Le Chiese e Santuari nella Provincia di Teramo: Chiesa di Santa Maria a Mare (Giulianova)
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Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia di Teramo
La Chiesa di Santa Maria a Mare si trova a Giulianova, lungo la costa, al di fuori del centro storico. L’edificio è costruito sul sito dell’antica città romana di Castrum Novum, che divenne successivamente il borgo medievale di San Flaviano. La data esatta di fondazione della chiesa non è certa, a causa della scarsità di documentazione storica, ma le prime testimonianze risalgono al XII secolo. Un documento del 1108 menziona infatti un certo Attone Comite che risiedeva "in Ecclesia S. Mariae Juxta Mare sitam". È probabile che la chiesa sia stata edificata prima dell’anno Mille, ma ricostruita nel XII secolo, quando il vescovo Guido, in segno di riconoscenza per l'ospitalità ricevuta dal borgo durante i periodi di guerra, decise di rifondarla nel 1156.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito numerosi cambiamenti, ma ha mantenuto intatti molti degli elementi romanici originari. Un restauro significativo è stato effettuato tra il 1964 e il 1968, durante il quale sono stati riportati alla luce alcuni tratti duecenteschi dell’edificio, mentre sono stati eliminati gli interventi barocchi dei secoli XVII e XVIII che contrastavano con lo stile originario. La struttura originaria, risalente al XIII secolo, prevedeva tre navate separate da colonne circolari di grosso fusto in laterizio, con tre absidi semicircolari. Tuttavia, nel corso di un ampliamento trecentesco, le absidi furono eliminate e sostituite da una parete lineare, e le navate ridotte a due per via di crolli.
L'architettura esterna della chiesa è caratterizzata da un uso prevalente del laterizio, con pareti rinforzate da lesene e coronate da arcatelle semicircolari in cotto sagomato, un elemento tipico dell'arte lombarda. La parete sinistra è interrotta da tre colonne rotonde che reggono archi, mentre la parete destra, in gran parte conservata nella sua forma originale, presenta una maggiore complessità architettonica con due ingressi, quattro lesene e cinque finestre, di cui tre ad arco acuto. Una fila di quarantacinque archetti pensili, posizionati sulla parte superiore della muratura, definisce la parte alta della chiesa. Al di sopra di questa cornice, si trovano altre due file decorative, una superiore con mattoni a forma di rombi e una inferiore con denti di sega.
La facciata della chiesa ha una forma a capanna ed è ornata da sedici archetti pensili sotto la falda del tetto, un motivo che si ripete anche nelle pareti laterali. La falda di destra è interrotta dal campanile, posto sulla parte destra della chiesa, che ha sostituito quello romanico di origine. Il campanile attuale è a vela, con due campane sovrapposte, e alcune lastre in travertino del campanile originale sono ancora visibili nella parte bassa. A sinistra della facciata si trova un elegante portale, stilisticamente simile a quello della cattedrale di Atri e della chiesa di San Francesco a Città Sant'Angelo. Questo portale, realizzato all'inizio del Trecento, è attribuito a Raimondo di Poggio, architetto e maestro scalpellino, ed è un esempio significativo dello stile romanico influenzato dal gotico.
Il portale è caratterizzato da tre robuste colonne con capitelli elegantemente decorati con motivi di foglie, margherite e animali mitologici. Sostengono un archivolto riccamente decorato con motivi floreali, animali e volti umani, che ne arricchiscono l’aspetto. Il motivo decorativo più ricco si trova nell’archivolto, che presenta due facce: quella anteriore, con decorazioni floreali e zoomorfe, e quella sottostante, con diciotto formelle scolpite a bassorilievo. Queste formelle, che raffigurano scene simboliche, sono state oggetto di diverse interpretazioni. Alcuni studiosi ritengono che possano risalire a tradizioni artistiche dell’Italia meridionale del XIV e XV secolo, con simboli che si riferiscono a temi cristiani, come l’aquila e il falco (simboli di luce), la salamandra (simbolo del fuoco) e la colomba (simbolo dello Spirito Santo). La serie di formelle racconta simbolicamente il ciclo del tempo, dalle stagioni ai movimenti del sole.
Al di sopra del portale, la lunetta ospita una piccola scultura raffigurante la Madonna in cattedra con il Bambino, in una posa che esprime dolcezza e tenerezza. La scultura, ridotta nelle dimensioni per adattarsi alla forma della lunetta, presenta figure tozze, tipiche dell’arte romanica che già accoglie influenze gotiche. Inoltre, la colonna con capitello al centro del presbiterio presenta somiglianze stilistiche con quelle della scuola di Atri, evidenti soprattutto nei motivi decorativi del capitello, come le palmette che formano una sorta di corona nobiliare.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Municipio di Giulianova al numero 085-80211 o l’Ufficio I.A.T. al numero 085-8003013.
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