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Chiese e Santuari in Provincia de L’Aquila: Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta (Rosciolo dei Marsi) - Info Point Regione Abruzzo

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Chiese e Santuari in Provincia de L’Aquila: Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta (Rosciolo dei Marsi)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nell'Aquilano
Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia de L’Aquila
 
Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta
(Rosciolo dei Marsi)

La Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta
La Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta è situata nel piccolo borgo di Rosciolo dei Marsi, nella provincia dell'Aquila, in una posizione panoramica che si affaccia sulla valle del fiume Liri. Questo luogo di culto, che affonda le radici nel Medioevo, è uno dei più affascinanti e suggestivi della Marsica, non solo per il suo valore spirituale, ma anche per l'importanza storica e architettonica che riveste. La chiesa è dedicata alla Vergine Maria e si trova in una posizione che rende evidente la sua centralità per la comunità locale, che ha sempre visto in Santa Maria un punto di riferimento nella vita religiosa e sociale.

L'edificio risale probabilmente al XII secolo, anche se alcuni storici suggeriscono che una chiesa più antica potesse esistere in questo luogo già prima del periodo medievale. La struttura originaria della chiesa è di tipo romanico, con una facciata semplice ma elegante, caratterizzata da un portale in pietra e da un campanile che si erge maestoso accanto all’edificio. All'interno, la chiesa conserva ancora tracce di affreschi medievali e alcune opere d’arte che raccontano la vita della Madonna e dei santi. La chiesa ha rappresentato per secoli il centro spirituale della valle, attirando fedeli da tutta la regione.

Nel corso dei secoli, la Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta ha subito vari interventi di restauro, in particolare a seguito dei danni causati dai terremoti che hanno colpito la zona. Nonostante questi danni, la chiesa ha continuato a mantenere la sua funzione di luogo di culto, con una devozione crescente da parte dei fedeli. La chiesa è stata sempre un luogo di raccoglimento, in cui le celebrazioni liturgiche e le festività religiose hanno avuto un grande significato per la comunità di Rosciolo dei Marsi. La festa della Madonna in particolare, che si celebra con grande solennità, rappresenta uno dei momenti più significativi dell'anno religioso del paese.

Oggi, la Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta è ancora un luogo di culto attivo, punto di riferimento per i residenti di Rosciolo e per i visitatori che giungono nel borgo. Il santuario è anche un importante sito di interesse storico e culturale, apprezzato da chi desidera scoprire le tradizioni religiose e artistiche della Marsica. Grazie agli interventi di restauro e alla cura della comunità, la chiesa è riuscita a preservare la sua bellezza e il suo spirito originario, continuando a rappresentare un simbolo di fede, tradizione e identità per le generazioni di oggi.
Le principali chiese e santuari presenti nella regione Abruzzo
La Basilica di San Bernardino da Siena (L’Aquila) è composta da un corpo longitudinale a tre navate con cappelle laterali, integrato da un corpo ottagonale coperto da un'alta cupola su tamburo finestrato. Alla base della cupola si trovano quattro cappelle radiali, mentre sul fondo si estende una lunga abside. L'aspetto interno attuale è il risultato di un rifacimento settecentesco, successivo al terremoto del 1703, mentre le modifiche apportate alle navate minori nella prima metà del Novecento hanno cambiato l'architettura di queste ultime. In particolare, sono state aggiunte trabeazioni in corrispondenza dei pilastri e la volta continua è stata suddivisa in numerose volte minori. La Basilica di San Bernardino, uno degli esempi più significativi dell'architettura religiosa abruzzese, fu edificata nella seconda metà del Quattrocento per custodire il corpo del santo, morto all'Aquila nel 1444. Il 20 settembre 1451, papa Nicolò V emise la bolla che autorizzava la costruzione della basilica con annesso convento, e il 28 luglio 1454 san Giacomo della Marca, in qualità di commissario pontificio, tracciò il perimetro del tempio. I lavori, avviati il 2 agosto dello stesso anno, si svolsero in due fasi: i maestri cavensi si occupavano della parte sinistra, mentre i lombardi costruivano il lato destro, verso il convento. Questa divisione del cantiere consentì di accelerare i tempi di realizzazione. Il terreno scelto per la costruzione, scarsamente edificato, fu acquisito dai frati tramite donazioni e acquisti di case e terreni, arrivando a coprire una superficie di 26.000 mq, fino alle mura urbiche di Porta Leoni. La chiesa di Sant'Alò, che occupava l'area dove oggi si trova l'abside, fu demolita e le pietre utilizzate per la costruzione del complesso. Direttore dei lavori e probabilmente anche progettista fu frate Francesco di Paolo dell'Aquila, sostituito nel 1488 da frate Ambrogio. La realizzazione della maestosa basilica e del grande convento fu possibile grazie alle generose offerte di fedeli provenienti da tutta Italia e Germania, tra cui re Alfonso, la contessa di Celano, la vedova di Antonuccio Camponeschi e il cardinale Agnifili.Il culto nella provincia dell’Aquila è profondamente radicato nella storia e nella tradizione del territorio, riflettendo una spiritualità che si intreccia con la natura e l’arte. Questa provincia, caratterizzata da paesaggi montani e borghi antichi, ospita numerosi luoghi di culto, tra cui abbazie, chiese, e santuari, che sono da secoli meta di pellegrinaggi e centri di vita religiosa. Tra i più celebri si annoverano la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove si celebra la Perdonanza Celestiniana, e il Santuario della Madonna di Pietraquaria, venerato come simbolo di protezione per la Marsica. Il culto mariano è particolarmente sentito, con numerosi santuari dedicati alla Vergine, che rappresentano luoghi di raccoglimento spirituale e fede popolare. Accanto ai grandi edifici religiosi, gli eremi della provincia dell’Aquila testimoniano una devozione più intima e silenziosa, spesso collocati in ambienti naturali di straordinaria bellezza. L’Eremo di San Bartolomeo in Legio e l’Eremo di Santo Spirito a Maiella sono esempi emblematici di come la spiritualità si sia intrecciata con la maestosità del paesaggio montano. Questi luoghi non solo raccontano la storia dei santi e degli eremiti che li hanno abitati, ma offrono anche un’esperienza di pace e meditazione ai visitatori. Il culto nella provincia dell’Aquila, dunque, è un viaggio tra fede, arte e natura, che continua ad attrarre devoti e appassionati da tutto il mondo.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
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