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Tradizioni popolari in Provincia di Chieti – Abruzzo: Pellegrinaggio della Madonna dei Miracoli a Casalbordino (Ch) - Info Point Regione Abruzzo

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Tradizioni popolari in Provincia di Chieti – Abruzzo: Pellegrinaggio della Madonna dei Miracoli a Casalbordino (Ch)

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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Chieti - Abruzzo

Il Pellegrinaggio della Madonna dei Miracoli a Casalbordino è una delle manifestazioni di fede più sentite della provincia di Chieti e dell’intero Abruzzo. Ogni anno, dall’9 all’11 giugno, migliaia di pellegrini si riversano nel santuario dedicato alla Vergine, situato nella località Miracoli di Casalbordino, per rinnovare la propria devozione e chiedere grazie. Questo evento affonda le sue radici in una tradizione secolare, nata a seguito dell’apparizione della Madonna a un contadino di Pollutri, Alessandro Muzio, l’11 giugno 1576. La Madonna, secondo il racconto tramandato, ammonì il devoto sull’importanza della santificazione delle feste, lasciando un segno indelebile nella spiritualità del luogo. Il santuario, inizialmente una semplice cappella rurale, si sviluppò nel corso dei secoli fino a divenire una basilica di riferimento per l’intero territorio. L’attuale struttura risale al XX secolo ed è stata consacrata nel 1962, dopo importanti ampliamenti per accogliere il numero sempre crescente di fedeli. La chiesa, con la sua imponente cupola e il chiostro adiacente, rappresenta un punto di incontro tra storia e fede. All’interno, spicca l’altare maggiore che custodisce l’effigie della Madonna dei Miracoli, raffigurata in un’iconografia tradizionale: avvolta in una luce celestiale, seduta su una quercia, mentre si rivolge con gesto benevolo al fedele inginocchiato. Durante il pellegrinaggio, le strade che conducono al santuario si riempiono di gruppi di fedeli che giungono anche a piedi dai paesi limitrofi, in un cammino di preghiera e raccoglimento. Un tempo, il pellegrinaggio era caratterizzato da riti di forte intensità emotiva, con penitenti che avanzavano scalzi o in ginocchio, manifestando la loro fede con atti di sacrificio. Oggi, pur avendo perso alcune delle sue espressioni più arcaiche, la celebrazione mantiene un’atmosfera di profonda spiritualità, con messe solenni, processioni e momenti di preghiera collettiva che rafforzano il senso di comunità e devozione. Il pellegrinaggio alla Madonna dei Miracoli ha influenzato profondamente la cultura locale e ha ispirato artisti e scrittori. Gabriele D’Annunzio ne descrisse le scene di devozione nel suo romanzo Il Trionfo della Morte, con toni talvolta critici, ma riconoscendo la potenza della fede popolare. Anche il pittore Francesco Paolo Michetti immortalò l’evento nel celebre dipinto Gli Storpi, raffigurando la processione di fedeli che si affidano alla Madonna per ottenere guarigioni e protezione. Queste rappresentazioni artistiche testimoniano l’importanza storica e sociale della celebrazione, che ancora oggi continua a richiamare pellegrini da tutta la regione. Nonostante il passare del tempo, il culto della Madonna dei Miracoli rimane vivo e radicato nella tradizione popolare. Ancora oggi, molti fedeli portano ex-voto come segno di gratitudine per le grazie ricevute, alimentando un legame profondo tra il santuario e la comunità. Il pellegrinaggio rappresenta non solo un momento di fede e preghiera, ma anche un’occasione per riscoprire le radici culturali del territorio, confermando Casalbordino come un centro spirituale di grande rilievo in Abruzzo.Pellegrinaggio della Madonna dei Miracoli a Casalbordino (Ch)

Il Pellegrinaggio della Madonna dei Miracoli a Casalbordino rappresenta una delle più antiche e sentite manifestazioni di devozione popolare in Abruzzo. Ogni anno, dall'9 all'11 giugno, fedeli provenienti non solo dalla regione, ma anche dal Molise e dalla Puglia, si recano in questo luogo sacro per rendere omaggio alla Vergine. Il Santuario della Madonna dei Miracoli, situato nella località omonima del comune di Casalbordino, è legato all’apparizione della Madonna ad Alessandro Muzio, un devoto di Pollutri, avvenuta l’11 giugno 1576. Questo evento miracoloso ha dato origine a una fervente tradizione religiosa che, nei secoli, ha visto crescere la partecipazione e la fama del santuario, tanto da essere immortalato da Gabriele D’Annunzio nel romanzo Il Trionfo della Morte.
La storia del santuario si sviluppa a partire da una semplice cappella rurale, edificata in seguito all’apparizione della Vergine, fino a divenire una basilica di grande rilievo spirituale e architettonico. L’attuale struttura, consacrata l’11 agosto 1962, sorge sulle fondamenta della chiesa benedettina realizzata nel 1926 e ampliata nei decenni successivi per accogliere il crescente numero di pellegrini. Tra le opere più significative si annoverano il portale in bronzo del 1988, raffigurante l’episodio dell’apparizione, e l’imponente arco monumentale d’ingresso, completato nel 2001. La basilica, elevata alla dignità di basilica minore da papa Benedetto XVI nel 2010, è oggi un punto di riferimento per la fede mariana in Abruzzo.
L’interno del santuario è caratterizzato da una pianta a tre navate, con una maestosa cupola che sovrasta l’altare maggiore, dove è custodita l’effigie della Madonna dei Miracoli. L’iconografia classica la ritrae assisa sopra una quercia, avvolta in una luce celestiale, mentre si rivolge al devoto inginocchiato in segno di penitenza. La cripta, ultimata nel 1994, permette ai fedeli di accedere al luogo dell’apparizione, aumentando il senso di sacralità e di connessione con l’evento miracoloso. Accanto alla basilica si trova il monastero benedettino, custode della tradizione spirituale del santuario, e una biblioteca con oltre 50.000 volumi, alcuni risalenti al XVI secolo, dedicati alla teologia e alla storia della Chiesa.
Il pellegrinaggio dell’11 giugno è il momento culminante delle celebrazioni in onore della Madonna dei Miracoli. Un tempo caratterizzato da riti di forte intensità emotiva, con processioni a piedi nudi e atti di devozione estrema, oggi mantiene la sua essenza spirituale pur avendo perso alcune delle espressioni più arcaiche della fede popolare. Tuttavia, molti fedeli continuano a portare ex-voto come segno di gratitudine per grazie ricevute e a partecipare con profonda devozione alle messe solenni e alle preghiere comunitarie. Il pellegrinaggio resta un’occasione per riscoprire il legame tra fede, tradizione e identità culturale locale.
Nonostante il mutare dei tempi, il culto della Madonna dei Miracoli continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità, mantenendo viva la memoria di un evento che ha segnato la spiritualità del territorio. Il santuario, con la sua storia secolare e il suo ruolo di fulcro della devozione mariana in Abruzzo, continua ad attrarre fedeli e visitatori, offrendo loro un luogo di pace, preghiera e riflessione. Anche se le immagini della devozione estrema, che tanto colpirono D’Annunzio e Michetti, non sono più così diffuse, l’essenza della fede popolare si rinnova ogni anno, rendendo il pellegrinaggio un momento di incontro tra passato e presente, tra sacro e umano.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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