Trekking sulle Gole dell’Abruzzo: Gole dello Scoppaturo
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Le valli, gli altopiani, le gole e i pianori in Abruzzo


Il punto di partenza dell’escursione al Canyon della Valianera, noto anche come lo Scoppaturo, è facilmente individuabile lungo la SS 17bis, che attraversa la piana e prosegue verso Fonte Vetica. Il canyon, visitabile in tutte le stagioni, è un luogo affascinante, che si trasforma in un set cinematografico per film e spot come Lo Chiamavano Trinità con Bud Spencer e Terence Hill, Il Deserto dei Tartari con Vittorio Gassman e Così è la Vita di Aldo, Giovanni e Giacomo. L’escursione di circa 4 km, che dura un’ora e mezza, trasporta i visitatori in un paesaggio del tutto diverso rispetto all’altopiano circostante. Il canyon, infatti, si sviluppa lungo un antico letto fluviale che in passato attraversava la piana, e offre una straordinaria immersione in un mondo selvaggio e incontaminato.
Il paesaggio che si apre al camminatore è unico e straordinario. I massi rocciosi che dominano la scena si alternano a strettoie e ampie aperture, creando un percorso che sembra adattarsi alle forze della natura. L’acqua e i ghiacciai hanno modellato nel corso dei secoli questa terra, dando vita a un paesaggio quasi lunare, dove ogni angolo racconta una storia di trasformazione e resilienza. L’aria arida e i terreni pietrosi accolgono i visitatori, ma la vista panoramica che si svela a 360° regala una bellezza senza tempo, con ogni dettaglio che cattura l’occhio e incanta l’anima.
Lungo il sentiero, il camminatore può scoprire una vegetazione che si adatta perfettamente alle dure condizioni ambientali. Piante grasse, resistenti alla siccità, crescono tra le rocce, aggiungendo un tocco di colore e vita a un paesaggio severo. Alcune di queste piante sembrano quasi danzare al vento, con le loro forme che ricordano ballerine caraibiche che reggono cesti di frutta tropicale. Il vento che soffia tra le alte pareti rocciose offre un sollievo nelle giornate calde, rinfrescando il viandante e donandogli una sensazione di pace. I suoni della natura, come il canto del vento e il gracchiare delle cornacchie, contribuiscono a creare un'atmosfera di quiete, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, e il silenzio del canyon diventa quasi meditativo.
Man mano che l’escursione prosegue, il paesaggio cambia. All’inizio, le rocce si stringono quasi a formare un passaggio angusto, ma proseguendo si arriva a una vasta apertura dove i ghiaioni, residui dell'era glaciale, cedono il passo a ampi pratoni ricchi di piante e fiori spontanei. In questa parte del canyon, le gole si allargano e si trasformano in valloni rocciosi come la Valle Servella, dove la vegetazione si fa più lussureggiante. Tra le erbe che crescono su questi terreni, spicca la genziana, un fiore simbolo di Campo Imperatore, che aggiunge un tocco di colore e vita al paesaggio selvaggio e incontaminato del canyon.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...