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Borghi Medievali e Archeologia in Abruzzo: La “Tavola dei Briganti” - Selva (Ch) - Info Point Regione Abruzzo

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Borghi Medievali e Archeologia in Abruzzo: La “Tavola dei Briganti” - Selva (Ch)

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Borghi Medievali in Abruzzo: La “Tavola dei Briganti” – Selva (CH). Nel cuore dell’Abruzzo, tra le montagne selvagge della Majella, sorgono borghi medievali che custodiscono storie di pastori, briganti e antichi viandanti. Tra questi luoghi sospesi nel tempo, la località di Selva, situata nei pressi della Majelletta, ospita una delle testimonianze più affascinanti e misteriose della regione: la Tavola dei Briganti. Qui, su un affioramento calcareo poco oltre la Selletta Acquaviva, per secoli uomini in fuga, pastori solitari e ribelli hanno inciso i loro nomi, pensieri e simboli, lasciando un’impronta indelebile nella memoria della montagna. Non lontano da questo luogo, i ruderi del Blockhaus ricordano la dura lotta tra i briganti e le truppe sabaude. Questa fortificazione, costruita nel 1866 per contrastare il brigantaggio, era il presidio da cui i soldati tentavano di reprimere le insurrezioni locali. Tuttavia, i briganti, conoscitori esperti del territorio, si spingevano fin sotto le mura del fortino per lasciare messaggi di sfida incisi nella pietra, deridendo i loro persecutori e testimoniando il dramma di un’Italia unita che, per molti, aveva significato solo nuove ingiustizie e povertà. Accanto alle iscrizioni dei briganti, la Tavola porta le tracce di generazioni di pastori che hanno attraversato la Majella con le loro greggi. In attesa che il bestiame pascolasse, questi uomini solitari incidevano sulle rocce i loro nomi, le date del loro passaggio e i luoghi di provenienza, trasformando la pietra in una sorta di diario collettivo. Questi segni raccontano la vita di un popolo abituato a convivere con la natura selvaggia e con la durezza della montagna, condividendo spazi e destini con coloro che, per necessità o ribellione, avevano scelto di vivere al di fuori della legge. Oggi, la Tavola dei Briganti è una straordinaria testimonianza della storia nascosta dell’Abruzzo, un luogo dove il passato riaffiora attraverso le parole scolpite nella pietra. Camminare tra questi segni incisi nel tempo significa immergersi in un racconto fatto di lotte, sacrifici e speranze, in cui la montagna diventa non solo rifugio, ma anche pagina su cui generazioni di uomini hanno lasciato la propria impronta, trasformando un angolo remoto della Majella in un monumento di memoria e identità popolare.Borghi Medievali e Archeologia in Abruzzo:
La “Tavola dei Briganti” - Selva (Ch). Una delle più originali e toccanti testimonianze storiche che la Majella offre e conserva è la Tavola dei Briganti, un insieme di lastroni calcarei affioranti in quota, poco oltre la Selletta Acquaviva, sui quali molti pastori e alcuni briganti hanno graffito i loro nomi, le loro storie, i simboli delle loro vite. La Tavola dei Briganti si trova sulla Majelletta, poco oltre la località del Blockhaus, che pure c’entra molto con la nostra storia. Il Blockhaus, del quale restano in piedi i ruderi, era infatti un avamposto fortificato, costruito nel 1866 dalle truppe sabaude per contrastare il Brigantaggio nel cuore del territorio da esso controllato. Combattuti e stanati nel proprio territorio, i briganti venivano dunque ad irridere i soldati piemontesi, incidendo nottetempo i loro nomi e lasciando i loro messaggi antiunitari proprio sotto il loro naso, a due passi dal fortino. Bisogna dire che non tutte le iscrizioni della Tavola sono di briganti, anzi la maggior parte di esse è stata lasciata dai pastori, che da sempre frequentavano con le proprie greggi le pendici e gli alti pascoli della montagna. Nelle lunghe ore di inattività passate a guardia delle greggi, presero l’abitudine di graffire su quelle belle rocce piane e ampie come lavagne i propri nomi, i luoghi di provenienza, le date di passaggio. I briganti si mescolarono a questa umanità sola, nostalgica, dispersa sulla montagna, e incisero anch’essi i segni della propria irridente prossimità ai soldati. La “Tavola dei Briganti” - Selva (Ch)
 
Sulle vette selvagge della Majella, tra le rocce affioranti della Majelletta, si trova una delle più suggestive e insolite testimonianze storiche d’Abruzzo: la Tavola dei Briganti. Questo affioramento calcareo, situato poco oltre la Selletta Acquaviva, è stato per secoli una sorta di pagina di pietra su cui pastori e briganti hanno inciso i loro nomi, i loro pensieri e i simboli delle loro vite. Un racconto scolpito nel tempo, dove si intrecciano le voci di uomini che hanno vissuto ai margini della storia ufficiale, lasciando un segno indelebile del loro passaggio.
A pochi passi da questo luogo si ergono i ruderi del Blockhaus, un avamposto fortificato costruito nel 1866 dalle truppe sabaude per contrastare il brigantaggio. Qui, nelle terre aspre e impervie della Majella, i briganti trovavano rifugio, sfidando le autorità che li perseguitavano. E proprio sotto il naso dei soldati piemontesi, di notte, incidevano sulle rocce i loro nomi e i loro messaggi di protesta, lasciando tracce di un’epoca segnata da conflitti, ribellioni e profonde ingiustizie sociali.
Tuttavia, la maggior parte delle iscrizioni della Tavola non appartiene ai briganti, bensì ai pastori che da secoli percorrono le montagne con le loro greggi. In quei lunghi giorni di solitudine trascorsi a pascolare il bestiame, molti di loro lasciavano segni del proprio passaggio: nomi, luoghi d’origine, date incise su quelle pietre piatte come lavagne. Tra queste incisioni, i briganti trovarono spazio per le loro parole, mescolandosi a un’umanità dispersa e nostalgica, accomunata da un’esistenza vissuta ai confini della società.

Tra le tante iscrizioni, una delle più toccanti recita:
"LEGGETE LA MIA MEMORIA PER I CARI LETTORI
NEL 1820 NACQUE VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA
PRIMO IL 60 ERA IL REGNO DEI FIORI ORA È IL REGNO DELLA MISERIA"
 
Parole che riecheggiano ancora oggi nel vento della Majella, testimoniando il dolore e la disillusione di un’epoca in cui l’Unità d’Italia, per molti, significò povertà e sofferenza. La Tavola dei Briganti non è solo un frammento di storia incisa sulla roccia, ma un simbolo di resistenza, memoria e identità popolare.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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