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Trekking sulle Gole dell’Abruzzo: Gole dello Scoppaturo - Info Point Regione Abruzzo

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Trekking sulle Gole dell’Abruzzo: Gole dello Scoppaturo

Mare e Monti > Escursioni in Abruzzo > Le Gole
Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo

Le Gole dello Scoppaturo si trovano nel cuore dell’Abruzzo, nella piana di Campo Imperatore, un altopiano che offre paesaggi unici e scenari naturali straordinari. Questo canyon, noto anche come Canyon della Valianera, si sviluppa lungo il letto di un antico fiume che scorreva un tempo nell'area. L'accesso al canyon è facilmente individuabile lungo la SS 17bis, che attraversa la piana e prosegue verso Fonte Vetica. L’escursione, che dura circa un'ora e mezza per una distanza di circa 4 km, consente di immergersi in un mondo a parte, lontano dalle caratteristiche dell’altipiano circostante. Camminando tra le pareti rocciose, il paesaggio appare come un'opera scolpita dalla natura, tra rocce che si avvicinano e si allontanano creando un percorso che si restringe e si espande, dando l’impressione di essere in un altro mondo. Il fascino delle Gole dello Scoppaturo è proprio nel suo paesaggio drammatico e quasi lunare, dove le forze naturali hanno scolpito le rocce nel corso dei secoli. Un tempo, l’altopiano di Campo Imperatore era ricoperto dai ghiacciai, che hanno modellato la terra, lasciando dietro di sé una serie di massi e formazioni rocciose che dominano l’ambiente circostante. L’escursione offre panorami mozzafiato a 360 gradi, dove ogni angolo del canyon racconta una storia di geologia, evoluzione e bellezza. Ogni passo lungo il sentiero consente di ammirare la grandezza e la potenza della natura, in un paesaggio che sembra essersi fermato nel tempo. La flora e la fauna che abitano le gole sono un altro degli aspetti che rendono questa escursione unica. Lungo il sentiero, si possono osservare piante che resistono alle difficili condizioni ambientali, come le piante grasse, che crescono tra le rocce. Alcune di esse sembrano quasi danzare al vento, aggiungendo colore e vita a un ambiente che, altrimenti, apparirebbe arido e inospitale. Durante la stagione primaverile, la vegetazione spontanea colora il paesaggio, con fioriture che contrastano con la durezza della pietra. Inoltre, non è raro avvistare alcune specie di animali, come il camoscio appenninico, che abita questi luoghi impervi. Il camminatore più attento potrà anche ascoltare i suoni che caratterizzano l'ambiente naturale delle gole: il vento che soffia tra le alte pareti rocciose, il canto degli uccelli come le cornacchie e i gracchi, e il suono sordo dei passi sulla pietra. Questi suoni, uniti alla bellezza selvaggia del paesaggio, creano un’atmosfera magica, in cui il silenzio e la pace regnano sovrani. La sensazione di solitudine e tranquillità, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, rende questa escursione un’esperienza immersiva che nutre l’anima e offre un’opportunità di connessione profonda con la natura. Proseguendo nel percorso, il paesaggio cambia, evolvendosi in modo sorprendente. All’inizio, le gole sono strette e incassate, con le pareti rocciose che si sfiorano quasi a formare un passaggio angusto. Ma man mano che si prosegue, il canyon si apre, dando spazio a valloni più ampi e panoramici. In questo tratto, i ghiaioni residui dell'era glaciale cedono il posto a ampi prati ricchi di piante e fiori, tra cui la genziana, simbolo di Campo Imperatore. Questo contrasto tra l’aridità iniziale e la vegetazione che lentamente prende piede nel canyon rende l’escursione ancora più affascinante, come se si stesse vivendo un viaggio attraverso diverse dimensioni naturali.Trekking nelle Gole naturali in Abruzzo:
Gole dello Scoppaturo. Il punto di partenza per l'escursione al Canyon della Valianera, conosciuto anche come lo Scoppaturo, è facilmente riconoscibile, situato vicino alla SS 17bis che attraversa la piana e prosegue verso Fonte Vetica. Questo canyon, che si può visitare sia d'estate che d'inverno, è diventato un luogo di riferimento per gli amanti della natura e per gli appassionati di cinema, poiché ha fatto da sfondo a film iconici come Lo Chiamavano Trinità con Bud Spencer e Terence Hill, Il Deserto dei Tartari con Vittorio Gassman, e Così è la Vita con Aldo, Giovanni e Giacomo. L'escursione, che si sviluppa su circa 4 km, dura un’ora e mezza e porta i visitatori in un paesaggio che sembra appartenere a un altro mondo, distaccato dall'altipiano circostante, con il canyon che si snoda lungo l’antico letto di un fiume ormai scomparso. Il paesaggio all'interno del canyon è davvero unico, quasi lunare. Le imponenti pareti di roccia si avvicinano e si allontanano, creando un percorso che si alterna tra tratti più ampi e più stretti. Questo straordinario scenario è stato modellato nel corso dei secoli dall’erosione dell'acqua e dall'azione dei ghiacciai che un tempo ricoprivano l’altopiano, trasformando radicalmente l’ambiente. Le pareti rocciose, con le loro forme bizzarre, sono la testimonianza di un passato remoto, in cui la natura ha agito in modo imperioso, dando vita a un paesaggio dalla bellezza incontaminata. Il sentiero, che si percorre tra massi e pietra, regala ai visitatori un'esperienza davvero singolare, lontana dalla vegetazione rigogliosa degli altri luoghi dell'altopiano. In questo ambiente arido e quasi desertico, dove le erbe sono poche e resistenti, ogni angolo offre uno spettacolo visivo che incanta. Le formazioni rocciose, che cambiano continuamente forma, sembrano creare uno scenario di altri tempi, fuori dal comune. Ogni passo lungo il percorso rivela una bellezza che trasporta l'escursionista in una dimensione più intima e solitaria, dove il silenzio è rotto solo dal suono della natura. Chi cammina lentamente lungo il sentiero ha l'opportunità di apprezzare la vegetazione che, nonostante le difficili condizioni di crescita, riesce a fiorire tra le rocce. Piante grasse e altre specie resistenti colorano l'ambiente, con una particolare pianta che sembra danzare al vento, come una ballerina con il suo cestino di frutta tropicale. Il vento che soffia tra le alte pareti rocciose aggiunge una dimensione sensoriale al cammino, rinfrescando e rinvigorendo il viandante. I suoni del vento si alternano a quelli delle cornacchie e dei gracchi che sorvolano la zona, accentuando l'atmosfera desolata e affascinante di questo luogo straordinario. Mentre nel punto iniziale dell’escursione le rocce arrivano quasi a sfiorarsi, man mano che ci si avvicina ai ristori Mucciante e Giuliani le gole si aprono lasciando il posto a valloni rocciosi come la Valle Servella. E qui i ghiaioni, residui dell’era glaciale, lasciano il posto a pratoni ricchi di piante ed erbe spontanee come la genziana, simbolo di Campo Imperatore. Gole dello Scoppaturo

Il punto di partenza dell’escursione al Canyon della Valianera, noto anche come lo Scoppaturo, è facilmente individuabile lungo la SS 17bis, che attraversa la piana e prosegue verso Fonte Vetica. Il canyon, visitabile in tutte le stagioni, è un luogo affascinante, che si trasforma in un set cinematografico per film e spot come Lo Chiamavano Trinità con Bud Spencer e Terence Hill, Il Deserto dei Tartari con Vittorio Gassman e Così è la Vita di Aldo, Giovanni e Giacomo. L’escursione di circa 4 km, che dura un’ora e mezza, trasporta i visitatori in un paesaggio del tutto diverso rispetto all’altopiano circostante. Il canyon, infatti, si sviluppa lungo un antico letto fluviale che in passato attraversava la piana, e offre una straordinaria immersione in un mondo selvaggio e incontaminato.
Il paesaggio che si apre al camminatore è unico e straordinario. I massi rocciosi che dominano la scena si alternano a strettoie e ampie aperture, creando un percorso che sembra adattarsi alle forze della natura. L’acqua e i ghiacciai hanno modellato nel corso dei secoli questa terra, dando vita a un paesaggio quasi lunare, dove ogni angolo racconta una storia di trasformazione e resilienza. L’aria arida e i terreni pietrosi accolgono i visitatori, ma la vista panoramica che si svela a 360° regala una bellezza senza tempo, con ogni dettaglio che cattura l’occhio e incanta l’anima.
Lungo il sentiero, il camminatore può scoprire una vegetazione che si adatta perfettamente alle dure condizioni ambientali. Piante grasse, resistenti alla siccità, crescono tra le rocce, aggiungendo un tocco di colore e vita a un paesaggio severo. Alcune di queste piante sembrano quasi danzare al vento, con le loro forme che ricordano ballerine caraibiche che reggono cesti di frutta tropicale. Il vento che soffia tra le alte pareti rocciose offre un sollievo nelle giornate calde, rinfrescando il viandante e donandogli una sensazione di pace. I suoni della natura, come il canto del vento e il gracchiare delle cornacchie, contribuiscono a creare un'atmosfera di quiete, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, e il silenzio del canyon diventa quasi meditativo.
Man mano che l’escursione prosegue, il paesaggio cambia. All’inizio, le rocce si stringono quasi a formare un passaggio angusto, ma proseguendo si arriva a una vasta apertura dove i ghiaioni, residui dell'era glaciale, cedono il passo a ampi pratoni ricchi di piante e fiori spontanei. In questa parte del canyon, le gole si allargano e si trasformano in valloni rocciosi come la Valle Servella, dove la vegetazione si fa più lussureggiante. Tra le erbe che crescono su questi terreni, spicca la genziana, un fiore simbolo di Campo Imperatore, che aggiunge un tocco di colore e vita al paesaggio selvaggio e incontaminato del canyon.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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