Museo delle Genti d’Abruzzo - Pescara (Pe)
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I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Pescara - Abruzzo

Tel.: 085.4510026
E-Mail: didattica@gentidabruzzo.it
Il Museo delle Genti d’Abruzzo, situato nel cuore della vecchia Pescara, all’interno delle antiche caserme borboniche, racconta la storia e l’evoluzione della vita dell’uomo in Abruzzo, dal periodo paleolitico fino all’industrializzazione del XIX secolo. Questo museo si distingue per il suo approccio tematico centrato sulla continuità culturale e la perduranza delle tradizioni e dei saperi. L’esposizione si snoda in 15 grandi sale, ognuna delle quali esplora un aspetto specifico della storia abruzzese, da quella archeologica a quella etnografica, mostrando quanto di quel passato è giunto fino a noi attraverso costumi, credenze, tecniche, e oggetti.
Il percorso museale, allestito con grande cura, comprende diorami e ricostruzioni ambientali che rendono l’esperienza particolarmente coinvolgente. L’uso di postazioni multimediali e una galleria fotografica del territorio arricchiscono ulteriormente l’esperienza del visitatore, permettendo di immergersi nella storia di questa regione in modo dinamico e interattivo. Oltre alle sale archeologiche ed etnografiche, il museo ospita anche sezioni dedicate a temi specifici come il Risorgimento in Abruzzo, il Bagno Penale di Pescara, e la mostra permanente su Giuseppe di Prinzio.
Tra le opere più significative del museo, la sezione preistorica offre due sepolture neolitiche rinvenute nella zona di Villa Badessa, notevoli per il corredo tombale e la posizione fetale dei defunti. Questi reperti offrono uno spunto prezioso per riflettere sulle pratiche funerarie preistoriche e sulle credenze religiose del passato. Nella sezione etnografica, si segnala l’abito nuziale di Scanno, risalente al XVIII secolo, che è stato perfettamente conservato e giunto fino a noi in tutte le sue parti, rappresentando un simbolo delle tradizioni sartoriali abruzzesi.
Il Museo delle Genti d’Abruzzo, dunque, non solo conserva e celebra la memoria storica della regione, ma svolge anche una funzione educativa e didattica di grande valore. Grazie alla sua vasta e variegata collezione, il museo offre uno spunto di riflessione sulla storia culturale di una delle regioni italiane più affascinanti, mantenendo viva la memoria di tradizioni antiche e portando alla luce gli aspetti più significativi della vita quotidiana e del lavoro in Abruzzo attraverso i secoli.




Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.