L’Artigianato in Abruzzo: Produzione di cesti e intrecci
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La cultura e le tradizioni locali nell'artigianato in Abruzzo


L'artigianato tradizionale della produzione di cesti e intrecci in Abruzzo affonda le radici in un'antica tradizione rurale, legata alla vita quotidiana e al lavoro nei campi. Gli artigiani abruzzesi utilizzano materiali naturali come il vimini, i giunchi e la paglia per realizzare oggetti utili e decorativi. La lavorazione di questi materiali richiede una notevole abilità, poiché è fondamentale sapere come intrecciare e modellare con precisione i fili vegetali per ottenere forme solide e funzionali. I cesti e i panieri prodotti, oltre ad avere un uso pratico, sono anche delle vere e proprie opere d'arte che mostrano l'abilità e la pazienza degli artigiani.
Questa tradizione di intreccio è un'arte che viene tramandata di generazione in generazione, mantenendo vive le tecniche tradizionali. I cesti, oltre ad essere utilizzati per raccogliere e trasportare frutti e altri beni, erano indispensabili nella vita rurale quotidiana per vari scopi, come la conservazione e il trasporto di alimenti o oggetti di uso comune. Ogni pezzo, che sia un piccolo cesto da pic-nic o una cesta più grande da trasporto, è il frutto di un lavoro paziente, che richiede attenzione ai dettagli e una profonda conoscenza dei materiali naturali.
Gli artigiani abruzzesi, pur mantenendo fede alla tradizione, sono anche in grado di innovare, creando nuove forme e design che si adattano alle esigenze moderne senza mai perdere il legame con il passato. I cesti e gli oggetti intrecciati non sono più solo strumenti di lavoro, ma sono anche diventati apprezzati oggetti decorativi, utilizzati per abbellire case e giardini. L'intreccio dei giunchi, spesso arricchito da dettagli colorati, conferisce un aspetto rustico ma elegante che si adatta perfettamente agli ambienti più diversi, dai rustici alle case moderne.
Oggi, la produzione di cesti e oggetti intrecciati continua a essere una forma di artigianato molto apprezzata, soprattutto nelle zone rurali dell'Abruzzo, dove la tradizione è ancora viva. I laboratori che si dedicano a questa pratica sono diventati luoghi di incontro tra passato e presente, dove le tecniche tradizionali vengono utilizzate per realizzare prodotti che soddisfano le necessità del vivere quotidiano, ma che sono anche simboli di una cultura che preserva e rispetta la natura. La lavorazione del vimini, dei giunchi e della paglia è, dunque, non solo un mestiere, ma un'espressione della cultura e della storia abruzzese, capace di affascinare chiunque voglia avvicinarsi alla sua bellezza.

Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design, tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana. Accantonata in molte parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti rassegne estive dedicate all’artigianato artistico abruzzese (tra le più antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”.

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.