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Feste Religiose e Riti Tradizionali in Abruzzo: Il Natale di Rivisondoli (Aq) - Info Point Regione Abruzzo

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Feste Religiose e Riti Tradizionali in Abruzzo: Il Natale di Rivisondoli (Aq)

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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Abruzzo

Il Natale di Rivisondoli con il presepe vivente (Aq)

Il Presepe Vivente di Rivisondoli, il più noto d’Abruzzo, ebbe origine nell’immediato dopoguerra, nello scenario delle rovine ancora fumanti e della volontà di rinascita della fine degli anni ’40. Fu in questo quadro che le autorità cittadine dell’epoca, riunitesi per elaborare qualche progetto che desse impulso alla ripresa economica del paese, aderirono con entusiasmo ad un’idea del giornalista Renato Caniglia, di origine rivisondolese. La posizione di Rivisondoli, alle pendici di Monte Calvario, è da “presepe”. Perché non animare allora questo scenario con una rappresentazione “vivente” della Natività? La realizzazione dell’idea presentava però molte difficoltà ed impegno finanziario gravoso, soprattutto in considerazione del momento storico. Ma il progetto riuscì infine a superare gli ostacoli, cosicché nel giorno dell’Epifania del 1951 fu possibile realizzare la prima edizione del Presepe Vivente di Rivisondoli. La prima sacra rappresentazione ebbe luogo sul sagrato della chiesa parrocchiale, in uno spazio limitato che poteva accogliere pochi spettatori. Ma l’atmosfera raccolta e la rievocazione della Natività attraverso i suoi episodi salienti suscitarono nell’animo dei presenti un’emozione profonda. Un’emozione che da allora, trascorso ben oltre mezzo secolo, ogni anno si rinnova. Negli anni successivi la rappresentazione s’ampliò, si arricchì di personaggi, figuranti, scenografie, spostandosi alla base del paese in modo che l’intero abitato facesse da quinta scenografica alla rappresentazione. Ogni anno, alla vigilia dell’evento, il fervore dei preparativi prendeva tutti. Le donne confezionavano gli abiti adatti all’occasione, i bambini si vestivano da pastorelli, i vecchi pastori recuperavano i tradizionali addobbi, i giovani che dovevano impersonare soldati romani, Magi o angeli si preparavano con lo scrupolo e la serietà imposta dal ruolo. Tutto il paese aveva l’aria di un palcoscenico sul quale attori provavano le parti loro assegnate, con una gioia disinteressata e solidale quale può dare solo un evento che coinvolge l’anima e i sentimenti più genuini. Molto tempo è passato dal lontano 1951; ad opera di vari registi si è migliorata la scenografia, si sono impiegate più moderne tecniche per gli effetti delle luci e dei suoni, si sono arricchiti i costumi e gli abbigliamenti, i partecipanti (anche non rivisondolesi) sono cresciuti di numero, la scelta della ragazza per il ruolo di Madonna viene effettuata, il giorno 8 Dicembre, con il concorso “Selezione della Madonnina” , mentre il ruolo di Bambinello sarà sempre “riservato” all’ultimo nato del paese, quasi per non recidere quel cordone ombelicale che lega indissolubilmente Rivisondoli al suo Presepe Vivente.Il Presepe Vivente di Rivisondoli, il più celebre d’Abruzzo, nacque nell’immediato dopoguerra, in un contesto segnato dalla distruzione e dal desiderio di rinascita che animava gli anni '40. Fu in questo scenario che le autorità cittadine, cercando iniziative per rivitalizzare l’economia locale, accolsero con entusiasmo l’idea del giornalista Renato Caniglia, originario di Rivisondoli. Grazie alla particolare posizione del paese, incastonato alle pendici del Monte Calvario, e all’aspetto che già evocava un presepe naturale, si decise di dare vita a una rappresentazione "vivente" della Natività. Nonostante le difficoltà economiche del periodo e le complessità organizzative, la prima edizione del Presepe Vivente venne realizzata il 6 gennaio 1951, diventando subito un evento simbolico di rinascita e speranza.
La prima sacra rappresentazione si svolse sul sagrato della chiesa parrocchiale, in uno spazio raccolto che poteva ospitare solo pochi spettatori. Tuttavia, la forza evocativa della scena e la rievocazione dei momenti salienti della Natività riuscirono a emozionare profondamente i presenti. Fu una celebrazione semplice, ma carica di significato, che seppe toccare l’anima di chi vi partecipava. Quell’emozione primordiale, nata in un periodo difficile, continua a rinnovarsi ogni anno, consolidando il Presepe Vivente come una tradizione amata non solo dai rivisondolesi, ma anche da visitatori provenienti da ogni parte d’Italia.
Negli anni successivi, l’evento crebbe in scala e complessità, trasformandosi in una vera e propria rappresentazione teatrale a cielo aperto. La scena si spostò ai piedi del paese, con l’intero abitato che fungeva da spettacolare quinta scenografica. La partecipazione collettiva divenne un tratto distintivo: le donne confezionavano i costumi, i bambini vestiti da pastorelli recitavano con entusiasmo, i pastori più anziani recuperavano gli antichi addobbi, mentre i giovani assumevano con serietà i ruoli di soldati romani, Magi e angeli. Tutto il paese si trasformava in un palcoscenico, dove la comunità collaborava con gioia e dedizione, unita da un profondo senso di appartenenza.
Con il passare del tempo, il Presepe Vivente di Rivisondoli si è evoluto ulteriormente, grazie al contributo di registi e organizzatori che hanno migliorato scenografie, costumi ed effetti speciali. Moderni giochi di luce e suono si uniscono all’autenticità della rappresentazione, amplificando l’impatto emotivo e scenografico. Uno degli aspetti più suggestivi resta la selezione della ragazza che impersonerà la Madonna, scelta l’8 dicembre attraverso il concorso "Selezione della Madonnina". Il ruolo del Bambinello, invece, è riservato simbolicamente all’ultimo nato del paese, un gesto che sottolinea il legame profondo e indissolubile tra Rivisondoli e la sua tradizione natalizia.
Oggi, il Presepe Vivente di Rivisondoli è molto più di una semplice rappresentazione: è un rito collettivo, un simbolo di identità culturale e religiosa che celebra i valori della comunità, della solidarietà e della memoria. Ogni anno, migliaia di persone si radunano per assistere a questo evento unico, capace di fondere fede, folclore e spettacolo in una cornice naturale straordinaria. In questo scenario, Rivisondoli si trasforma in un luogo magico, dove passato e presente si incontrano per rievocare una delle tradizioni più autentiche e suggestive d’Abruzzo.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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