Sito archeologico in Provincia di Chieti: Le terme di Histonium con il mosaico di Nettuno – Vasto (Ch) - Abruzzo
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I principali siti archeologici nella Provincia di Chieti - Abruzzo


Il sito archeologico delle terme si trova sotto la moderna Vasto, che si sviluppò sopra l'antica Histonium, e continua a svelare tesori nascosti. Grazie a successive campagne di scavo, tra cui quelle tra il 1994 e il 1997, sono emersi non solo i mosaici, ma anche diverse strutture romane, come il praefurnium, il sistema di riscaldamento delle terme. Nonostante parte del sito resti ancora sotterrata, soprattutto sotto la strada Adriatica e la chiesa di Sant'Antonio, il parco archeologico è accessibile al pubblico, con visite disponibili anche nei mesi non estivi su richiesta.
Histonium fu una delle città più importanti della regione frentana, e durante il periodo romano, sotto il dominio di Augusto e Claudio, la città visse il suo massimo splendore. L'aristocrazia locale, che ricopriva importanti cariche a Roma, contribuì alla costruzione di grandi edifici pubblici, tra cui le terme. La città, distrutta parzialmente nel 346 d.C. da una frana, subì diversi danni anche nei secoli successivi, come nel 1457 e durante l'incursione saracena del 1568. Nonostante ciò, le strutture romane sopravvissero, e le rovine furono riscoperte solo secoli dopo, quando gli scavi iniziarono a svelare l'antica grandezza della città.
Le terme di Histonium sono un esempio eccezionale di come la cultura romana si sia integrata con le tradizioni locali. Il mosaico di Nettuno, con la sua straordinaria maestria artistica, è una delle opere più significative di questa fusione. Oltre a Nettuno, gli altri mosaici raffigurano animali marini e divinità mitologiche, realizzati con tessere bianche e nere, a dimostrazione della perizia tecnica degli artigiani romani. Questi mosaici, insieme alle altre scoperte, offrono un'importante testimonianza della vita quotidiana e della religiosità di Histonium, facendo delle terme un sito archeologico di rilevante interesse storico e culturale.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...