Vai ai contenuti

Museo delle Genti d’Abruzzo - Pescara (Pe) - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Museo delle Genti d’Abruzzo - Pescara (Pe)

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel pescarese
I principali Musei, Mostre, Pinacoteche e Raccolte nella Provincia di Pescara - Abruzzo

Il Museo delle Genti d’Abruzzo, situato nel cuore della vecchia Pescara all’interno delle antiche caserme borboniche, racconta la storia della regione dall’epoca preistorica fino agli sviluppi industriali del XIX secolo. Con un focus sulla continuità culturale, il museo esplora come tradizioni, tecniche e credenze siano state tramandate attraverso i secoli, dalle prime tracce di insediamenti umani alle trasformazioni sociali e produttive che hanno segnato l’epoca moderna. Le 15 sale espositive si snodano attraverso un percorso che unisce l’archeologia e l’etnografia, offrendo al visitatore una panoramica completa delle radici storiche, culturali e sociali dell’Abruzzo. L’allestimento del museo è arricchito da diorami, ricostruzioni ambientali, postazioni multimediali e una galleria fotografica che testimonia la bellezza e le tradizioni del territorio. Grazie a queste risorse, il museo riesce a trasmettere in modo coinvolgente la storia della regione, dalle prime comunità preistoriche alle trasformazioni moderne. Tra le tematiche trattate, il museo include anche il Risorgimento in Abruzzo, il Bagno Penale di Pescara e una sezione dedicata a Giuseppe di Prinzio, offrendo una visione completa delle vicende storiche che hanno caratterizzato la regione. Particolarmente significative sono le sepolture neolitiche rinvenute nella zona di Villa Badessa, una testimonianza unica delle pratiche funerarie e delle credenze religiose preistoriche. La sezione etnografica, invece, accoglie il famoso abito nuziale di Scanno, datato XVIII secolo, che si presenta integro e perfettamente conservato, offrendo uno spunto di riflessione sulle tradizioni sartoriali abruzzesi. Questi oggetti sono esposti in modo da evocare il legame profondo tra la popolazione abruzzese e il proprio territorio, le sue radici culturali e la sua storia. Inoltre, il museo promuove un’esperienza didattica e educativa che consente ai visitatori di entrare in contatto con il passato in modo interattivo, grazie a un allestimento innovativo e coinvolgente. Le sue collezioni non solo conservano ma celebrano la memoria storica dell’Abruzzo, rendendo il museo un punto di riferimento fondamentale per chi desidera comprendere l’evoluzione sociale, culturale ed economica della regione, dalle sue origini più remote fino alla modernità.Musei e Mostre in Abruzzo:
Il Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara (Pe). Situato nel cuore della vecchia Pescara all’interno delle antiche caserme borboniche, il Museo delle Genti d’Abruzzo traccia la storia dell’uomo in Abruzzo dal suo primo apparire come cacciatore paleolitico fino alla meccanizzazione dei processi produttivi, verificatasi negli anni ’50 del XIX secolo. Tema centrale del museo, articolato in 15 grandi sale espositive, è il concetto di continuità e di perduranza culturale. Con una rapida sintesi, attraverso il susseguirsi delle sale archeologiche e di quelle etnografiche, è evidenziato quanto di questo passato si sia tramandato sino a noi in termini di saperi tecnici, costumi, luoghi di culto, credenze, produzioni, oggetti, forme. L’allestimento museografico didattico e coinvolgente, ricco di diorami e ricostruzioni d’ambiente, è dotato di postazioni multimediali e di una galleria fotografica del territorio. Fanno parte integrante del percorso espositivo anche una sezione dedicata al Bagno Penale di Pescara e al Risorgimento in Abruzzo, la mostra permanente “Giuseppe di Prinzio” e l’esposizione delle foto d’epoca realizzate da Paul Scheuermeier in Abruzzo nella prima metà del XX secolo. Da non perdere: nella prima sala del museo dedicata alla preistoria si consiglia di soffermarsi sulle due sepolture neolitiche rinvenute nella zona di Villa Badessa (Rosciano, Pescara) notevoli per la presenza del corredo tombale e della tipica posizione fetale dei defunti. Nella sezione etnografica, nella sala dedicata ad usi e costumi nuziali, da ammirare l’abito nuziale di Scanno (L’Aquila) risalente al XVIII secolo, pervenutoci perfettamente conservato e completo in tutte le sue parti. Museo delle Genti d’Abruzzo – Pescara (Pe)
Via delle Caserme 24, Pescara
Tel.: 085.4510026

Il Museo delle Genti d’Abruzzo, situato nel cuore della vecchia Pescara, all’interno delle antiche caserme borboniche, racconta la storia e l’evoluzione della vita dell’uomo in Abruzzo, dal periodo paleolitico fino all’industrializzazione del XIX secolo. Questo museo si distingue per il suo approccio tematico centrato sulla continuità culturale e la perduranza delle tradizioni e dei saperi. L’esposizione si snoda in 15 grandi sale, ognuna delle quali esplora un aspetto specifico della storia abruzzese, da quella archeologica a quella etnografica, mostrando quanto di quel passato è giunto fino a noi attraverso costumi, credenze, tecniche, e oggetti.
Il percorso museale, allestito con grande cura, comprende diorami e ricostruzioni ambientali che rendono l’esperienza particolarmente coinvolgente. L’uso di postazioni multimediali e una galleria fotografica del territorio arricchiscono ulteriormente l’esperienza del visitatore, permettendo di immergersi nella storia di questa regione in modo dinamico e interattivo. Oltre alle sale archeologiche ed etnografiche, il museo ospita anche sezioni dedicate a temi specifici come il Risorgimento in Abruzzo, il Bagno Penale di Pescara, e la mostra permanente su Giuseppe di Prinzio.
Tra le opere più significative del museo, la sezione preistorica offre due sepolture neolitiche rinvenute nella zona di Villa Badessa, notevoli per il corredo tombale e la posizione fetale dei defunti. Questi reperti offrono uno spunto prezioso per riflettere sulle pratiche funerarie preistoriche e sulle credenze religiose del passato. Nella sezione etnografica, si segnala l’abito nuziale di Scanno, risalente al XVIII secolo, che è stato perfettamente conservato e giunto fino a noi in tutte le sue parti, rappresentando un simbolo delle tradizioni sartoriali abruzzesi.
Il Museo delle Genti d’Abruzzo, dunque, non solo conserva e celebra la memoria storica della regione, ma svolge anche una funzione educativa e didattica di grande valore. Grazie alla sua vasta e variegata collezione, il museo offre uno spunto di riflessione sulla storia culturale di una delle regioni italiane più affascinanti, mantenendo viva la memoria di tradizioni antiche e portando alla luce gli aspetti più significativi della vita quotidiana e del lavoro in Abruzzo attraverso i secoli.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
Created with WebSite X5
Torna ai contenuti