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Le Cascate in Abruzzo: Cascata del Macellaro – Fara San Martino (Ch) - Info Point Regione Abruzzo

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Le Cascate in Abruzzo: Cascata del Macellaro – Fara San Martino (Ch)

Le meraviglie > Cascate d'Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Cascata del Macellaro si trova nel cuore del Parco Nazionale della Majella, precisamente nel comune di Fara San Martino, in provincia di Chieti. Questo angolo di Abruzzo, avvolto dalla maestosità delle montagne, è una delle mete più affascinanti e meno conosciute della regione. Il percorso per raggiungere la cascata inizia dalla Gola di San Martino, sopra l'omonimo paese, e si sviluppa attraverso una zona selvaggia, caratterizzata da gole spettacolari, dove il paesaggio naturale è la vera star. Il cammino che conduce alla Cascata del Macellaro è piuttosto lungo e impegnativo, ma incredibilmente ricompensante. Il sentiero segue il corso del torrente Macellaro, attraversando una fitta vegetazione e paesaggi incontaminati. Nonostante la difficoltà del percorso, che può risultare impegnativo per i meno esperti, la bellezza del luogo e la vista mozzafiato sul massiccio della Majella sono un invito a non perdere questa esperienza. Il paesaggio selvaggio e la solitudine del sentiero regalano un'atmosfera magica, lontana dalle mete turistiche più battute. La cascata, con le sue acque limpide che precipitano in una piscina naturale, è un vero spettacolo della natura. Il fragore dell’acqua che scorre tra le rocce e l’ambiente che la circonda, creato dalla Majella stessa, fanno di questo luogo un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità e un contatto diretto con la natura. La sua acqua cristallina, fresca anche nei giorni più caldi, rende la visita ancora più rigenerante, trasformandola in una vera e propria oasi naturale. Oltre alla sua bellezza naturale, la zona di Fara San Martino è anche nota per la sua tradizione legata all’acqua purissima che viene utilizzata dai pastifici della regione, rendendo questo territorio un simbolo della cultura gastronomica abruzzese. La cascata del Macellaro, quindi, non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche una testimonianza della forza e della purezza della natura abruzzese. Seppur poco conosciuta, questa meta rappresenta un’autentica gemma nascosta nel cuore della Majella.Le Cascate dei fiumi in Abruzzo:
Cascata del Macellaro – Fara San Martino (Ch). Non c'è niente da fare la Majella è la montagna più bella dell'appennino, la cascata del Macellaro è uno dei suoi gioielli più nascosti poco frequentata a causa della lunghezza e tecnicità del percorso, non ho trovato una relazione chiara e inequivocabile. Dal parcheggio della gola di san Martino sopra l'omonimo paese prendiamo l'itinerario di fondo valle quello che conduce a Monte Amaro. Percorso bellissimo dove si arriva a vedere la cascata del Macellaro ma soprattutto si passa dentro delle gole spettacolari molto più lunghe rispetto a quelle più famose che si trovano poco dopo no il parcheggio. Attenzione soltanto alla caduta di massi, soprattutto per il passaggio dei tanti camosci presenti qui. Dal Paese di Fara San Martino, a 440 m. slm, famoso per la sua acqua purissima di cui beneficiano i pastifici più importanti d’Abruzzo, si arriva alle sorgenti del Fiume Verde, per arrivare alla Cascata del macellaro, dove un’acqua polare e cristallina anche in piena estate vi regalerà un sicuro refrigerio. Pochi metri più avanti si individua una strada brecciata percorrendo la quale si arriva ad uno spiazzo dove è possibile parcheggiare l’auto. Una sbarra che vieta l’accesso ai veicoli a motore indica l’inizio dell’itinerario. Dopo i primi 400 m tra due pareti di roccia la breve, bella e strettissima Gola di San Martino comincia a darvi l’idea di quello che vi regalerà questo versante del Parco della Majella poco conosciuto ma di grande importanza naturalistica. Usciti dal mini canyon troverete un piccolo gioiello archeologico scavato nella roccia, il complesso monastico di San Martino in Valle risalente all’anno 832, per certi versi la Petra del versante orientale della Majella. Cascata del Macellaro – Fara San Martino (Ch)

La Majella è senza dubbio una delle montagne più affascinanti dell'Appennino, e la Cascata del Macellaro è uno dei suoi gioielli più nascosti. Poco frequentata a causa della lunghezza e della difficoltà del percorso, questa cascata rappresenta una destinazione perfetta per gli escursionisti esperti in cerca di avventura. Il percorso parte dal parcheggio della Gola di San Martino, sopra l'omonimo paese, e segue l'itinerario di fondo valle che conduce verso Monte Amaro. Lungo il cammino, si attraversano gole spettacolari che offrono uno spettacolo mozzafiato, ben più lunghe e affascinanti rispetto alle gole più conosciute nelle vicinanze.
Il cammino conduce alla Cascata del Macellaro, ma la vera bellezza del percorso è l’esperienza che si vive attraversando queste forre selvagge e incontaminate. Il tragitto è di media difficoltà e richiede attenzione, in particolare per il rischio di caduta di massi, un fenomeno naturale legato alla presenza dei numerosi camosci che abitano la zona. L'acqua cristallina della cascata, fresca e polare anche in piena estate, regala un benvenuto refrigerante, offrendo una pausa rigenerante in mezzo alla natura selvaggia della Majella.
Il paese di Fara San Martino, a 440 metri sul livello del mare, è famoso per la sua acqua purissima, utilizzata dai più importanti pastifici d'Abruzzo. Da qui, il percorso prosegue verso le sorgenti del Fiume Verde, dove la natura incontaminata e i panorami mozzafiato fanno da cornice alla cascata. Superato un tratto di strada brecciata, si arriva a uno spiazzo dove è possibile parcheggiare l'auto. Una sbarra segnala l'inizio dell'itinerario escursionistico, che comincia con un passaggio tra due pareti di roccia e la stretta Gola di San Martino, un mini canyon che prelude alla bellezza del versante orientale del Parco della Majella.
Oltre alla meraviglia naturale, il percorso offre anche un importante valore storico. Uscendo dal canyon, si scopre un piccolo gioiello archeologico: il complesso monastico di San Martino in Valle, risalente all'anno 832. Questo luogo, scavato nella roccia, rappresenta un angolo misterioso e affascinante della Majella, una vera "Petra" del versante orientale. La sua posizione suggestiva e la sua storia millenaria conferiscono al luogo un'atmosfera unica, facendo della Cascata del Macellaro una meta imperdibile per chi cerca un'esperienza di immersione totale nella natura e nella storia della Majella.
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
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