Tradizioni popolari in Provincia de L’Aquila – Abruzzo: La domenica di Pasqua a Sulmona (La madonna che scappa) (Aq)
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

La "Madonna che scappa" di Sulmona rappresenta una delle tradizioni pasquali più emozionanti e suggestive dell'Abruzzo, una manifestazione che attrae ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un rito secolare che unisce spiritualità, drammaticità e coinvolgimento emotivo. Ogni domenica di Pasqua, la città si anima di un’atmosfera unica, quando il rito del "mistero" prende vita, raccontando l’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto. La sua origine risale a tempi antichi, con tracce documentate dal XIX secolo, anche se le radici della festa affondano sicuramente nel periodo medievale, quando veniva celebrata con grande solennità e partecipazione popolare.
Il cuore della festa ruota attorno a un momento particolarmente drammatico e commovente: l’incontro della Madonna con il Figlio. La scena, che si svolge nella piazza principale della città, è una delle più suggestive e cariche di tensione spirituale. La Madonna, vestita a lutto, si prepara a uscire dalla Chiesa di San Filippo, ma prima deve affrontare una serie di ostacoli. La Confraternita della Madonna di Loreto, vestita di verde, si occupa dell’annuncio della resurrezione, ma la porta rimane chiusa finché non interviene San Giovanni, che riesce a convincere la Madonna a uscire. La statua, ancora incredula, si avvia lentamente verso il centro della piazza.
Quando la Madonna scorge Cristo risorto, l’emozione esplode: il suo passo si fa più veloce, trasformandosi in una corsa frenetica per abbracciare il Figlio. Questo momento, carico di energia e simbolismo, è accompagnato dalla trasformazione della veste della Madonna. Il manto nero, che inizialmente rappresenta il lutto e il dolore, si trasforma in un manto verde, simbolo di speranza e di rinascita. A questo punto, una rosa sboccia dalla mano della Madonna, mentre 12 colombe bianche si alzano in volo, in un tripudio di luci e suoni che esplodono insieme ai fuochi d’artificio, in un’apoteosi di gioia collettiva.
Il passaggio dal manto nero a quello verde non è casuale: è un gesto che avviene grazie a un meccanismo nascosto nella statua e che, durante la festa, è osservato con grande attenzione. Se tutto si svolge senza intoppi, la comunità considera l’anno a venire come favorevole. Ma se il meccanismo si inceppa, le colombe non si librano in volo o se qualcuno inciampa durante la corsa, questo viene interpretato come un presagio negativo. La storia ricorda che, nel 1914 e nel 1940, quando la statua cadde durante il rito, le tragedie mondiali seguirono poco dopo, confermando la forza simbolica di questo antico rito.
"Madonna che scappa" non è solo una rappresentazione religiosa, ma un atto di fede e una celebrazione del riscatto spirituale che coinvolge l’intera città di Sulmona. La festa si inserisce in un contesto di grande partecipazione popolare, dove tutti, dal più giovane al più anziano, sono coinvolti nell’allestimento, nella preparazione e nella celebrazione. Ogni anno, questa tradizione rievoca il trionfo della vita sulla morte, un messaggio universale di speranza che ancora oggi risuona nelle piazze di Sulmona, unendo la comunità e i visitatori in un momento di riflessione e di festa collettiva.


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