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Le Torri e i Torrioni in Provincia di Teramo – Abruzzo: Torrione di Porta Napoli (Giulianova) - Info Point Regione Abruzzo

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Le Torri e i Torrioni in Provincia di Teramo – Abruzzo: Torrione di Porta Napoli (Giulianova)

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Le Torri di avvistamento in Abruzzo - Provincia di Teramo

Torrione di Porta Napoli (Giulianova)

Il Torrione di Porta Napoli è uno dei monumenti storici più significativi di Giulianova, situato lungo la cinta muraria che un tempo proteggeva la città. Costruito nel XV secolo durante la fondazione della città da parte di Giulio Antonio Acquaviva d'Aragona, il torrione aveva la funzione di porta principale di accesso per chi proveniva dal sud-ovest, in particolare dalla direzione di Napoli. La torre faceva parte di un sistema difensivo che, nel tempo, trasformò Giulianova in un importante centro commerciale e portuale della costa adriatica.

La torre ha una pianta circolare, una forma tipica delle fortificazioni medievali, ed è costruita con una combinazione di pietra e laterizio, materiali resistenti che ne garantivano la solidità. Il coronamento originale era a merlatura guelfa, con beccatelli e caditoie, elementi difensivi progettati per proteggere l’ingresso della città in caso di attacchi. Pur subendo nel corso dei secoli alcune modifiche, la struttura ha mantenuto la sua robustezza, resistendo al passare del tempo e ai vari interventi di ristrutturazione. Il coronamento originale è stato sostituito da una balaustra in mattoni, ma l’impianto architettonico e la funzione di avvistamento sono rimasti invariati.

Con il tempo, il Torrione di Porta Napoli ha perso la sua funzione difensiva diretta, ma ha mantenuto il suo ruolo di simbolo della città. Durante il periodo borbonico, la torre fu oggetto di restauro e adattata a usi civili, tra cui quello di residenza privata, anche se non più abitata oggi. Le feritoie difensive, originariamente presenti, furono ampliate per rispondere alle nuove necessità abitative, modificando leggermente l’aspetto della struttura, ma senza comprometterne la sua solidità e la sua forma circolare caratteristica.

Nel XIX secolo, la torre fu inglobata nel nuovo sviluppo urbano della città, ma la sua importanza storica e architettonica non è mai stata messa in discussione. Nonostante i cambiamenti, il Torrione di Porta Napoli è rimasto uno degli edifici più emblematici di Giulianova, preservando la sua funzione di punto di riferimento visivo e storico per la città. Negli ultimi decenni, è stato sottoposto a numerosi restauri, che hanno garantito la sua conservazione e lo hanno reso uno dei monumenti più visitati della città.

Oggi, purtroppo, il Torrione di Porta Napoli non è accessibile al pubblico, in quanto è di proprietà privata. Tuttavia, la sua presenza rimane una delle principali attrazioni turistiche di Giulianova. La torre si erge imponente all'ingresso sud del borgo, offrendo una vista panoramica sulla zona circostante, che un tempo era fondamentale per il controllo delle vie di accesso alla città da sud e ovest. La sua posizione strategica ne sottolinea l'importanza storica come punto di avvistamento e difesa.

Il Torrione di Porta Napoli non è solo un simbolo della forza difensiva di Giulianova, ma rappresenta anche un’importante testimonianza della sua evoluzione urbana. La torre racconta la storia della città, dalla sua fondazione medievale fino alla sua modernizzazione sotto i Borboni. Oggi, essa continua a essere un punto di riferimento fondamentale per residenti e turisti, che, attraverso la sua architettura imponente e le storie secolari, possono riscoprire l’identità storica di una città che ha saputo preservare la sua bellezza e tradizione.
Le Torri di avvistamenti in Abruzzo
Le Torri di avvistamento: Sentinelle Silenziose
L'Abruzzo, in un territorio spesso segnato da conflitti e incursioni, le torri di avvistamento hanno giocato un ruolo essenziale nella difesa delle coste e delle vie interne. Sparse lungo il litorale adriatico e sulle alture appeniniche, queste strutture erano i primi avamposti di avvertimento contro gli attacchi, soprattutto da parte dei pirati saraceni. Un esempio, la Torre di Cerrano, oggi inserita nell’Area Marina Protetta, è uno degli esempi più affascinanti e ben conservati di queste costruzioni. Altre torri sparse in Abruzzo, come quelle della Valle Peligna e del versante orientale della Majella, testimoniano un sistema capillare di protezione che univa ingegno e resistenza. Questi monumenti, spesso immersi in scenari naturali di straordinaria bellezza, continuano a raccontare storie di vigilanza e resilienza.
Le torri in Abruzzo

Torre di Cerrano: una sentinella del passato in Abruzzo
L'Abruzzo, noto come un grande museo all'aperto, espone opere d’arte e monumenti immersi in un paesaggio intatto e suggestivo, privo di orari o confini. Tra questi tesori spicca la Torre di Cerrano, una storica torre di avvistamento situata su uno splendido tratto di spiaggia tra Silvi e Pineto.
Costruita nel 1568, la Torre di Cerrano faceva parte del sistema difensivo costiero ideato dai Viceré spagnoli di Napoli, Alvarez de Toledo e Parafan de Ribera, a partire dalla seconda metà del XVI secolo per contrastare le incursioni turche. Questo sistema comprendeva una rete di torri distribuite lungo l’intero litorale del Regno di Napoli, poste a vista l’una dell’altra per garantire una comunicazione rapida in caso di pericolo.
La Torre di Cerrano conserva ancora il suo nucleo originario, nonostante le modifiche apportate nel tempo. Originariamente, presentava una base quadrata e una struttura a tronco di piramide, con un apparato a sporgere su beccatelli dotati di caditoie per la difesa verticale. Simili strutture possono essere osservate nella Torre della Vibrata, nei pressi di Alba Adriatica, e nella torre di Punta Penna, presso Vasto.
Nel XVII secolo, la torre perse la sua funzione militare e divenne proprietà dei marchesi di Cermignano. Agli inizi del XX secolo, venne sopraelevata con l’aggiunta di una torretta quadrata coronata da merli, mentre gli interni furono trasformati con la creazione di scale, piccoli vani nelle mura e nuove aperture, tra cui finestre a oblò. Negli anni 1982-83 fu ulteriormente ampliata con un corpo di fabbrica a elle verso sud-est e sottoposta a un restauro conservativo.
Oggi la Torre di Cerrano, oltre a essere un simbolo storico e architettonico, ospita un Laboratorio di Biologia Marina, testimoniando la perfetta integrazione tra passato e presente.

L'ospitalità in Abruzzo
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Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono davvero notevoli: in grado di sostenere flussi turistici fatti di grandi numeri nei periodi...


L’Abruzzo montano
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