Vai ai contenuti

Le Chiese e Santuari nella Provincia di Pescara: Santuario del Volto Santo (Manoppello) - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Le Chiese e Santuari nella Provincia di Pescara: Santuario del Volto Santo (Manoppello)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nel Pescarese
Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia di Pescara

Il culto del Volto Santo di Manoppello affonda le sue radici nel profondo legame spirituale che i fedeli nutrono nei confronti di una reliquia che ha suscitato da secoli un grande fervore devozionale. La reliquia, che consiste in un velo che conserva l'immagine del volto di Cristo, è considerata miracolosa per la sua straordinaria bellezza e per la sua apparente indistruttibilità. Secondo la tradizione, il Volto Santo è arrivato a Manoppello in tempi antichi e ha attirato numerosi pellegrini, che vengono a venerarlo in quanto simbolo della passione, morte e resurrezione di Cristo. L'immagine, che sembra quasi viva, è custodita all'interno del santuario, dove ogni anno migliaia di persone si riuniscono per pregare e riflettere sul mistero della fede cristiana. La devozione al Volto Santo si è consolidata nel corso dei secoli grazie anche alla sua straordinaria capacità di attrarre l'attenzione per la sua naturalezza e per la sua capacità di generare un forte impatto emotivo sui credenti. Il culto si è diffuso non solo a livello locale, ma anche tra i pellegrini che provengono da diverse parti d'Italia e del mondo. Ogni anno, infatti, il Santuario del Volto Santo di Manoppello ospita numerose celebrazioni liturgiche, durante le quali la reliquia viene esposta ai fedeli. Questi momenti di preghiera collettiva sono accompagnati da canti, letture e meditazioni che rievocano il significato del Volto Santo come simbolo della presenza di Cristo nella vita quotidiana dei credenti. Nel corso del tempo, il culto del Volto Santo ha avuto anche una grande importanza per la vita religiosa di Manoppello e dei suoi abitanti. La chiesa che ospita la reliquia è diventata il cuore pulsante della comunità, dove ogni domenica e durante le festività principali, i fedeli si riuniscono per celebrare la liturgia. L'importanza del culto si riflette anche nelle numerose opere di carità e nei progetti sociali che sono stati avviati nel nome del Volto Santo, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e solidarietà tra i cittadini. Questo culto non è solo un atto di devozione, ma anche una testimonianza di come la fede possa unire le persone in un comune cammino spirituale. Il culto del Volto Santo di Manoppello è oggi un simbolo di speranza e di spiritualità per tutti coloro che cercano nella figura di Cristo un rifugio dalla sofferenza e una guida nella vita. La reliquia non solo alimenta la fede, ma diventa anche un punto di riferimento per chi si sente lontano da Dio e desidera riconciliarsi con Lui. Ogni anno, durante le festività, il Santuario diventa un luogo di pellegrinaggio, dove i fedeli si riuniscono per rinnovare il loro impegno religioso e per chiedere grazie e benedizioni. Il culto del Volto Santo di Manoppello continua a vivere nel cuore dei credenti, mantenendo viva la tradizione di fede e di amore che si è tramandata nel corso dei secoli. Manoppello (Pe) Santuario del Volto Santo. Manoppello merita una visita per la straordinaria bellezza di due complessi religiosi di grande valore storico-artistico: l'Abbazia di Santa Maria Arabona, posta su una collinetta e circondata dal verde dei pini, e il Convento Santuario del Volto Santo. Complessa è la storia dell'Abbazia: fondata nel 1208 vicino a un preesistente monastero dei Frati Benedettini, venne soppressa come struttura religiosa ai tempi del dominio di Napoleone. A quel punto, i baroni Zambra di Chieti la riscattarono e trasformarono tutta la parte anticamente occupata dalle celle dei monaci nella loro residenza di campagna. E come villa privata rimase sino al 1977, quando l'ultima baronessa Zambra decise di farne donazione all'ordine dei Salesiani, che hanno provveduto a una massiccia opera di restauro valorizzando le antiche strutture originarie. Diverse le vicende che hanno invece contraddistinto la storia del Convento Santuario del Volto Santo dei Frati Francescani Cappuccini. Le sue sembianze moderne non devono trarre in inganno: la chiesa fu fondata dai Frati Minori Cappuccini tra il 1617 e il 1638, è stata più volte sottoposta a interventi di restauro e, al suo interno, sono conservate pregiate tele del Seicento oltre che la preziosa teca con il Volto Santo. Tradizione vuole che, nel lontano 1506, un misterioso pellegrino sia giunto sino a Manoppello e, prima di svanire di nuovo in quel nulla da cui era venuto, abbia consegnato a Giacomantonio Leonelli l'antico velo che la Veronica porse a Gesù sulla via del Calvario e sul quale restò impresso il volto sofferente di Cristo. Leggende a parte, stando ad alcuni studiosi il velo del Volto Santo sarebbe lo stesso che Dante citò nella Divina Commedia e che sparì dalla romana Basilica di San Pietro 400 anni fa. In ogni caso, il Volto Santo venne riposto in una teca di vetro e donato al convento nel 1638, dove rimase fino al 1686, quando venne trasferito nella Chiesa di San Michele Arcangelo, primo nucleo di quello che è l'attuale Santuario, oggi elevato all'onore di Basilica Minore.Il Santuario del Volto Santo (Manoppello)

Il Santuario del Volto Santo, situato a Manoppello, in provincia di Pescara, è un luogo di grande rilevanza storica e spirituale, noto soprattutto per custodire uno dei più celebri e misteriosi artefatti religiosi del cristianesimo: il Volto Santo. Si tratta di un velo su cui è impressa l’immagine di Cristo, che secondo la tradizione è stata miracolosa. La storia del santuario risale almeno al XV secolo, anche se la sua origine si intreccia con leggende antiche che affermano che il volto di Cristo sia giunto miracolosamente in questo luogo. Il santuario si trova in un contesto paesaggistico affascinante, circondato dalle colline abruzzesi, e rappresenta un importante centro di pellegrinaggio per i fedeli.
Il santuario, che oggi si presenta con una struttura barocca e imponente, conserva al suo interno un’atmosfera di grande solennità. La chiesa è a navata unica e caratterizzata da una grande eleganza nelle sue linee architettoniche. Gli arredi sono ricchi, con altari in stile barocco e una serie di decorazioni che accentuano la sacralità del luogo. Ma il cuore del santuario rimane la reliquia del Volto Santo, che è esposta in una cappella apposita, visibile attraverso una teca. Il Volto Santo è una tela sottile che, secondo la tradizione, sarebbe il sudario di Cristo, che miracolisticamente ha conservato l'immagine del suo volto.
La leggenda narra che l’immagine sul velo sarebbe stata impressa sul volto di Cristo durante la sua passione e morte, ma l’origine di questa reliquia è avvolta nel mistero. Alcuni storici sostengono che il velo sia stato portato a Manoppello da pellegrini che l’avevano ricevuto come dono o l’avevano trovato in Terra Santa. La sua esistenza ha attirato l’interesse non solo dei fedeli, ma anche degli studiosi e degli storici dell'arte, che hanno cercato di spiegare scientificamente la provenienza e la natura dell'immagine. La sua incredibile leggerezza e la qualità dell’immagine, che non si sfuma con il tempo, alimentano il mistero e il fascino che circondano questo luogo sacro.
Il Santuario del Volto Santo non è solo un importante punto di riferimento religioso, ma è anche un simbolo della spiritualità abruzzese e del profondo legame tra arte, storia e fede. Ogni anno, infatti, il santuario ospita numerosi pellegrini e turisti, attirando anche coloro che sono affascinati dalla bellezza del luogo e dal suo mistero. La celebrazione annuale della festa del Volto Santo, che avviene il 6 maggio, è uno degli eventi più significativi per la comunità locale, che si riunisce in preghiera e festeggiamenti. Il santuario rappresenta un incontro tra la fede e la cultura, un luogo dove la storia religiosa e la tradizione si fondono per offrire ai visitatori un'esperienza unica.
Le principali chiese e santuari presenti nella regione Abruzzo
Il Santuario del Volto Santo di Manoppello, situato nel piccolo comune di Manoppello, in provincia di Pescara, è uno dei luoghi di culto più significativi e misteriosi d'Abruzzo. La sua fama è legata al Velo di Manoppello, un pezzo di stoffa su cui appare l'immagine del volto di Cristo, ritenuto da molti il "Volto Santo" autentico. Secondo la tradizione, il velo sarebbe stato usato da Santa Veronica per asciugare il volto di Gesù durante la sua via crucis e, miracolosamente, l'immagine si sarebbe impressa su di esso. Questo velo, custodito nel santuario, è oggetto di intensa devozione e di numerosi pellegrinaggi, attirando visitatori da tutto il mondo, desiderosi di ammirare il volto che, secondo la fede, ha subito il miracolo della trasfigurazione. La chiesa che ospita il Velo di Manoppello è un esempio di architettura barocca, caratterizzata da un'atmosfera raccolta e mistica. Ogni anno, il santuario accoglie migliaia di fedeli e turisti, che partecipano alle celebrazioni religiose e alle riflessioni spirituali ispirate dal miracolo del volto di Cristo. Il Santuario del Volto Santo rappresenta non solo un'importante meta di pellegrinaggio, ma anche un luogo di grande interesse storico e culturale, dove si intrecciano fede, arte e spiritualità. Il velo, che emana una forte carica simbolica, continua a suscitare meraviglia e domande, rendendo il santuario un punto di riferimento non solo per la religiosità ma anche per chi è affascinato dai misteri della storia cristiana.Il culto nella provincia di Pescara si distingue per la sua capacità di coniugare fede, arte e natura. Tra i luoghi di culto più celebri vi è il Santuario del Volto Santo di Manoppello, custode del misterioso velo con l'immagine del volto di Cristo, venerato da pellegrini provenienti da tutto il mondo. La città di Pescara ospita la Cattedrale di San Cetteo, dedicata al patrono cittadino, che combina elementi moderni e tradizionali e conserva una tela del Guercino. Nelle colline pescaresi, piccoli santuari e chiese antiche, come l’Abbazia di Santa Maria Arabona, rappresentano un patrimonio di spiritualità e arte, legato alle tradizioni delle comunità locali. La provincia è anche ricca di eremi e abbazie immersi nella natura, che riflettono una religiosità più intima e contemplativa. L’Eremo di San Bartolomeo in Legio, arroccato nella Maiella, è un esempio straordinario di come la spiritualità si fonda con il paesaggio montano. Questi luoghi, spesso legati alla figura di eremiti e santi, sono mete di pellegrinaggi e offrono un’occasione di meditazione e raccoglimento. Il culto nella provincia di Pescara non si limita alla tradizione religiosa, ma abbraccia anche la bellezza del territorio, rendendolo un centro di spiritualità e cultura unico nel suo genere.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
Continua a leggere...


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
Created with WebSite X5
Torna ai contenuti