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Luoghi Sacri in Abruzzo: Sant’Onofrio a Serramonacesca, storia di Santi ed Eremiti nella chiesa sotto la montagna - Info Point Regione Abruzzo

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Luoghi Sacri in Abruzzo: Sant’Onofrio a Serramonacesca, storia di Santi ed Eremiti nella chiesa sotto la montagna

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Sant’Onofrio a Serramonacesca, storia di Santi ed Eremiti nella chiesa sotto la montagna. Sant'Onofrio a Serramonacesca è un luogo di culto che affonda le radici nella tradizione eremitica e nella devozione popolare. Situato ai piedi della maestosa Majella, il santuario si erge in un'area di straordinaria bellezza naturale, immerso nel verde di un vallone che porta il suo nome. Questo eremo, che affascina per la sua posizione isolata e la semplicità della sua architettura, rappresenta un angolo di spiritualità profonda, lontano dal trambusto del mondo. La sua storia è strettamente legata alla figura di Sant'Onofrio, santo eremita noto per la sua vita ascetica, simbolo di penitenza e devozione. La chiesetta di Sant’Onofrio è un luogo che invita alla riflessione e alla preghiera, con un’atmosfera che incarna la purezza della fede. L'interno della chiesa è semplice ma suggestivo, con l’altare che si appoggia direttamente alla roccia, come se la montagna stessa fosse parte integrante del sacro. Qui, tra le pareti di pietra e il silenzio che avvolge il luogo, i pellegrini e i visitatori sono accolti da un senso di pace che sembra emanare dall'ambiente stesso. Un particolare di grande interesse è la “culla di Sant'Onofrio”, un ripiano roccioso dove la tradizione vuole che i devoti si distendano per cercare conforto nelle malattie fisiche, in un atto di fede e speranza. Il culto che si svolge a Sant'Onofrio non si limita alla preghiera, ma è anche legato a un antico rito di guarigione. La "culla" è infatti un simbolo di speranza per coloro che cercano sollievo dai propri mali, un testamento della devozione che ancora oggi anima il luogo. Questo aspetto di guarigione spirituale e fisica ha reso l'eremo una meta di pellegrinaggio, attirando coloro che, lontani dalle distrazioni della vita quotidiana, cercano un incontro profondo con il divino. La chiesetta e il paesaggio che la circonda sono diventati simboli di quella ricerca interiore che, secondo la tradizione eremitica, conduce alla purificazione dell'anima. Sant’Onofrio a Serramonacesca rappresenta, dunque, un esempio vivo di culto e spiritualità in Abruzzo, un luogo dove la storia degli eremiti e dei santi si fonde con la sacralità della natura circostante. Sebbene poco conosciuto al grande pubblico, l’eremo è un punto di riferimento importante per chi desidera entrare in contatto con la tradizione religiosa più autentica e profonda. La sua solitudine e la sua bellezza selvaggia offrono un'opportunità unica di riflessione e di preghiera, un invito a riscoprire il legame indissolubile tra la fede e la natura.I luoghi sacri in Abruzzo:
Sant’Onofrio a Serramonacesca, storia di Santi ed Eremiti nella chiesa sotto la montagna. Serramonacesca, ai piedi del versante orientale della Majella, è conosciuta per la stupenda abbazia romanica di San Liberatore, ma molti non sanno che nel suo territorio c’è un’altra attrattiva di notevole interesse, l’eremo di Sant’Onofrio, una chiesetta solitaria e nascosta nella natura incontaminata dell’omonimo vallone, posta al di sotto di un’imponente parete rocciosa. L’effetto d’insieme è di straordinaria suggestione, e vale certamente la visita.  L’interno è molto particolare, con l’altare addossato alla nuda roccia e la “culla di S. Onofrio”, un piccolo ripiano su roccia, dove ancora oggi i pellegrini si distendono per curare febbri e mali di pancia. Il sentiero per raggiungerla, ben segnalato, si stacca a monte dell’abitato della contrada Brecciarola di Serramonacesca. Sant’Onofrio a Serramonacesca, storia di Santi ed Eremiti nella chiesa sotto la montagna

Serramonacesca, pittoresco borgo ai piedi del versante orientale della Majella, è celebre per l’imponente abbazia romanica di San Liberatore. Tuttavia, pochi conoscono un’altra gemma nascosta nel suo territorio: l’eremo di Sant’Onofrio, un piccolo santuario solitario e immerso nella natura incontaminata del vallone che porta il suo nome. Situato sotto una maestosa parete rocciosa, l’eremo incarna la serenità e la spiritualità che contraddistinguono questo angolo nascosto del mondo, offrendo ai visitatori un'esperienza di pace e riflessione.
L’effetto complessivo dell’eremo è di straordinaria suggestione. La chiesetta, apparentemente sperduta tra le rocce e il verde lussureggiante, trasmette un senso di profonda spiritualità. L’interno è unico nel suo genere, con l’altare che si staglia contro la nuda roccia, creando un'atmosfera di grande intimità e connessione con la natura. Un altro elemento affascinante del luogo è la "culla di Sant’Onofrio", un piccolo ripiano scavato nella roccia, dove, secondo la tradizione, i pellegrini si stendono per curare febbri e disturbi addominali. Questo gesto simbolico di fiducia nella forza taumaturgica del luogo continua ad attrarre fedeli e visitatori alla ricerca di sollievo fisico e spirituale.
Il percorso che conduce all’eremo è altrettanto suggestivo. Un sentiero ben segnalato si stacca dalla contrada Brecciarola, a monte dell’abitato di Serramonacesca, e attraversa il paesaggio naturale fino a raggiungere il santuario. La passeggiata, immersa nel silenzio dei boschi, è un’esperienza che prepara i pellegrini ad un incontro profondo con il sacro, mentre si avvicinano al luogo dove la natura e la spiritualità si fondono in armonia.
Sant'Onofrio a Serramonacesca è un luogo che racconta la storia di eremiti e santi, un rifugio di pace che invita alla meditazione e alla preghiera. Sebbene meno conosciuto rispetto ad altri luoghi sacri d’Abruzzo, l’eremo è una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nella spiritualità più autentica e nella bellezza selvaggia delle montagne abruzzesi. La sua storia, legata alla figura di Sant’Onofrio, un santo eremita venerato per la sua vita ascetica, si intreccia con quella di un territorio che conserva intatto il suo fascino misterioso e divino.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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