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La cucina tipica in Provincia di Chieti: Le Pallotte cace e ove - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica in Provincia di Chieti: Le Pallotte cace e ove

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La cucina abruzzese nella provincia di Chieti - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Chieti - Abruzzo
Le “pallotte cace e ove”, un tempo piatto povero di sussistenza, sono ancora oggi proposte e apprezzate nella ristorazione. Queste polpette nacquero dall’esigenza di preparare piatti saporiti e nutrienti, come le polpette, nonostante la scarsità di carne disponibile per le classi meno abbienti. Si racconta che durante l'ultima guerra, i contadini nascondessero formaggio, pane e uova sotto le travi del pavimento o nei buchi nascosti dietro i quadri per sottrarli alle razzie dei soldati tedeschi, per poi usarli nella preparazione di questo piatto, che venne tramandato alle generazioni successive. Tradizionale della cucina abruzzese, in particolare del Chietino, le “pallotte cace e ove” sono diffuse oggi in tutta la regione. Queste polpette, preparate con uova e formaggio, sostituiscono la carne e vengono condite con salsa di pomodoro. L'impasto per formare le polpette si ottiene mescolando uova, formaggio semi-stagionato grattugiato di vacca e pecora, un terzo di mollica di pane, aglio e prezzemolo. Le polpette vengono prima fritte in olio extravergine d’oliva e poi cotte a fuoco lento, per almeno mezz’ora, in un tegame con sugo di pomodoro. Solitamente servite come antipasto nei ristoranti tipici abruzzesi, rappresentano una portata immancabile nei pranzi delle feste, in particolare durante il pranzo di Pasqua. In passato, venivano adagiate con cura nei cesti insieme a pane, acqua e vino, rappresentando il pranzo tipico che ristorava i contadini nelle lunghe giornate di lavoro nei campi. Oggi, alle 18, presso la Prefettura di Chieti, si terrà la firma del Disciplinare con la registrazione della vera ricetta delle “pallotte cace e ove” come prodotto agroalimentare tradizionale, per iniziativa dell'Accademia Italiana della Cucina - Delegazione Chieti. Alla cerimonia seguirà una dimostrazione dei cuochi di Rapino sulla preparazione della ricetta. Esistono diverse varianti della ricetta e molteplici scuole di pensiero riguardo agli ingredienti, come l'uso del pane o meno, del pecorino o del formaggio di mucca, e le proporzioni tra questi. Le massaie, ad esempio, usano spesso il rigatino in una proporzione di un quinto rispetto al formaggio pecorino e di un terzo della quantità di pane raffermo, ammorbidito nel latte e strizzato, con aglio tritato finemente e prezzemolo. Alcune varianti prevedono anche l'aggiunta di ricotta o cacioricotta. In generale, si usano tre quarti di formaggio e un quarto di pane, con tante uova quante ne servono per ottenere un composto morbido. Le “pallotte cace e ove” sono una pietanza caratteristica della provincia di Chieti e testimoniano ancora una volta il genio culinario della civiltà contadina, che con pochi e semplici ingredienti è riuscita a creare piatti gustosissimi, ancora oggi riproposti e apprezzati nella ristorazione.
Pallotte cace e ove

Secondi piatti a base di formaggi e uova

2 persone

Ricetta delle Pallotte Cace e Ove
Le pallotte cace e ove sono un piatto tipico della cucina tradizionale della provincia di Chieti, particolarmente apprezzato per la sua semplicità e il suo sapore ricco. Si tratta di polpette fatte con formaggio pecorino, uova e pane raffermo, che vengono poi fritte e servite in un sugo di pomodoro. Un piatto rustico che incarna la tradizione contadina abruzzese, perfetto per ogni occasione conviviale.

Il necessario per la preparazione:
  • 300 g di pane raffermo
  • 200 g di pecorino grattugiato
  • 2 uova
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 litro di passata di pomodoro
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato (facoltativo)

Per preparare le pallotte cace e ove, iniziate ammollando il pane raffermo in acqua per qualche minuto, quindi strizzatelo bene per eliminare l'umidità in eccesso. In una ciotola capiente, unire il pane ammollato con il pecorino grattugiato, le uova, un pizzico di sale e pepe. Impastate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e morbido, che dovrà avere una consistenza tale da poter formare delle piccole polpette. Se necessario, aggiungete altro formaggio o un filo di olio extravergine d’oliva per legare meglio gli ingredienti. Una volta che il composto è pronto, formate delle polpette di circa 3-4 cm di diametro, facendo attenzione a compattarle bene per evitare che si sfaldino durante la cottura. In una padella, scaldate abbondante olio extravergine d'oliva e, quando sarà caldo, friggete le pallotte fino a quando non saranno dorate e croccanti su tutti i lati. La frittura deve essere lenta e uniforme, per permettere alle polpette di cuocere perfettamente all'interno, mantenendo la croccantezza all’esterno. Mentre le pallotte sono in cottura, preparate il sugo di pomodoro. In una casseruola, soffriggete uno spicchio d’aglio in un po’ di olio extravergine d'oliva, fino a quando non diventa dorato. Aggiungete quindi la passata di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti, regolando di sale e pepe. Il sugo deve diventare denso e saporito, senza però risultare troppo acido, per armonizzarsi perfettamente con il sapore delle polpette. Una volta che le pallotte sono fritte e il sugo è pronto, trasferite le polpette nel sugo di pomodoro e lasciatele cuocere a fuoco lento per circa 10-15 minuti. In questo modo, le polpette assorbiranno i sapori del sugo e diventeranno più morbide, mentre il sugo arricchirà ulteriormente il piatto con un sapore avvolgente. Servite le pallotte cace e ove calde, guarnite con una spolverata di pecorino fresco, se lo desiderate, per esaltare ancora di più il loro sapore autentico.Per preparare le pallotte cace e ove, iniziate ammollando il pane raffermo in acqua per qualche minuto, quindi strizzatelo bene. In una ciotola capiente, mescolate il pane ammollato con il pecorino grattugiato, le uova, un po' di sale e pepe, e un filo di olio extravergine d’oliva. Impastate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e compatto, quindi formate delle piccole polpette. In una padella, scaldate abbondante olio e friggete le pallotte fino a doratura, girandole delicatamente per evitare che si sfaldino. Nel frattempo, preparate il sugo di pomodoro facendo soffriggere l'aglio in un filo di olio extravergine d’oliva, quindi aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere per circa 20 minuti.
Una volta che le pallotte sono fritte, trasferitele nel sugo di pomodoro e lasciatele cuocere a fuoco lento per altri 10-15 minuti, in modo che assorbano il sapore del sugo e diventino morbide e saporite. Se desiderate, potete aggiungere un po’ di prezzemolo fresco tritato per un tocco di freschezza. Le pallotte cace e ove sono pronte per essere servite calde, accompagnate dal sugo ricco di pomodoro e, se gradito, da una spolverata di pecorino grattugiato. Questo piatto, semplice ma gustoso, è perfetto per un pranzo in famiglia o per una cena rustica, rappresentando appieno i sapori e la tradizione della provincia di Chieti.

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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