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Luoghi Sacri in Abruzzo: Il Miracolo Eucaristico a Lanciano - Info Point Regione Abruzzo

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Luoghi Sacri in Abruzzo: Il Miracolo Eucaristico a Lanciano

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Il Miracolo Eucaristico a Lanciano. Nel cuore della città di Lanciano, l'antica Anxanum, la chiesa di San Francesco custodisce un'importante testimonianza di fede: il miracolo eucaristico che avvenne nel VII secolo. Secondo la tradizione, un monaco basiliano, mentre celebrava la messa, nutriva dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. Durante la consacrazione, l'ostia e il vino si trasformarono miracolosamente in carne e sangue, un evento che segnò la storia religiosa non solo di Lanciano, ma dell'intero mondo cattolico. Questo miracolo ha radici profonde nella spiritualità abruzzese, confermando la regione come un centro di fede e devozione che continua ad affascinare credenti di ogni parte del mondo. Le reliquie di questo straordinario miracolo sono conservate nella chiesa di San Francesco, prima dai monaci basiliani, poi dai Benedettini e infine dai Frati Minori Conventuali. Oggi, il sangue e la carne trasformati sono custoditi in un ostensorio e un calice, simboli di un evento che, sebbene avvenuto secoli fa, resta vivo nella memoria collettiva dei fedeli. Il miracolo ha acquisito un significato profondo, non solo come testimonianza del mistero della fede, ma anche come segno di continuità della sacralità del luogo. L'importanza del miracolo eucaristico di Lanciano è stata rafforzata dagli studi scientifici condotti nel XX secolo. Gli esami istologici effettuati nel 1971 e nel 1981 hanno confermato che il sangue è umano e che il tessuto è cardiaco, senza alcun trattamento di conservazione. Questi risultati scientifici hanno dato una nuova dimensione al miracolo, accrescendo il fascino e la venerazione per queste reliquie, che continuano a suscitare domande e meraviglia in chi le osserva. Ogni anno, il santuario che accoglie le reliquie del miracolo eucaristico attira decine di migliaia di pellegrini e visitatori, che arrivano da ogni angolo del mondo per venerare le sacre reliquie. Il culto di Lanciano è una testimonianza di fede e devozione che attraversa i secoli, un luogo dove la spiritualità e la storia si intrecciano in modo profondo, creando un'esperienza unica per chiunque desideri avvicinarsi al mistero della sacra eucaristia e alla potenza del miracolo che ha segnato il cuore dell'Abruzzo.I luoghi sacri in Abruzzo:
Il Miracolo Eucaristico a Lanciano. Nel centro di Lanciano (l’antica Anxanum), la chiesa di San Francesco, costruita nel 1258 in stile romanico-borgognone e rifatta in forme barocche intorno alla metà del Settecento, conserva la testimonianza del più antico miracolo eucaristico del mondo cattolico. Intorno all’anno 700, nella chiesa di San Legonziano, un monaco basiliano manifestò infatti dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucarestia. Durante la messa, però, l’ostia e il vino consacrati si trasformarono realmente in carne e in sangue. Custodite prima dai Basiliani, poi dai Benedettini e infine dai Frati Minori Conventuali, le due reliquie sono oggi conservate rispettivamente in un ostensorio di scuola napoletana (1713) e in un calice di cristallo. Oggi come in passato, le reliquie consistono in cinque gocce di sangue coagulato e nella sottile membrana di carne risultato della trasformazione dell’ostia. Gli esami istologici effettuati nel 1971 e nel 1981 nell’ospedale di Arezzo hanno dimostrato che si tratta di sangue e tessuto cardiaco umani che non sono mai stati trattati per la conservazione. Il santuario del Miracolo Eucaristico vede sfilare decine di migliaia di fedeli ogni anno. Il Miracolo Eucaristico a Lanciano

Nel cuore di Lanciano, l’antica Anxanum, la chiesa di San Francesco, costruita nel 1258 in stile romanico-borgognone e successivamente ristrutturata in forme barocche nel XVIII secolo, custodisce una delle testimonianze più straordinarie della religiosità cattolica: il miracolo eucaristico. Questo avvenimento miracoloso, risalente all’anno 700, ebbe luogo nella chiesa di San Legonziano, dove un monaco basiliano, che nutriva dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, assistette incredulo a una trasformazione straordinaria durante la celebrazione della messa. L’ostia e il vino consacrati si trasmutarono visibilmente in carne e sangue, manifestando così il mistero della fede in modo tangibile.
Le reliquie del miracolo sono state conservate e custodite nel corso dei secoli dai Basiliani, dai Benedettini e infine dai Frati Minori Conventuali. Attualmente, il sangue coagulato e la carne sono riposti con grande devozione in un ostensorio di scuola napoletana del 1713 e in un calice di cristallo. Queste reliquie, che consistono in cinque gocce di sangue coagulato e una sottile membrana di carne derivante dalla trasformazione dell’ostia, continuano a essere oggetto di venerazione. La straordinarietà di questo miracolo non solo affascina i devoti, ma attira anche l’interesse scientifico.
Nel 1971 e nel 1981, esami istologici condotti presso l'ospedale di Arezzo hanno confermato la natura umana del sangue e del tessuto cardiaco, senza alcun trattamento di conservazione. Questi risultati hanno ulteriormente accentuato la rilevanza del miracolo eucaristico di Lanciano, che ha acquisito un posto di grande importanza nella tradizione cattolica e nella storia dei miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa.
Ogni anno, il Santuario del Miracolo Eucaristico accoglie decine di migliaia di fedeli, che giungono da ogni parte del mondo per venerare queste reliquie straordinarie e per riflettere sul mistero della fede eucaristica. Il santuario, testimone di una tradizione secolare, continua a essere un punto di riferimento spirituale di grande rilevanza, un luogo dove fede, devozione e miracolo si incontrano in un’esperienza unica e intensa.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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