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Tradizioni popolari in Provincia de L’Aquila – Abruzzo: Le Glorie di San Martino a Scanno (Aq) - Info Point Regione Abruzzo

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Tradizioni popolari in Provincia de L’Aquila – Abruzzo: Le Glorie di San Martino a Scanno (Aq)

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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

Le Glorie di San Martino a Scanno sono una delle tradizioni più radicate e suggestive della provincia dell’Aquila, che affondano le radici in antiche pratiche pagane legate alla fine della stagione estiva e all’arrivo dell’inverno. Originariamente, queste celebrazioni erano un rito di purificazione e protezione, in cui le comunità agropastorali accendevano grandi falò per scongiurare la fine della luce solare e il temuto arrivo dell’inverno. Con il tempo, questa tradizione si è fusa con l’aspetto cristiano della festa di San Martino, che nella tradizione religiosa rappresenta la carità e l’abbondanza, simbolizzate dal gesto del santo di donare metà del suo mantello a un povero viandante. La festa ha un forte legame con la storia del paese e con l’intervento di San Bernardino da Siena, che nel 1423 arrivò a Scanno per porre fine alle guerre fratricide che dividevano il borgo. La sua opera di pacificazione si concluse con l’accensione di un grande fuoco davanti alla Chiesa di San Rocco, segno di rinascita e unità. Da allora, la tradizione dei falò di San Martino ha preso piede come simbolo di comunità e protezione. Nel passato, un unico grande falò veniva acceso davanti alla Grotta di San Martino, ma oggi la celebrazione coinvolge l’intero paese, con l'accensione simultanea di tre falò sui colli che circondano Scanno. Ogni anno, l’energia della festa è alimentata dalla partecipazione dei giovani del paese, che iniziano a raccogliere legna e materiali combustibili già a partire dalla prima settimana di ottobre. Con dedizione, costruiscono enormi cataste di legno, che vengono poi erette nei tre punti focali: La Plaia, Cardella e San Martino. I "palanconi", enormi torri di legno che possono raggiungere anche i venti metri di altezza, vengono accesi al tramonto con grande fervore. La scena è sempre suggestiva: le fiamme che si levano alte verso il cielo illuminano il paese e creano un’atmosfera magica, che incanta sia i locali che i turisti. Durante la serata, l’intero paese si anima di canti, danze e risa. Una tradizione particolarmente amata dai bambini è quella di tingersi il viso con la fuliggine dei falò, mentre corrono e ballano intorno ai fuochi. La competizione tra i rioni, che accendono i loro falò con diverse caratteristiche, contribuisce a rendere ancora più vivace la festa. Quando i falò cominciano a spegnersi, i giovani discendono dai colli con campanacci e altri strumenti musicali, percorrendo le strade del paese in un corteo festoso, chiudendo simbolicamente il ciclo della festa. Il rito delle Glorie di San Martino è anche legato a una tradizione gastronomica molto sentita. In occasione della festa, viene preparata la "Pizza coi quattrini", una focaccia che racchiude al suo interno noci, fichi secchi, miele e pepe, simbolo di abbondanza. Un tempo, al suo interno veniva nascosta una moneta, che portava fortuna ai bambini. La tradizione gastronomica si unisce alla festa religiosa e popolare, con l’offerta del "palancone" simbolico all’ultima ragazza sposata del paese. L’intera celebrazione si conclude con un brindisi collettivo di vino novello e dolci, in segno di prosperità e comunità, mantenendo viva una tradizione che, pur nel corso dei secoli, continua a unire le generazioni di scannesi in un abbraccio di storia, folklore e convivialità.Le Glorie di San Martino a Scanno (Aq)
 
Le Glorie di San Martino a Scanno sono un evento che affonda le radici in tempi remoti, inizialmente di origine pagana, ma trasformato nel tempo in una celebrazione cristiana. La festa si collega alla ritualità delle antiche civiltà agropastorali, che usavano i grandi fuochi come un mezzo per esorcizzare il timore della fine della bella stagione e le difficoltà che ne derivavano, come i cambiamenti atmosferici avversi. Con il tempo, questa tradizione si è intrecciata alla figura di San Martino, il santo che, con il suo famoso gesto di condividere il mantello con un viandante infreddolito, rappresenta l’abbondanza e la carità. Il detto "Ce sta lu sande Martine", che in dialetto abruzzese significa "c’è abbondanza di tutto", è un'espressione di buon augurio che si usa in questa occasione, mentre l’ospite che partecipa alla festa è accolto con il benvenuto di "Sande Martine!", segno di prosperità e calore.
Le origini cristiane della festa sembrano risalire all’intervento di San Bernardino da Siena, che nel 1423 arrivò a Scanno per pacificare le continue guerre fratricide. Secondo la tradizione, il conflitto cessò quando venne acceso un grande falò davanti alla Chiesa di San Rocco. Fino agli anni quaranta, un unico grande falò veniva acceso davanti alla Grotta di San Martino, luogo dove, secondo la leggenda, il santo trovò rifugio. Oggi la festa è diventata una vera e propria celebrazione collettiva che coinvolge tutta la comunità, con un’energia che si rinnova ogni anno.
Il cuore dell’evento sono i ragazzi del paese, che, a partire dalla prima decade di ottobre, si dedicano con grande entusiasmo alla raccolta di legna e materiale combustibile. Con pazienza e dedizione, assemblano enormi cataste di legno, che vengono poi posizionate sui tre colli che circondano Scanno: La Plaia, Cardella e San Martino. Ogni anno, i "palanconi", imponenti fasci di legna, vengono eretti con un’altezza che può raggiungere anche i venti metri. Al calar della sera, i falò vengono accesi simultaneamente e la cittadinanza si raduna per assistere a questo spettacolo di fuoco. L’atmosfera è carica di eccitazione, e gli spettatori esprimono preferenze riguardo alla maestosità e alla particolarità dei falò, creando una competizione informale che rende l’evento ancora più vivace.
Un aspetto particolare della festa è l'usanza, che coinvolge principalmente bambini e ragazzi, di tingersi il viso con la fuliggine. Accompagnati da canti e risate, danzano intorno ai falò, dando vita a un momento di vera e propria gioia popolare. Quando il fuoco inizia a diminuire, i giovani discendono dai colli e percorrono il paese, suonando campanacci e altri strumenti. La festa culmina con un dono scherzoso: il "palancone", il tizzone centrale del falò vincitore, simbolo di fertilità, che viene offerto alla ragazza più giovane del paese che si è recentemente sposata. La tradizione vuole che la sposa offra a tutti vino novello e dolci, contribuendo a concludere la giornata in un'atmosfera di festa e convivialità.
Durante le celebrazioni delle Glorie di San Martino, si prepara anche la tradizionale "Pizza coi quattrini", una focaccia fatta con farina gialla, miele, noci, fichi secchi, pepe e sale. Una volta cotta, al suo interno si nascondeva, un tempo, una moneta che portava fortuna ai bambini. Oggi, questa focaccia continua a essere preparata come simbolo di abbondanza e come un’ulteriore tradizione che rafforza il legame tra i membri della comunità. Oltre alla ritualità del falò, Scanno celebra anche l’evento eno-gastronomico "Deguscanno", che permette ai turisti di vivere la bellezza di questa tradizione popolare, combinata con la scoperta dei sapori tipici del territorio. Così, la festa delle Glorie di San Martino rimane un appuntamento imperdibile, che unisce folklore, fede e comunità in un’unica grande celebrazione di tradizione e allegria.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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