo: Orto Botanico "Daniela Brescia" (Sant’Eufemia a Maiella - Pe)

Le meraviglie > Flora e Fauna > Orti Botanici
Gli Orti Botanici in Abruzzo

La flora extra mediterranea dell’Orto Botanico "Daniela Brescia" di Sant’Eufemia a Maiella rappresenta una componente essenziale nella valorizzazione della biodiversità vegetale dell’Appennino. Sebbene il contesto geografico sia principalmente influenzato dal clima montano, molte specie provenienti da ambienti non mediterranei trovano qui un habitat favorevole. L’alternanza di temperature, l’umidità e la conformazione del suolo consentono la crescita di piante originarie di regioni temperate e montane di Europa, Asia e Nord America, arricchendo la collezione botanica del giardino. Tra le specie ospitate, si possono trovare alberi e arbusti caratteristici delle foreste temperate, come alcune conifere tipiche delle alte quote e latifoglie decidue che presentano un marcato ciclo stagionale. La presenza di queste piante permette di osservare il cambiamento del paesaggio nel corso dell’anno, con il risveglio primaverile, il rigoglio estivo, la colorazione autunnale e il riposo vegetativo invernale. Questo equilibrio tra specie locali e non mediterranee offre un’opportunità di studio sulle capacità di adattamento della flora a condizioni climatiche diverse. Le piante extra mediterranee del giardino sono spesso scelte anche per la loro rilevanza ecologica e ornamentale. Alcune specie, originarie di ambienti freddi e umidi, si sono adattate perfettamente ai microclimi presenti nel parco, favorendo la creazione di nicchie ecologiche che ospitano insetti impollinatori e piccoli animali. L’interazione tra flora e fauna sottolinea l’importanza di questi ambienti nella conservazione della biodiversità e nel mantenimento degli equilibri naturali. L’inserimento di specie vegetali provenienti da contesti diversi permette di mettere a confronto la flora autoctona con quella di altri ecosistemi, evidenziando affinità e differenze evolutive. Inoltre, la presenza di queste piante consente di approfondire gli effetti del cambiamento climatico sulla vegetazione, studiando come alcune specie riescano a modificare il loro ciclo vitale in risposta alle variazioni ambientali. Questi aspetti rendono l’orto botanico un vero laboratorio a cielo aperto, dove ricerca e divulgazione scientifica si uniscono in un’esperienza immersiva per studiosi e visitatori. L’Orto Botanico "Daniela Brescia" non è solo un luogo di conservazione, ma anche un ambiente dinamico in cui la natura si esprime in tutta la sua varietà. L’integrazione di flora extra mediterranea all’interno del giardino arricchisce il panorama vegetale, offrendo spunti di riflessione sull’importanza della tutela degli ecosistemi. Osservare piante di origine lontana adattarsi al contesto appenninico dimostra la straordinaria resilienza del mondo vegetale e sottolinea il ruolo cruciale degli orti botanici nella salvaguardia della biodiversità globale.Orto Botanico "Daniela Brescia" (Sant’Eufemia a Maiella - Pe)

Giardino Botanico “Daniela Brescia” di Sant’Eufemia a Maiella Il Giardino Botanico “D. Brescia”, localizzato a Sant’Eufemia a Majella (PE) nel Parco Nazionale della Majella, è stato creato nell’anno 2000 ed ospita circa 500 entità floristiche su una superficie di 43.000 mq. Nel 2003 è stato riconosciuto dalla Regione Abruzzo Giardino di Interesse Regionale ai sensi della L.R. n. 35/97. Il Giardino offre alcuni esempi di ambienti montani dell’Appennino Centrale, mentre una parte è dedicata a settori tematici, come ad esempio quello delle piante medicinali o il campo vetrina della biodiversità agricola autoctona, dove sono coltivate varietà locali di melo e pero rinvenute nel territorio del Parco. Il Giardino è attraversato da due ruscelli con vegetazione ripariale naturale. Il laghetto presenta una ricca vegetazione, con numerose specie interessanti tipiche degli ambienti umidi. Simbolo del Giardino è la Soldanella sannitica (Soldanella minima subsp. samnitica), scelta per il suo areale ristretto esclusivamente alla Majella, dove si rinviene in poche stazioni rupestri soggette a stillicidio. Di particolare interesse è la ricostruzione degli ambienti di rupi e ghiaioni di quota che ospitano specie tipiche della Majella tra cui endemismi come Cymbalaria pallida, Artemisia umbelliformis subsp. eriantha, Cerastium tomentosum, Achillea barrellieri subsp. barrellieri ecc. Un’ampia area è destinata a vivaio dove vengono riprodotte specie autoctone sia per le esigenze del giardino, sia per finalità reintroduttive. Inoltre, presso il Giardino è possibile consultare l’erbario del Parco dove sono conservati circa 2000 exiccata, raccolti prevalentemente sul massiccio della Majella e nelle aree limitrofe.Il Giardino Botanico "Daniela Brescia", situato a Sant’Eufemia a Maiella (PE), si estende per oltre quattro ettari lungo la Strada Statale 487, poco fuori dal centro abitato. Il giardino è suddiviso in 15 sezioni e ospita ben 570 specie vegetali, quasi tutte autoctone. Di queste, 61 sono endemiche, rendendo l’orto botanico un autentico scrigno di biodiversità. Tra gli endemismi esclusivi della Maiella, spicca la Soldanella del calcare (Soldanella minima Hoppe subsp. samnitica Cristofolini & Pignatti), scelta come simbolo del giardino per il suo areale estremamente ristretto, limitato a questa zona montuosa.
Nel 2001, il giardino è stato riconosciuto come Giardino di Interesse Regionale dalla Regione Abruzzo, ai sensi della L.R. 35/1997. La sua posizione privilegiata nell'alta Valle dell’Orta, tra il massiccio della Maiella e il Monte Morrone, offre ai visitatori la possibilità di esplorare da vicino la flora tipica di ambienti caratteristici dell’Appennino centrale, contribuendo alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio botanico locale.
Il progetto del giardino riproduce fedelmente alcuni ambienti naturali tipici dell’Appennino, come le rupi, i ghiaioni montani e le foreste. Accanto a queste ricostruzioni, il giardino ospita diverse aree tematiche a scopo didattico, tra cui una sezione dedicata alle piante officinali, un arboreto, un campo vetrina della biodiversità agricola, un settore dedicato alle piante spontanee alimentari e alle piante utili, oltre a un roseto e un’area dedicata alle interazioni tra piante e insetti.
La presenza di due ruscelli e di uno stagno arricchisce ulteriormente la varietà ambientale del giardino, permettendo l’osservazione di specie acquatiche, palustri e di prati inondati. Questi ambienti ospitano una preziosa fauna acquatica, tra cui il raro gambero di fiume, la rana verde e la rana appenninica, oltre a una notevole varietà di insetti, con otto specie di libellule censite. La ricchezza di flora e fauna rende il giardino un luogo di grande interesse scientifico e naturalistico.
L'Orto Botanico "Daniela Brescia" rappresenta non solo un’importante realtà per la conservazione della biodiversità, ma anche un'opportunità unica per il pubblico di avvicinarsi al mondo vegetale e agli ecosistemi dell’Appennino. Grazie alla sua ampia collezione di piante, ai percorsi tematici e alla sua posizione immersa nella natura, il giardino è un punto di riferimento per studiosi, appassionati e visitatori curiosi di scoprire la straordinaria varietà botanica dell'Abruzzo.

INFO:
Sant'Eufemia a Maiella (Pe). Tel: +39 085 920013 -- E-mail: giardino.brescia@parcomaiella.it
Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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