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Le Chiese e Santuari nella Provincia di Teramo: Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Isola del Gran Sasso) - Info Point Regione Abruzzo

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Le Chiese e Santuari nella Provincia di Teramo: Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Isola del Gran Sasso)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nel Teramano
Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia di Teramo
 
Il santuario di San Gabriele dell'Addolorata, ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Teramo, è tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Una recente classifica lo colloca tra i primi quindici santuari più frequentati del mondo. Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista San Gabriele dell'Addolorata. La sua fama non conosce confini. Sono almeno un migliaio le chiese a lui dedicate nei vari continenti. Un casello autostradale, ponti, viadotti, piazze, parcheggi, strade, scuole, ospedali portano il suo nome. Migliaia di persone nel mondo si chiamano Gabriele o Gabriella in suo onore. Un santo che attira ogni anno milioni di pellegrini, affascinati dalla sua vita e richiamati dai numerosi miracoli che Dio continua ad operare per sua intercessione. Il santuario dedicato al giovane santo è divenuto, in questi ultimi decenni, uno dei fenomeni più singolari della religiosità popolare nell'Italia di fine millennio. La fama del santo dei miracoli si basa su una ininterrotta serie di fatti soprannaturali, testimoniati da migliaia di ex voto donati al santuario. Il Santuario di San Gabriele: al centro di un triangolo Sacro. Il santuario di San Gabriele si trova al centro di un triangolo sacro che racchiude tre tra i più celebri santuari d'Europa: Loreto, San Gabriele, San Giovanni Rotondo. In questi tre santuari ogni anno arrivano circa tredici milioni di pellegrini. Già da vari anni i pellegrini, spontaneamente, hanno scoperto questo itinerario e lo percorrono dal nord al sud e viceversa. Il santuario di San Gabriele è situato in posizione geografica privilegiata, ad appena 3 chilometri dall'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo e a 40 chilometri dall'autostrada adriatica A14. Il santuario si raggiunge in 90 minuti da Roma, 90 minuti da Loreto, 180 minuti da San Giovanni Rotondo. Inoltre, il santuario è ubicato in una regione che vanta un vasto patrimonio di fede-arte-cultura. Dal santuario in 20 minuti si raggiunge Teramo, dove si può visitare il Duomo duecentesco. In 30 minuti si arriva a L'Aquila, dove è possibile visitare la celebre abbazia di Collemaggio, il Museo nazionale, il Castello cinquecentesco e la fontana delle 99 cannelle; in 70 minuti si può raggiungere Lanciano (CH), sede di un famoso miracolo eucaristico, Fossacesia (CH) con la sua celebre abbazia di San Giovanni in Venere e Manoppello (PE) che conserva il Volto santo. Il santuario di san Gabriele si trova nella stupenda cornice del Gran Sasso teramano. I pellegrini arrivano al santuario anche attratti dall'incantevole posizione naturale. Situato ai piedi della catena del Gran Sasso, il santuario gode di un panorama affascinante. Da qui in 15 minuti si può raggiungere il parco nazionale del Gran Sasso, con i suoi estesi boschi e le limpide sorgenti di acqua. In 15 minuti si può raggiungere anche il caratteristico paese di Castelli, famoso nel mondo per la produzione di ceramiche artistiche. Dal santuario in 30 minuti si arriva alla base della funivia di Campo Imperatore (AQ) e da lì si possono raggiungere in breve tempo le moderne sciovie. San Gabriele dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso d’Italia (Te) Luogo di culto e devozione popolare, il Santuario di San Gabriele è uno dei 15 santuari più visitati al mondo, grazie ai due milioni di fedeli che ogni anno vi si recano per invocare il patrono d’Abruzzo, anche noto come "Santo dei giovani e dei miracoli". L’originaria struttura del Santuario fu costruita a partire dal 1215 accanto ad un convento francescano, secondo la tradizione per volere di San Francesco d’Assisi. Nel corso dei secoli l’antica Chiesa è stata oggetto di restauri ed ampliamenti, almeno sino ad inizio Novecento quando furono aggiunte la Cupola e l’attuale facciata. Sulla navata destra si apre la Cappella del Santo, inaugurata nel 1920 e particolarmente pregevole per la finezza dello stile gotico inglese e la rara policromia del cemento. Incantevoli affreschi abbelliscono le pareti mentre, accanto al Transetto, un piccolo recinto protegge la Tomba di San Gabriele sulla quale dal 1892 – anno della glorificazione del Santo – continuano ad accadere strepitosi miracoli. Affianco al vecchio Santuario si trova la nuova basilica progettata nel 1970. Ampia e moderna, può accogliere 12.000 persone grazie ad i suoi 90 metri di lunghezza e 30 di larghezza. Il nuovo Santuario, diviso in un’aula feriale e festiva, richiama la forma di una grande nave, con la Stiva (cripta del Santo), la Tolda (Aula basilicale) e 4 vele pandireazionali, simbolo della “Chiesa in cammino". Spettacolare è la vetrata ad arco rovesciato dominata dal "Cristo-luce" ed altrettanto imponente il mosaico a tutta parete del Cristo morto e risorto. E' questo il senso di una religiosità che si esprime attraverso la vivacità e la luminosità dei colori, negli scintillanti graniti policromi che colorano il Presbiterio basilicale, nelle vetrate che sovrastano la crociera nord e che lasciano intravedere 14 campane in bronzo finemente lavorato.Santuario di San Gabriele dell’Addolorata
(Isola del Gran Sasso d'Italia)

La Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata, situata a Isola del Gran Sasso d'Italia (TE), è un luogo di grande importanza spirituale e storica. Il Santo a cui è dedicata, San Gabriele dell'Addolorata, al secolo Francesco Possenti, nacque il 1° marzo 1838 ad Assisi, in una famiglia aristocratica e numerosa. Il padre, che ricopriva la carica di governatore dello Stato Pontificio, gli diede una formazione culturale e sociale di alto livello. Il giovane Francesco, descritto dalle cronache come bello, brillante in società e molto colto, si distinse anche per il suo spirito di devozione.
A diciotto anni, dopo una visione in cui la Madonna lo invitò a seguire la via religiosa, Francesco entrò come novizio nel convento dei Passionisti di Morrovalle (MC). Dopo aver completato gli studi filosofici a Pieve Torina (MC), giunse nel 1859 a Isola del Gran Sasso per continuare la sua preparazione teologica in vista dell'ordinazione sacerdotale. Nel convento, San Gabriele si distinse per la sua intensa devozione e bontà d'animo, dedicando lunghe ore di preghiera davanti al Crocifisso e nutrendo un profondo amore per la Madonna dei Sette Dolori, alla quale aveva consacrato la sua vita religiosa.
Purtroppo, la sua vita terrena fu breve. San Gabriele si ammalò di tubercolosi e morì il 27 febbraio 1862, all'età di ventiquattro anni. Fu sepolto nella fossa comune dei religiosi all’interno della chiesa del convento. La sua fama di santità si diffuse rapidamente tra i devoti delle zone circostanti, e la sua tomba divenne un luogo di pellegrinaggio, dove molti testimoniarono miracoli e guarigioni. Questo fenomeno di devozione popolare portò, nel 1892, all’inizio del processo di glorificazione del Santo, che venne proclamato ufficialmente Santo nel 1920.
La Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata conserva molti ricordi del Santo e offre un percorso di visita che ripercorre la sua vita e il suo cammino spirituale. Il primo passo del percorso è la grande sala degli ex-voto, dove sono esposti i doni lasciati dai fedeli in segno di gratitudine per le grazie ricevute. Questi ex-voto testimoniano il forte legame di San Gabriele con la popolazione abruzzese e con i devoti di tutta Italia.
Successivamente, i visitatori possono entrare nella Camera del Transito, che è stata trasformata in una cappella. Questa stanza è adornata con immagini sacre che il giovane Passionista amava particolarmente e che volle contemplare nei suoi ultimi momenti di vita. La visita continua nel coro, che fu il luogo di preghiera di San Gabriele, dove il Santo si ritirava spesso per dedicarsi alla meditazione e alla preghiera. Infine, il percorso culmina nel museo del convento, che ospita una vasta collezione di cimeli, documenti e reliquie, testimonianze preziose della vita e della santità di San Gabriele.
San Gabriele dell'Addolorata è il Patrono degli abruzzesi e la sua festività viene celebrata ogni anno il 27 febbraio. La sua vita, segnata da una fede profonda e da un’intensa dedizione alla Madonna, continua a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo. La Chiesa di San Gabriele rappresenta, così, non solo un luogo di culto, ma anche un punto di riferimento spirituale per chi desidera riscoprire l'esempio di santità e di amore verso Dio che il giovane Passionista ha lasciato in eredità.
Le principali chiese e santuari presenti nella regione Abruzzo
Il Santuario della Madonna dello Splendore si trova a Giulianova, in provincia di Teramo, ed è uno dei luoghi di culto più importanti e venerati della regione. La sua fama è legata a un miracolo che risale al 1557, quando si narra che un’immagine della Madonna dipinta su tavola, trovata da un contadino, cominciò a irradiare una luce straordinaria. Questo evento, conosciuto come "lo Splendore", attirò subito l’attenzione dei fedeli, che cominciarono a recarsi in pellegrinaggio per venerare la sacra immagine. Il santuario, costruito per custodire l'immagine miracolosa, è un esempio di architettura barocca, con un imponente edificio che accoglie i visitatori in un'atmosfera di grande devozione e spiritualità. Ogni anno, il Santuario della Madonna dello Splendore diventa meta di numerosi pellegrini, specialmente durante la festa dedicata alla Madonna, che si celebra il 15 agosto. In quel giorno, la chiesa è luogo di preghiera e celebrazioni religiose, dove i fedeli si radunano per rendere omaggio alla Vergine e per chiedere grazie e benedizioni. Il santuario è anche noto per la sua bellezza artistica, con affreschi, altari decorati e un ambiente che favorisce la riflessione spirituale. La Madonna dello Splendore non è solo un simbolo di fede, ma anche un punto di riferimento culturale per la città di Giulianova, rappresentando un legame profondo tra la religiosità popolare e la tradizione storica della zona.Il culto nella provincia di Teramo è profondamente intrecciato con la storia e l’architettura religiosa del territorio, che ospita alcune delle più importanti chiese e santuari dell’Abruzzo. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore di Teramo, è uno dei simboli principali della devozione locale, nota per il suo altare argenteo realizzato da Nicola da Guardiagrele e per il maestoso campanile romanico. A Giulianova, il Santuario della Madonna dello Splendore, circondato da ulivi e giardini, è meta di pellegrinaggi grazie alla tradizione legata a un’apparizione mariana. La fede nella provincia si esprime anche attraverso eventi e feste religiose che coinvolgono le comunità locali, rafforzando il senso di identità collettiva.
 La spiritualità della provincia trova una delle sue massime espressioni nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, situato ai piedi del Gran Sasso, uno dei santuari più visitati d’Italia. Questo luogo, dedicato al santo patrono dei giovani e degli studenti, attira ogni anno migliaia di fedeli per le sue celebrazioni e la sua atmosfera di raccoglimento. La provincia è inoltre ricca di abbazie e chiese storiche, come l’Abbazia di Santa Maria di Propezzano e l’Abbazia di San Clemente al Vomano, esempi eccellenti di architettura romanica e punti di riferimento spirituali per il territorio. Tra fede e paesaggi straordinari, il culto in provincia di Teramo rappresenta un viaggio tra storia, arte e devozione popolare.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
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