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Museo Civico Basilio Cascella - Pescara - Info Point Regione Abruzzo

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Museo Civico Basilio Cascella - Pescara

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel pescarese
I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Pescara - Abruzzo

Il Museo Civico Basilio Cascella di Pescara è un importante centro culturale che conserva la memoria artistica della famiglia Cascella, una delle dinastie artistiche più rilevanti della regione. Situato in un edificio che per decenni è stato un centro di produzione grafica e artistica, il museo è stato inaugurato nel 1975 grazie alla donazione dell'artista Basilio Cascella al comune di Pescara. Il museo raccoglie opere pittoriche, scultoree, grafiche e plastiche non solo di Basilio, ma anche dei suoi figli Tommaso, Michele e Gioacchino, che hanno proseguito l’opera del padre, creando una tradizione familiare di grande prestigio. L’edificio che ospita il museo è un ex stabilimento cromo-litografico, costruito nel 1895, che è stato anche la residenza della famiglia Cascella. In questo spazio, Basilio ha dato vita a una produzione artistica variegata, spaziando dalla pittura alla ceramica, dalla fotografia alla litografia, e sviluppando un particolare interesse per la creazione di materiale pubblicitario innovativo per l’epoca. La sua arte si distingue per la continua ricerca di nuove forme espressive e per l’evoluzione dal verismo ottocentesco a un linguaggio più simbolista, come nel caso del famoso dipinto “Il bagno della pastora.” Il museo ospita una vasta collezione di opere che testimoniano il percorso artistico di Basilio e dei suoi figli, che hanno saputo interpretare e innovare secondo le loro personali visioni. Le opere di Tommaso, saldamente legate alla realtà abruzzese, sono caratterizzate da un forte legame con la terra, mentre Michele ha realizzato opere dai colori vivaci, espressione della sua passione per la vita. Gioacchino, invece, ha privilegiato la dimensione intima e contemplativa, creando paesaggi delicati, soprattutto nelle sue ceramiche. Le diverse correnti stilistiche che attraversano la famiglia Cascella offrono una visione ricca e variegata della storia artistica del Novecento. Il museo non solo celebra la figura di Basilio e dei suoi figli, ma è anche un tributo alle nuove generazioni di artisti. I nipoti Andrea e Pietro, figli di Tommaso, sono oggi considerati tra i maggiori scultori italiani del XX secolo, mentre i discendenti più giovani come Tommaso jr, Jacopo, Marco, Matteo Basilè e Davide Sebastian continuano a portare avanti l'eredità artistica della famiglia. Pur utilizzando tecniche contemporanee e linguaggi figurativi innovativi, questi nuovi artisti mantengono vivo l'amore per la ricerca e la sperimentazione che ha sempre contraddistinto la produzione della famiglia Cascella.Musei e Mostre in Abruzzo:
Museo Civico Basilio Cascella – Pescara (Pe). L'edificio, per mezzo secolo centro di produzione grafica e artistica e luogo d'incontro per intellettuali del calibro di D'Annunzio, Pirandello, Grazia Deledda, Ada Negri, Guido Gozzano, Umberto Saba, Vincenzo Bucci, Federigo Tozzi, Goffredo Bellonci, F.T. Marinetti, Giovanni Pascoli, Salvator Gotta e molti altri, è stato donato da Basilio Cascella nel 1966 al comune di Pescara che nel 1975 vi aprì un museo dedicato all'artista. La raccolta ospita le opere pittoriche, scultoree, ma anche grafiche e plastiche, dello stesso Basilio e degli altri componenti della famiglia di artisti dei Cascella, i figli Tommaso, Michele e Gioacchino. Il Museo è ospitato all'interno dello Stabilimento cromo-litografico costruito nel 1895 e divenuto in seguito anche abitazione.  Qui Basilio Cascella, capostipite di una grande famiglia di artisti,  ha dato vita ad una poliedrica produzione di stili e generi: amante della ricerca e della sperimentazione, si è cimentato con successo nella pittura, nella ceramica, nella fotografia, nella litografia e nell'editoria, precorrendo spesso i tempi soprattutto nella realizzazione di materiale pubblicitario. L’insieme dei lavori di Basilio Cascella comprende oli, acquerelli, disegni, pastelli, tempere, stampe, etichette e manifesti pubblicitari, editoria artistica, cartoline, litografie, ceramiche, e spazia dal verismo di fine Ottocento alle aperture simboliste culminanti nel capolavoro “Il bagno della pastora”. Le opere di Tommaso, saldamente ancorate alla terra d’Abruzzo, i colori squillanti di Michele, irrefrenabile inno alla vita, l’elegia crepuscolare di Gioacchino, con i paesaggi pastorali delle sue ceramiche: i figli di Basilio, tre personalità distinte, in un confronto stilistico senza precedenti. Nel Museo è possibile ricostruire il percorso formativo di Andrea e Pietro, figli di Tommaso, considerati tra i più grandi scultori del panorama nazionale ed internazionale del XX secolo. Tommaso jr, Jacopo, Marco, Matteo Basilè, Davide Sebastian: gli esponenti della quarta e della quinta generazione oggi portano avanti la preziosa eredità dei padri con linguaggi figurativi nuovi, ma con lo stesso amore per la ricerca e per la sperimentazione. Museo Civico Basilio Cascella – Pescara (Pe)
Viale Marconi - 65121 Pescara (Pe)
Tel.: +39 085.8962977
E-Mail: info@museocascella.it

Il Museo Civico Basilio Cascella di Pescara è ospitato in un edificio storico che, per mezzo secolo, ha rappresentato un centro di produzione grafica e artistica di grande importanza, diventando anche un punto di riferimento culturale per intellettuali come Gabriele D'Annunzio, Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Umberto Saba e molti altri. Donato da Basilio Cascella al comune di Pescara nel 1966, l’edificio, che nel 1975 è stato trasformato in museo, ospita una ricca collezione di opere pittoriche, scultoree, grafiche e plastiche, realizzate dallo stesso Basilio e dai suoi figli Tommaso, Michele e Gioacchino, che hanno continuato la tradizione artistica della famiglia.
Il museo si trova all’interno dello Stabilimento cromo-litografico costruito nel 1895, che in seguito divenne anche la residenza della famiglia Cascella. Basilio, capostipite della dinastia di artisti, ha saputo fondere diverse forme d’arte, dallo studio della pittura alla ceramica, dalla fotografia alla litografia, fino all’editoria, con una particolare attenzione alla realizzazione di materiale pubblicitario che ha anticipato i tempi. La sua produzione artistica è stata caratterizzata da una continua ricerca e sperimentazione, spaziando dal verismo ottocentesco alle aperture simboliste, come nel celebre “Il bagno della pastora,” uno dei suoi capolavori.
La collezione del museo include una vasta gamma di opere di Basilio Cascella, tra cui oli, acquerelli, disegni, pastelli, litografie e ceramiche, che riflettono la sua evoluzione stilistica nel tempo. Le opere dei suoi figli, Tommaso, Michele e Gioacchino, offrono uno spunto unico per comprendere le differenti visioni artistiche della famiglia. Tommaso, fortemente legato alla sua terra d’Abruzzo, ha creato opere che celebrano la realtà rurale, mentre Michele ha saputo esprimere una gioiosa vitalità attraverso i suoi colori intensi. Gioacchino, con il suo approccio più introspettivo, ha prodotto eleganti ceramiche che richiamano paesaggi pastorali. Le opere di questa famiglia testimoniano un confronto stilistico che ha arricchito il panorama artistico italiano.
Il museo non si limita alla sola figura di Basilio e dei suoi figli, ma offre anche un tributo alla generazione successiva. I nipoti Andrea e Pietro, figli di Tommaso, sono oggi riconosciuti come tra i più grandi scultori del XX secolo, sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, le nuove generazioni, come Tommaso jr, Jacopo, Marco, Matteo Basilè e Davide Sebastian, continuano a portare avanti l’eredità artistica della famiglia, utilizzando linguaggi figurativi contemporanei ma mantenendo sempre viva la passione per la ricerca e la sperimentazione, un valore che ha caratterizzato la storia della famiglia Cascella.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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